Venerdì 15 Dicembre 2006 - 89ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:09)

L'Assemblea ha proseguito la discussione sulla questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione dell'emendamento interamente sostitutivo del testo del ddl finanziaria (ddl n. 1183). Gli interventi hanno riproposto temi e posizioni già emersi nelle sedute di ieri e nel dibattito in Commissione.

Per il centrodestra sono intervenuti i senatori Carrara, Cicolani, Izzo, Bonfrisco, Alberti Casellati, Sacconi, Ferrara e Camber (FI) Gramazio, Saia, Viespoli (AN), Leoni, Pirovano (Lega), Massidda e Pistorio (DC-PRI-IND-MPA). Secondo l'opposizione i contenuti, l'andamento della discussione e la procedura di approvazione della legge finanziaria rappresentano in modo emblematico il Governo Prodi: un Governo incapace di fare gli interessi del Paese e per questo sempre più lontano dal corpo elettorale, ma criticato apertamente anche dalla sua stessa maggioranza; costretto dalle impostazioni radicalmente difformi presenti nella coalizione a cercare il consenso con spese clientelari a pioggia, finanziate imponendo tasse in una manovra di dimensioni ben superiori alle necessità richieste dal risanamento dei conti pubblici; un Governo debole che, contando sulla subalternità dei sindacati confederali, impone in modo dirigistico ai lavoratori modifiche al TFR ed un generale peggioramento delle condizioni di vita dei ceti più deboli. Tra le molte norme della finanziaria oggetto di critiche specifiche dei senatori intervenuti per il centrodestra, quelle che incrementano la pressione fiscale e quelle relative alla politica infrastrutturale, alla sanità, agli strumenti di lotta all'evasione e all'elusione fiscale.

I senatori della maggioranza che hanno partecipato al dibattito odierno hanno garantito il sostegno al Governo nel voto di fiducia. Pur riconoscendo gli errori tattici e di comunicazione nei confronti dell'opinione pubblica che hanno caratterizzato l'esame parlamentare della finanziaria, i senatori Pollastri, Morgando, Micheloni, Zanone, Nieddu, Morando, Tonini (Ulivo), Barbato (Pop-Udeur) hanno evidenziato i miglioramenti apportati al testo e ricordato la bontà dell'impostazione della manovra imperniata sul risanamento dei conti pubblici, messi in grave difficoltà dal centrodestra, ma diretta anche a rilanciare con provvedimenti concreti la politica industriale, la competitività e la produttività delle imprese, a garantire occupazione stabile, a redistribuire i redditi attraverso una politica fiscale equa, che sostenga i ceti sociali più deboli e persegua efficacemente l'evasione e l'elusione fiscale, a porre le condizioni per l'avvio di una seria politica infrastrutturale, dopo le mancate realizzazioni del Governo precedente. Il senatore Pinzger (Aut) ha sottolineato il disorientamento provocato nei cittadini dai continui mutamenti della finanziaria e il malcontento diffuso per le troppe tasse e l'aumento degli oneri burocratici per i cittadini e le imprese. I senatori Brisca Menapace, Allocca, Caprili, Gagliardi, Martone e Nardini (RC), Tibaldi e De Petris (Verdi-Com) e Salvi (Ulivo) hanno chiesto al Governo di tenere in seria considerazione i segnali preoccupanti che giungono dall'elettorato di centrosinistra e di spingere più decisamente in direzione del cambiamento, del superamento degli squilibri sociali presenti nel Paese, della realizzazione degli impegni assunti nel programma elettorale: in tale contesto, determinanti saranno un profondo rinnovamento della politica e gli appuntamenti già fissati per il prossimo anno in ordine alla discussione sulle norme vigenti in materia pensionistica e di mercato del lavoro, sulle regole della concertazione, sulle privatizzazioni e sui rinnovi contrattuali.

Il seguito della discussione riprenderà alle ore 15,15.

(La seduta è terminata alle ore 14:10 )



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