Sulle vittime del naufragio a Steccato di Cutro

Discorso pronunciato nell'Aula del Senato

Gentili senatrici e gentili senatori,

come sapete la scorsa domenica un barcone di migranti, partito dalla Turchia, è naufragato davanti alle coste crotonesi. Il bilancio ufficiale registra al momento 64 vittime, di cui 14 minori ma il numero potrebbe essere molto più alto.

Le immagini che tutti noi abbiamo visto sono drammatiche. Ci troviamo di fronte ad una tragedia che non può lasciare nessuno indifferente.

Ripeto: nessuno.

Consentitemi di rivolgere il ringraziamento mio e di questa Aula ai tanti soccorritori, agli uomini e alle donne in divisa, ai tanti volontari che sono tuttora impegnati in difficilissime operazioni di soccorso.

Niente e nessuno ci ridarà indietro queste donne, questi bambini e questi uomini, niente e nessuno potrà lenire il dolore dei loro familiari. Ma di sicuro possiamo, anzi dobbiamo, fare in modo che in futuro tali tragedie non si ripetano più.

Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tutti a partire innanzitutto dall’Europa, abbiamo l’obbligo anche morale, di impegnarci maggiormente affinché quello che abbiamo visto a Steccato di Cutro non si ripeta in futuro.

Nel ribadire il mio più alto e sincero senso di cordoglio, invito l’Aula ad un minuto di raccoglimento.