Competenze e attività svolte
La Commissione è stata istituita con delibera del Senato del 17 novembre 2004.
In base alla delibera istitutiva, la Commissione è stata chiamata ad indagare:
- sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impegnato nelle missioni internazionali di pace, e sulle loro cause;
- sulle condizioni della conservazione e sull'eventuale utilizzo di uranio impoverito nelle esercitazioni militari sul territorio nazionale.
Presieduta dal senatore Paolo Franco e composta in totale da 21 membri, tutti senatori (si tratta di un organo monocamerale), la Commissione ha iniziato a svolgere le sue audizioni il 4 maggio 2005.
In totale, a partire da quella data, sono state effettuate 19 sedute di audizione in sede plenaria, nel corso delle quali sono stati sentiti 36 fra titolari di cariche istituzionali, esperti, ufficiali delle Forze armate, funzionari pubblici e persone comunque coinvolte dalle problematiche oggetto dell'inchiesta (ad esempio, militari che si sono ammalati durante lo svolgimento di missioni all'estero o familiari di militari deceduti).
La Commissione ha svolto inoltre, attraverso proprie delegazioni, due missioni:
- in Sardegna, nel quadro degli accertamenti relativi alle problematiche concernenti le condizioni di conservazione e l'eventuale utilizzo di proiettili a uranio impoverito nei Poligoni militari (17 e 18 ottobre 2005);
- in Bosnia-Erzegovina e nel Kosovo, nel quadro degli accertamenti volti alla verifica delle condizioni di sicurezza nelle quali hanno operato e continuano ad operare i militari italiani impegnati nei contingenti ivi dislocati (28-29 novembre 2005).
Nel corso di tali missioni sono stati sentite 51 persone, fra titolari di cariche istituzionali, militari italiani ed esperti.
Alle audizioni in sede plenaria e ai sopralluoghi si aggiunge l'attività svolta in sede informale: davanti all'Ufficio di Presidenza allargato ai Capigruppo, integrato dai Consulenti della Commissione:
- due sessioni di lavoro destinate all'insediamento dei gruppi di lavoro nei quali erano stati ripartiti i consulenti nominati dalla Commissione;
- una riunione destinata all'approfondimento delle problematiche relative all'ipotesi per la quale taluni dei casi di morte e di gravi patologie verificatisi fra i militari sarebbero da attribuire alle vaccinazioni ai quali questi erano stati sottoposti.
Di tutte le audizioni svolte, sia in sede plenaria, presso il Senato, che in sede ristretta, nell'ambito delle menzionate missioni in Sardegna e nei Balcani, è stato pubblicato il resoconto stenografico.
Allo scopo di integrare i dati scientifici ed empirici a disposizione e di valutare la fattibilità di future rilevazioni in merito alle conseguenze ambientali dell'impiego di proiettili dotati di uranio impoverito, la Commissione ha inoltre affidato a due qualificati Centri di ricerca la realizzazione di altrettanti studi di carattere tecnico-scientifico:
- "Studio su campioni di particolato prelevati in Kosovo e in Iraq e su campioni di siero umano di alcuni militari" (24 gennaio 2006) (realizzato dal Centro "Nanodiagnostics srl", con sede in Via E. Fermi, 1/L - San Vito di Spilamberto - Modena, a cura di un gruppo di lavoro coordinato dalla dottoressa Antonietta Gatti);
- "Studio sulle conseguenze ecologiche e sanitarie dell'uso di armi ad uranio impoverito" (15 febbraio 2006) (realizzato dal Centro U-Series, con sede in Via G. Fanin, 48 - 40127 Bologna, a cura dell'ingegner Massimo Esposito).
A conclusione dei propri lavori, il 1° marzo 2006, la Commissione, conformemente all'incarico affidatole dall'articolo 2 della delibera del Senato del 17 novembre 2004 che l'aveva istituita, ha approvato una Relazione al Presidente del Senato sulle risultanze delle indagini svolte.
La Relazione (Doc. XXII-bis, n. 4) comprende anche, in allegato, i seguenti documenti:
- all. 1: "Riassunto delle audizioni effettuate dalla Commissione in sede plenaria", pubblicato come ausilio alla lettura dei relativi resoconti stenografici;
- all. 2:"Caratterizzazione di micro/nano particelle presenti in campioni di siero umano di alcuni militari e tentativo di rintracciabilità dello stesso tipo di particelle in campioni di particolato prelevati in Kosovo ed in Iraq" (Rapporto conclusivo del predetto "Studio su campioni di particolato prelevati in Kosovo e in Iraq e su campioni di siero umano di alcuni militari", a cura di: Armando Benedetti; Ezio Chinelli; Antonietta Gatti)
- all. 3: "DUDUST: Progetto di esperimento per valutare le conseguenze ecologiche e sanitarie dell'uso di proiettili a DU" (Rapporto conclusivo del predetto Studio sulle conseguenze ecologiche e sanitarie dell'uso di armi ad uranio impoverito, a cura di: Massimo Esposito).