Giovedì 14 Dicembre 2006 - 87ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:22)

In apertura di seduta il senatore Pastore (FI) ha chiesto che la Giunta per il Regolamento avvii, a tutela del Senato ma anche della Presidenza chiamata a gestirne i lavori, una riflessione seria per giungere alla definizione di regole che impediscano la degenerazione della tecnica legislativa e dei rapporti tra Esecutivo e Parlamento resa evidente dalla presentazione di un testo della finanziaria composto da un solo articolo contenente il numero record di 1365 commi e dall'eccesso di voti di fiducia imposti dal Governo. Sul necessario approfondimento dei contenuti della finanziaria è intervenuto anche il senatore a vita Andreotti che ha suggerito di non escludere a priori l'esercizio provvisorio (cioè l'autorizzazione al Governo ad utilizzare gli stanziamenti previsti nel progetto di bilancio per non più di quattro mesi e in ragione di un dodicesimo per ogni mese).

Il senatore Morando (Ulivo) ha dato conto del giudizio della Commissione bilancio sul maxiemendamento presentato dal Governo alla legge finanziaria (ddl n. 1183), i cui mezzi di copertura sono stati considerati, a maggioranza, adeguati per ciascuno degli anni del triennio preso in esame, ed ha segnalato come si evidenzi, rispetto al testo approvato dalla Camera, un minore utilizzo del miglioramento del risparmio pubblico. Sottolineato come tutte le modifiche trovino fondamento in emendamenti presentati in Commissione bilancio, il senatore Morando ha evidenziato alcuni commi del testo del Governo estranei al contenuto proprio della legge finanziaria ed altri errori. Alla luce di queste considerazioni e con l'assenso del Governo, il presidente Marini ha espunto dal testo perché inammissibili i commi 922 e 945, che conservano in bilancio somme perenti, in violazione delle norme di contabilità generale dello Stato, 459, per la modifica degli organi del Formez, e 923, di proroga dei termini per l'esercizio della delega al riassetto del settore dell'autotrasporto. Con le stesse modalità, il testo del Governo è stato modificato sostituendo il comma 795 con la stesura riferita alla provincia di Bolzano meno onerosa approvata in Commissione ed inserendo due emendamenti approvati in Commissione all'unanimità, relativi alle infrastrutture create per le Olimpiadi di Torino ed alle attività di brokeraggio. Il presidente Marini si è riservato di approfondire l'ammissibilità del comma 836, recante modifiche allo Statuto Regione Sardegna, pur avendo avuto assicurazione dal sottosegretario Sartor che la norma è stata concordata con il Consiglio regionale sardo.

In questa fase hanno manifestato critiche o perplessità sul maxiemendamento i senatori Valditara (AN) per incertezze sul finanziamento alle università, Malan (FI) sulla costituzionalità di modifiche di Statuti regionali con norme di una legge ordinaria, Pastore (FI) per il mancato parere della Commissione affari costituzionali su norme di sua competenza, Eufemi (UDC) sull'entrata in vigore differenziata per i commi riferiti al bilancio delle Ferrovie dello Stato, Calderoli (Lega) sulla violazione dell'articolo 116 della Costituzione, Pistorio (DC-PRI-IND-MPA) per il trattamento discriminatorio riservato alla Sicilia rispetto alle Regioni politicamente omogenee all'attuale maggioranza e Salvi (Ulivo) sulla presenza di una norma ordinamentale al comma 1346.

Avviatasi la discussione sulla questione di fiducia posta dal Governo, per il centrodestra hanno preso la parola i senatori Santini (DC-PRI-IND-MPA), Vegas, Stanca, Quagliariello e Ventucci (FI), Baldassarri, Curto e Antonio Battaglia (AN) e Fantola (UDC) per criticare pesantemente la manovra economica delineata dal Governo. Secondo l'opposizione, l'insieme delle misure delineate non solo dal bilancio e dalla finanziaria in esame, ma anche dal decreto Bersani, configura un prelievo di risorse, inusitato e non giustificato dalle esigenze di risanamento dei conti pubblici, che dalle famiglie e dalle imprese vengono messe a disposizione del Governo per un flusso di spesa incontrollata e clientelare. Un Governo che non risponde più neppure ai suoi elettori, ma solo ai suoi referenti politici ed economici nazionali ed internazionali, si assume, secondo l'opposizione, la responsabilità di una finanziaria depressiva, che non avrà alcun effetto sulla crescita e la competitività del Paese, né sui processi di modernizzazione e razionalizzazione della pubblica amministrazione e del sistema produttivo, che inciderà in modo pesante non solo sulle risorse ma sulle stesse libertà dei cittadini. Specifiche critiche sono state avanzate sui temi della montagna, del turismo, dell'ambiente e per una politica fiscale basata sull'aumento dell'imposizione e sul controllo invasivo delle attività economiche dei cittadini e delle imprese.

Per la maggioranza, hanno espresso un giudizio positivo sulla manovra finanziaria i senatori Bosone (Aut), che ha apprezzato il carattere rigoroso, equo e redistributivo della manovra di bilancio, auspicando una comunicazione più chiara al paese circa gli obietivi dell'azione di governo; Marcora (Ulivo), che ha sottolineato l'attenzione del Governo Prodi per il rilancio dell'agricoltura; Paolo Brutti (Ulivo) che ha evidenziato lo sforzo compiuto dalla finanziaria per far fronte alla carenza di risorse che grava sul settore delle infrastrutture, dopo una legislatura di promesse incompiute del centrodestra; Bonadonna (RC) che ha chiesto al Governo, in sede di applicazione della finanziaria, di non inseguire la destra sui temi del liberismo, della riforma delle pensioni e delle privatizzazioni.

Il seguito della discussione proseguirà nella seuta odierna.

(La seduta è terminata alle ore 14:03 )



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