Mercoledì 24 Luglio 2019 - 137ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1374, conversione in legge del decreto-legge 28 giugno 2019, n. 59, recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020. Il testo passa ora alla Camera.

La relatrice sen. Russo (M5S) ha riferito sul contenuto del ddl, che all'articolo 1 interviene sui rapporti di lavoro delle fondazioni lirico-sinfoniche per limitare l'abuso del contratto a termine, definire e a ampliare le dotazioni organiche, avviare assunzioni tramite prove selettive pubbliche e stabilizzare il personale precario storico. La Commissione in sede referente ha approvato diversi emendamenti: l'1.9 (testo 2) propone di ridurre a 36 mesi la durata del contratto a tempo determinato, che viene limitato a sostituzioni temporanee; l'1.7 estende l'ambito di applicazione della normativa ai teatri di tradizione e ai soggetti finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo; l'1.55 (testo 2) inserisce un richiamo alle finalità istituzionali prioritarie delle fondazioni lirico-sinfoniche; l'1.60 (testo 2) e l'1.61 (testo 2) prevedono che siano indicati il numero di contratti a termine stipulati nell'ultimo biennio e il numero dei posti vacanti. L'articolo 2 autorizza la spesa per attività di supporto alle attività del Ministero; l'articolo 3 riguarda la semplificazione e il sostegno al cinema e al settore audiovisivo; l'articolo 4 esclude lo spettacolo viaggiante dall'obbligo di utilizzare biglietti nominali; l'articolo 5 accelera le procedure di appalto per la realizzazione di interventi relativi al campionato di calcio UEFA 2020.

Il relatore di minoranza, sen. Rampi (PD), pur riconoscendo l'urgenza dell'intervento ne ha lamentato l'incompletezza; ha segnalato quindi la necessità di un provvedimento per i lavoratori dello spettacolo dal vivo e di un investimento straordinario per il cinema.

Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Tatjana Rojc, D'Arienzo, Vanna Iori, Simona Malpezzi (PD), Giovanna Petrenga (FdI), Rufa (L-SP), Giro (FI), Michela Montevecchi (M5S). All'articolo 1 del decreto sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 1.6 (testo 2), 1.7, 1.9 (testo 2), 1.22 (testo 2), 1.200, 1.48, 1.201, 1.55 (testo 2), 1.60 (testo 2), 1.61 (testo 2), 1.1000 (testo 3), 1.202, 1.100 (testo 3), e l'emendamento 1.66 (testo 3) dei sen. Montevecchi e Vanin (M5S). All'articolo 2 sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 2.100 e 2.101. All'articolo 3 sono stati approvati diversi emendamenti della Commissione: 3.102, 3.103, 3.104, 3.105, 3.106, 3.107, 3.108, 3.109, 3.100, 3.14, 3.101 (testo 4), 3.0.100 (testo 2 corretto). All'articolo 4 è stato approvato l'emendamento 4.0.3 (testo 2 corretto) e all'articolo 5 il 5.0.2 (testo 2 corretto), entrambi della Commissione.

Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Laniece (Aut), Loredana De Petris (LeU), Iannone (FdI), Rampi (PD), Barbaro (L-SP), Cangini (FI-BP) e Danila De Lucia (M5S). Ad eccezione di FdI, che ha dichiarato voto contrario, gli altri Gruppi di opposizione hanno annunciato un voto di astensione: secondo Aut il Governo deve mettere la cultura al centro della sua azione con investimenti che finanzino progetti ambiziosi per le future generazioni; LeU ha evidenziato che non si affronta il problema del precariato, ma si rischia di alimentare una guerra tra poveri: la decadenza del diritto di precedenza è una norma iniqua che colpisce proprio i precari "storici". Il PD si è detto soddisfatto di alcuni emendamenti che sono stati recepiti quali l'introduzione dei teatri di tradizione. Resta l'annosa questione dello spettacolo dal vivo, che verrà affrontata nel decreto apposito. Per FI-BP si è arrivati al paradosso per cui si abusa addirittura del jobs act allargando i margini della precarietà. Il problema del bagarinaggio è reale, ma la soluzione individuata troppo complessa. Lungi dal mettere un punto rispetto alla situazione ereditata, FdI ha rimarcato che il provvedimento è debolissimo e non mette mano alla disastrosa gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche. Per contro, L-SP e M5S hanno espresso soddisfazione per un decreto che finalmente riserva al settore la giusta attenzione: è un primo passo essenziale per rimettere al centro la cultura e l'arte italiane.

