Il Presidente: Interventi in Assemblea e in occasioni istituzionali

Ricordo di Antonio Amato

Aula del Senato, 1 giugno 2004

1 Giugno 2004

Un'altra grave disgrazia ha toccato il nostro paese: la barbara, spietata, uccisione di un nostro concittadino, Antonio Amato del comune di Giuliano. Era un giovane di 35 anni, un lavoratore, un cuoco, capace e amante del proprio lavoro.
Il terrorismo fanatico lo ha ucciso nel più raccapricciante dei modi. E, con il massimo dell'irrisione e della perversione dei sentimenti di pietà, ce ne ha offerto il cadavere come "un regalo all'Italia".
Noi vogliamo ricordarlo questo nostro concittadino vittima come altri della sua sola voglia di lavorare e migliorare la propria condizione. Quanto all'infame "regalo", lo respingiamo con sdegno. Il terrorismo islamico vuole impaurirci e fiaccarci. Attacca l'Occidente e i regimi di quei paesi arabi che intendono avere normali rapporti con l'Occidente. Dobbiamo respingere questo disegno, condannarlo e combatterlo. Tutti assieme e senza distinzione alcuna, in Italia, in Europa, in tutto il mondo civile in cui si rispettano libertà e dignità.
Alla famiglia di Antonio Amato vadano la solidarietà e il cordoglio mio personale e di tutto il Senato.



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