Con votazione quasi unanime l'Assemblea ha definitivamente convertito il decreto-legge n. 210 (ddl 749), che consente la corresponsione dei compensi ai componenti delle commissioni degli esami conclusivi dei corsi di istruzione secondaria superiore. Dopo la replica della relatrice Soliani (Ulivo), che ha apprezzato il clima costruttivo in cui si è svolta la discussione, e l'intervento del sottosegretario Maria Letizia De Torre, che ha assicurato l'impegno del Governo a recepire la convergente volontà di migliorare la qualità dell'istruzione, da verificare anche attraverso un esame di maturità di livello europeo, sono intervenuti per annunciare il voto favorevole dei rispettivi Gruppi i senatori Barbato (Udeur), Pellegatta (Verdi-Com), Palermo (Rifond), Valditara (AN), Asciutti (FI) e Ranieri (Ulivo).

Il Senato ha quindi proceduto alla votazione a scrutinio segreto sulle dimissioni presentate da alcuni senatori. L'Assemblea ha respinto le dimissioni delle senatrici Turco e Magnolfi e dei senatori Pinza, Bubbico, Danieli, Giaretta e Vernetti (tutti componenti del Gruppo dell'Ulivo), mentre ha accolto le dimissioni del senatore Maritati, del medesimo Gruppo. L'Assemblea ha quindi preso atto delle dimissioni presentate dai senatori Formigoni e Galan (entrambi del Gruppo Forza Italia) che hanno optato per il mantenimento della carica di Presidente di Giunta regionale, a norma di Costituzione incompatibile con quella di senatore.

Quindi, dopo una sospensione per consentire il necessario riscontro da parte della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, il presidente Marini ha proclamato senatori Antonio Adolfo Maria Del Pennino, Donato Piglionica e Pierantonio Zanettin.

Ad inizio seduta il senatore Castelli (Lega), alla luce delle dichiarazioni rese sull'argomento dal ministro dell'interno Amato ed in considerazione del danno d'immagine recato al Paese dalla pubblicazione di conversazioni effettuate dal capo del SISMI, ha chiesto che il Governo riferisca al Senato sul grave fenomeno della divulgazione di atti processuali ed in particolare del contenuto delle intercettazioni telefoniche.

Il Senato tornerà a riunirsi domani alle ore 10 per lo svolgimento di interpellanze e interrogazioni.

(La seduta è terminata alle ore 18, 57).