Martedì 19 Settembre 2006 - 33ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 17:12)
Il Senato, su proposta del senatore Schifani (FI) e degli altri capigruppo dell'opposizione, ha modificato il calendario assunto a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo, deliberando che il Presidente del Consiglio riferisca al Senato sulla vicenda Telecom nella seduta pomeridiana di giovedì 21 settembre. L'Assemblea ha invece respinto la proposta del senatore Castelli che chiedeva la calendarizzazione di una mozione sulle reazioni al discorso pronunciato a Ratisbona da Papa Benedetto XVI. Nel dibattito sul calendario i senatori Schifani (FI), Matteoli (AN), Rotondi (Dc-Pri-Ind-Aut), Castelli (LP) e D'Onofrio (UDC) hanno concentrato i loro interventi sulla vicenda Telecom, mentre a sostegno delle risultanze della Capigruppo hanno preso la parola i senatori Russo Spena (RC-SE), Zanda (Ulivo) e Palermi (Verdi-Un).
Alla ripresa della discussione del disegno di legge n. 635 il ministro della giustizia Mastella ha riferito all'Assemblea sugli orientamenti cui intende attenersi nella riconsiderazione dei decreti legislativi attuativi della riforma sull'ordinamento giudiziario, di cui il provvedimento in titolo sospende l'efficacia. Senza in alcun modo preconizzare un ritorno al passato o ipotizzare una nuova riforma, è nececessario ricalibrare le norme attraverso circoscritti interventi che consentano di focalizzare l'attenzione sul problema dell'efficienza del sistema giudiziario. Gli aspetti meritevoli di riconsiderazione, anche ai fini di una corretta applicazione della riforma approvata nella precedente legislatura, riguardano l'azione disciplinare, l'accesso in magistratura e l'eccessiva burocratizzazione della progressione in carriera, la rigidità della separazione delle funzioni, la verticistica organizzazione delle procure, di cui va salvaguardata l'unità di indirizzo ma senza annullare l'autonomia dei sostituti. Sulle comunicazioni del Ministro sono intervenuti i senatori Castelli (LP), che ha presentato una sospensiva ed ha stigmatizzato la sudditanza dell'Esecutivo al potere giudiziario e la carenza di una valutazione critica sugli effetti della riforma, D'Onofrio (UDC), per segnalare l'indisponibilità del Governo a rinunciare alla sospensione dell'efficacia dei decreti legislativi e Pastore (FI), presentatore di una pregiudiziale, che ha evidenziato l'illegittimità dell'intervento legislativo proposto. Gli orientamenti del Ministro della giustizia sono stati invece condivisi dai senatori Massimo Brutti e Casson (Ulivo), che oltre ad auspicare un'ampia convergenza del Parlamento sulla revisione dei decreti legislativi, hanno evidenziato il rischio della lesione dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura derivanti in particolare dalle disposizioni relative all'organizzazione degli uffici di procura.
Ad inizio seduta il presidente Marini ha commemorato il senatore Ignazio Manunza (DC-PRI-Ind-Mpa), scomparso il 24 agosto, e la figura di suor Leonella Sgorbati, uccisa a Mogadiscio. Alle parole del Presidente si sono associati il ministro Mastella ed i senatori Schifani (FI), Manzione (Ulivo), Matteoli (AN), Sodano (RC), D'Onofrio (UDC), Massidda (Dc-Ind-Mpa) e Polledri (Lega). Il ricordo di Oriana Fallaci da parte del senatore Polledri, cui si sono associati il presidente Marini ed il ministro Mastella, è stato accolto da un applauso dell'Assemblea. Il presidente Marini, a seguito dei riscontri effettuati dalla Giunta delle elezioni e delle immunità, ha quindi proclamato senatore Fedele Sanciu in sostituzione dello scomparso Manunza.
(La seduta è terminata alle ore 20:20 )