La Conferenza dei Capigruppo ha deciso all'unanimità le modalità di discussione del bilancio di previsione per il 2007 e del bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009 (ddl n. 1184) e della legge finanziaria (ddl n. 1183), preso atto che non è stato possibile concludere l'esame di quest'ultima in sede referente presso la Commissione bilancio e che il Governo ha preannunciato l'intenzione di porre la questione di fiducia su un maxiemendamento che ancora non è stato formalizzato. Il presidente Marini, nel rendere queste comunicazioni all'Assemblea, ha auspicato che la prima fase della discussione congiunta verta soprattutto sul bilancio ed assicurato che, nell'ambito dei tempi assegnati ai Gruppi, verrà garantita un'ampia discussione del testo sul quale il Governo porrà la fiducia.

Nella sua relazione sul bilancio, il sen. Tecce (RC) ha ricordato la piena rispondenza dello stesso agli obiettivi del DPEF e della relativa Nota di aggiornamento, sottolineando la forte riduzione del saldo netto da finanziare (determinato dall'incremento delle entrate fiscali) e l'aumento del risparmio pubblico e dell'avanzo primario. Il relatore ha registrato la convergenza dei Gruppi sulla necessità di semplificare la legge finanziaria e abbreviarne i tempi di esame, assicurando alla valutazione e alle decisioni del Parlamento un adeguato supporto tecnico di monitoraggio dell'andamento dei conti pubblici e di aggiornamento costante dei risultati delle politiche finanziarie.

Il Senato ha respinto la proposta di sospendere l'esame del disegno di legge di bilancio e di rinviarlo in Commissione, avanzata dai senatori Azzollini e Ferrara (FI), Baldassarri (AN) e Ciccanti (UDC) nella considerazione che esso non registra l'ingente incremento delle entrate fiscali, verificatosi nell'anno in corso grazie alle politiche del centrodestra e ammesso dallo stesso vice ministro Visco.

Per quanto riguarda la legge finanziaria, il presidente della Commissione bilancio ha confermato che non è stato possibile concludere l'esame in sede referente degli emendamenti: senza entrare nel merito delle questioni che hanno diviso maggioranza e opposizione, il senatore Morando (Ulivo) ha preannunciato iniziative per l'adozione nella sessione di bilancio di una procedura che garantisca le prerogative del Governo in relazione all'impostazione della politica economico-finanziaria, ma che assicuri il controllo tecnico, finanziario e politico del Parlamento attraverso le Commissioni bilancio, le cui funzioni e supporti tecnici vanno rafforzate e riorganizzati. I senatori Azzollini e Pastore (FI), Baldassarri (AN) e Ciccanti (UDC), pur sottolineando criticamente l'assenza di una linea precisa da parte del Governo e della maggioranza che hanno modificato più volte l'impostazione iniziale dei documenti di bilancio, hanno concordato sulla necessità di rivedere le procedure di esame della manovra finanziaria, dotando in primo luogo il Parlamento di strumenti efficaci di valutazione delle previsioni finanziarie.

Sulla legge finanziaria, l'Assemblea ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità presentata dai senatori Pastore e Ferrara (FI), Fruscio e Davico (Lega) alla luce diverse considerazioni, quali la tutela della certezza del diritto e l'illegibilità di articoli contenenti centinaia di commi, la violazione delle norme sulla contabilità generale dello Stato, l'invasione delle competenze regionali in materia di istruzione pubblica e l'irretroattività delle norme di imposizione fiscale.

Con accenti fortemente critici nei confronti del Governo, che non ha ancora definito il testo finale della finanziaria sul quale si appresta a porre la fiducia, hanno sostenuto le questioni pregiudiziale e sospensiva i senatori Vegas (FI) e Stracquadanio (DC-PRI-IND-MPA).

E' quindi iniziata la discussione generale congiunta con gli interventi dei senatori Banti, Livi Bacci e Pisa (Ulivo) e Ferrara (FI).

Il senatore Del Roio (RC) ha ricordato l'anniversario della strage di piazza Fontana.