Alle 16,30 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha reso un'informativa su presunte trattative tra esponenti del partito Lega-Salvini Premier e personalità di nazionalità russa. Dopo aver sottolineato di non essersi mai sottratto all'interlocuzione con il Parlamento, entrando nel merito della vicenda, il Presidente Conte ha precisato che il signor Savoini non riveste incarichi formali in qualità di consulente o esperto per membri del Governo. Il medesimo è stato tuttavia presente in una missione ufficiale a Mosca, avvenuta nei giorni 15 e 16 luglio 2018, al seguito del ministro Salvini nonché invitato al Forum Italia-Russia, come sollecitato dal signor Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepresidente Salvini. Dopo aver ribadito che la linea di politica internazionale e la collocazione dell'Italia non sono mai state guidate dalle relazioni di singole forze politiche con forze politiche estere, confermando di essersi sempre adoperato affinché interessi "di parte" fossero severamente vagliati al filtro dei bisogni dei cittadini italiani e degli interessi nazionali, Conte ha evidenziato la presa di distanza del Governo dall'inchiesta della Procura di Milano: allo stato non vi sono elementi tali che possano incrinare la fiducia nutrita nei confronti di tutti i componenti del Governo.

Dopo l'informativa, hanno preso la parola i senatori Casini (Aut), Loredana De Petris (LeU), Ciriani (FdI), Parrini (PD), Romeo (L-SP), Stefania Craxi (FI-BP) e Patuanelli (M5S). Tutte le opposizioni hanno preliminarmente rimarcato che i banchi del Gruppo M5S fossero in gran parte vuoti, a testimonianza della situazione drammatica in cui versa l'Esecutivo, ormai inesorabilmente disgregato. Secondo il sen. Casini (Aut), richiamando il Governo a maggiore coerenza nei consessi internazionali rispetto agli annunci, l'Esecutivo dovrebbe contornarsi di figure istituzionali di più alto livello negli incontri ufficiali. La sen. De Petris (LeU) ha stigmatizzato l'atteggiamento del ministro Salvini che rifugge la verità: il Presidente Conte non è riuscito a dissipare le ombre circa la presenza di interessi e poteri contrari al bene dei cittadini. Ad avviso del sen. Ciriani (FdI), premesso che la vicenda appare piuttosto come il copione di un film spionistico di serie B, la maggioranza deve smetterla di usare l'Italia per le sue liti da cortile. Il sen. Parrini (PD) ha criticato duramente l'intervento del Presidente Conte: parole evasive che non hanno chiarito il ruolo delle figure interessate dalla vicenda. Restano troppi punti interrogativi e Salvini si dimostra il ministro della fuga e del tradimento. Secondo la sen. Stefania Craxi (FI-BP) Conte si è limitato a riassumere notizie di stampa: la sua presenza è dettata dalla necessità di soddisfare esigenze propagandistiche di una parte della maggioranza. Il sen. Romeo (L-SP) ha parlato di ipotesi fantasiose originate dall'acredine del PD a fronte del consenso sempre crescente nei confronti della Lega: la magistratura farà il suo dovere. La Lega è comunque favorevole all'istituzione di una Commissione di inchiesta sul finanziamento ai partiti. Su tale proposta ha convenuto anche il sen. Patuanelli (M5S) che ha mostrato non poco imbarazzo nel giustificare l'assenza di molti senatori del suo Gruppo: pur ribadendo la leale collaborazione basata sul principio della buona fede, sarebbe dovuto venire il Ministro Salvini a riferire sui fatti. Al termine del dibattito il sen. Marcucci (PD) ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia individuale nei confronti del Ministro Salvini da parte del PD.

(La seduta è terminata alle ore 19:49 )



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