Mercoledì 26 Luglio 2006 - 25ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
Il Senato ha avviato la discussione del DPEF relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2007-2011. Il relatore Morgando (Ulivo) ha definito il Documento realistico, prudente, moderno e partecipato, evidenziando l'indicazione di una strategia di politica economica per l'intera legislatura, imperniata sul perseguimento contestuale di crescita, risanamento ed equità. L'obiettivo prioritario è invertire la tendenza alla riduzione della produttività totale dei fattori attraverso una politica economica basata sulla riqualificazione del sistema produttivo, operando sulla riduzione del cuneo fiscale e sostenendo l'innovazione tecnologica e la crescita dimensionale delle imprese. Il risanamento della finanza pubblica è da perseguire in considerazione del progressivo calo dell'avanzo primario e dell'aumento del debito pubblico, ma in una società più equa e giusta, che peraltro è l'ambiente più favorevole allo sviluppo. Per la riduzione della spesa il Documento indica le quattro grandi aree (pubblico impiego, sistema pensionistico, sanità ed enti locali) su cui il Governo intende incidere attraverso riforme in grado di migliorare l'efficienza dei servizi, mentre il patto di stabilità interno andrà impostato sui saldi di bilancio e non sui tetti di spesa.
Secondo il relatore di minoranza Baldassarri (AN) gli obiettivi indicati dal Documento si esauriscono nel risanamento finanziario richiesto dalla grande finanza, mentre sono deludenti le previsioni di crescita, segno evidente della mancanza di una strategia di politica industriale. Il DPEF è carente nell'analisi dell'andamento dell'economia mondiale, che sta registrando un rivolgimento epocale verso l'area del Pacifico, che esclude progressivamente l'Europa e nel quale l'Africa rischia di diventare un continente di disperati in fuga verso le frontiere italiane.
Sulla stessa linea gli interventi dei senatori Cutrufo (DC-Ind-MA), Franco Paolo (Lega), Maninetti e Forte (UDC), Mugnai, Valditara e Viespoli (AN), Giuliano, Costa, Ghigo, Sacconi, Azzollini e Cicolani (FI), i quali, oltre ad evidenziare che è lo stesso Documento a riconoscere i positivi risultati del Governo Berlusconi, sia sul piano legislativo sia su quello della politica economica alla luce della ripresa congiunturale in atto, hanno criticato specifici aspetti del Documento, sottolineandone la vaghezza e le contraddizioni, segno della carenza di una guida condivisa della maggioranza che assembla posizioni tra loro inconciliabili.
Per la maggioranza, i senatori Vitali, Livi Bacci, Pegorer, Cabras e Papania (Ulivo), Negri (Aut), Ripamonti e Donati (Verdi-Com), Zuccherini, Allocca, Alfonzi e Palermo (RC) hanno evidenziato i positivi elementi di discontinuità del DPEF rispetto alle politiche perseguite dal precedente Esecutivo, mentre in alcuni interventi è stata segnalata la necessità di approfondire ulteriormente le tematiche relative alle spese militari, alle pensioni, alla politica infrastrutturale, allo sviluppo sostenibile e alla legislazione del lavoro.
Il seguito della discussione avrà luogo nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.
(La seduta è terminata alle ore 14:01 )