Introduzione alla XIII Legislatura
9 maggio 1996 / 29 maggio 2001
Presidenti della Repubblica
- Oscar Luigi Scalfaro (dal 1992 al 1999)
- Carlo Azeglio Ciampi (dal 1999 al 2006)
Il Presidente
- Nicola Mancino (dal 9 maggio 1996 al 29 maggio 2001)
I Governi
- Prodi-I (17 maggio 1996 - 20 ottobre 1998)
- D'Alema-I (21 ottobre 1998 - 21 dicembre 1999)
- D'Alema-II (22 dicembre 1999 - 25 aprile 2000)
- Amato-II (26 aprile 2000 - 10 giugno 2001)
I principali eventi della legislatura
1996
Dalle elezioni del 21 aprile esce vincitore l'Ulivo, coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi, che però dispone della maggioranza assoluta solo al Senato, e avrà dunque bisogno del sostegno di Rifondazione Comunista per governare. Tra i partiti, nella quota proporzionale il Pds si afferma con il 21,1%, seguito da Forza Italia con il 20,6.
L'8 maggio si insedia il XIII Parlamento della Repubblica, il popolare Nicola Mancino è eletto Presidente del Senato, mentre Luciano Violante, del Pds, presiederà la Camera.
Il 9 maggio Nicola Mancino viene eletto Presidente del Senato.
Discorso di insediamento nel resoconto della seduta n. 1 del 9 maggio 1996 »
Il 17 maggio Prodi forma il nuovo governo che ottiene la fiducia delle Camere.
Il 7 ottobre una sentenza della Corte Costituzionale dichiara illegittima la reiterazione, da parte del governo, dei decreti legge non convertiti dalle Camere entro il termine di 60 giorni previsto dalla Costituzione, una sentenza che avrà profonde ripercussioni sul quadro politico e istituzionale.
Il 13 novembre si diffonde la notizia dell'iscrizione di Antonio Di Pietro nel registro degli indagati a Brescia per concussione; l'ex Pm reagisce comunicando a Prodi le sue dimissioni dalla carica di Ministro dei Lavori Pubblici. Il 24 novembre l'Unione europea riammette la lira nel Sistema Monetario Europeo, dal quale era stata esclusa a seguito della svalutazione del settembre 1992.
Il 31 dicembre viene promulgata la legge n. 675/1996, sulla tutela della privacy.
1997
Il 2 gennaio Scalfaro promulga la nuova legge sul finanziamento dei partiti pubblici (legge n. 2/1997), in base alla quale questi ultimi possono essere sostenuti dai contribuenti con un prelievo pari al 4 per mille dell'Irpef.
Il 22 la Camera approva definitivamente la legge che prevede l'istituzione di una Commissione parlamentare per le riforme costituzionali (c.d. "Bicamerale per le riforme", legge n. 1/1997). La Commissione, composta da 35 deputati e 35 senatori, ha il compito di progettare una revisione della seconda parte della Carta: Massimo D'Alema ne è eletto presidente.
Nel mese di marzo, in seguito allo sbarco di migliaia di profughi provenienti dall'Albania, il governo dispone il blocco navale. Il 28 una collisione nel Canale di Otranto tra una nave carica di clandestini e una corvetta della Marina provoca 89 morti. Il drammatico episodio scatena tensioni anche a livello politico, con Verdi e Rifondazione che attaccano il ministro della Difesa Andreatta per l'istituzione del blocco navale.
Le elezioni amministrative del 27 aprile fanno registrare una sostanziale tenuta dell'Ulivo dopo un anno di governo.
L'8 maggio entra in vigore la legge sulla "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali". La nuova normativa istituisce la figura del Garante, ricoperta da Stefano Rodotà, che ha il compito di controllare e coordinare la raccolta e la diffusione dei dati personali.
Il 30 settembre il gruppo di Rifondazione Comunista esprime voto contrario sulla legge Finanziaria sancendo l'apertura della crisi di governo, ma l'11 ottobre Fausto Bertinotti si dichiara disponibile ad appoggiare un governo composto dalla maggioranza uscente sulla base di un accordo di un anno. L'accordo tra il governo e i neocomunisti inerente la disciplina del lavoro chiude la crisi.
Il 25 ottobre entra in vigore in Italia l'Accordo di Schengen, che prevede la libera circolazione dei cittadini degli Stati membri all'interno dell'Unione europea e l'abolizione dei controlli alle frontiere.
1998
Il 16 gennaio il Governo vara la liberalizzazione del commercio.
Il 18 febbraio vengono abbattute tutte le barriere nel settore delle telecomunicazioni e il Ministro Antonio Maccanico concede la licenza di fornitura dei servizi di telefonia fissa ai due primi concorrenti della Telecom: Wind e Infostrada.
Il 6 marzo viene promulgata la legge sull'immigrazione. Il testo prevede espulsioni più rapide per i clandestini e maggiori diritti per gli extracomunitari regolari. (legge n. 40/1998)
Nelle elezioni amministrative del 24 maggio Forza Italia segna percentuali in crescita quasi ovunque.
Il 9 ottobre, dopo una settimana di tensione e di incertezza riguardo il comportamento di Rifondazione Comunista in sede di votazione per la Finanziaria, il governo Prodi cade per un voto: è la prima volta che un esecutivo cade in Aula.
Dopo due giri di consultazioni, il 21 ottobre Massimo D'Alema presenta a Scalfaro il suo governo: la Finanziaria verrà approvata dal nuovo governo solo il 20 dicembre.
1999
Il 18 aprile il referendum sulla legge elettorale non raggiunge il quorum per meno di mezzo punto percentuale; resta così inalterata quella parte della legge elettorale che attribuisce con metodo proporzionale 155 seggi su 630 della Camera dei Deputati.
Il 13 maggio, con 707 voti (33 in più rispetto al quorum richiesto), viene eletto Presidente della Repubblica, al primo scrutinio, Carlo Azeglio Ciampi.
Discorso di insediamento del 18 maggio 1999 »
Il 20 maggio il giuslavorista Massimo D'Antona viene assassinato a colpi di pistola dalle Brigate Rosse.
Il 20 novembre muore Amintore Fanfani, ex Presidente del Senato e più volte Presidente del Consiglio.
In dicembre si apre una crisi di Governo innescata dai socialisti di Boselli, che si risolve con un reincarico a D'Alema.
2000
Il 19 gennaio muore ad Hammamet, in Tunisia, Bettino Craxi, ex segretario del Partito Socialista, ex ministro, per due volte Presidente del Consiglio.
Il 17 aprile D'Alema annuncia le sue dimissioni; il 21 Ciampi affida l'incarico a Giuliano Amato, che il 28 ottiene la fiducia del Parlamento con 319 voti a favore.
2001
Il 14 maggio la Casa delle Libertà vince le elezioni politiche ottenendo la maggioranza alla Camera e al Senato. Silvio Berlusconi è nuovamente Presidente del Consiglio.