In ricordo del Professor Francesco Alberoni
Discorso pronunciato in Aula, nella seduta di martedì 9 gennaio
Gentili Senatrici e Senatori,
È con sentimenti di sincero affetto e commozione che desidero ricordare in questa Aula il Professor Francesco Alberoni.
Sociologo, scrittore, giornalista, docente universitario, Francesco Alberoni è stato un importante protagonista del panorama culturale della nostra epoca e, soprattutto, uno dei più intelligenti osservatori e acuti interpreti della nostra società.
Nel corso della sua lunga carriera accademica, Francesco Alberoni ha ricoperto la cattedra di sociologia in alcune delle più importanti università italiane e internazionali: dalla Cattolica di Milano all’Università di Losanna, dall’Università di Catania alla Statale di Milano, diventando un irrinunciabile punto di riferimento per generazioni di studenti e di docenti.
Verso la fine degli anni 60 ha ricoperto con autorevolezza il ruolo di Rettore dell’Università di Trento, impegnandosi sia nel potenziarne il suo ruolo come istituto superiore di scienze sociali, sia nello sviluppo di un modello universitario più moderno e attento al coinvolgimento degli studenti nelle scelte didattiche.
Dopo il suo ultimo incarico accademico, come Rettore dell’Università IULM di Milano, conclusosi nel 2001, Francesco Alberoni ha continuato con passione e generosità il suo impegno culturale e scientifico nei consigli di amministrazione di Cinecittà e della RAI ed infine come Presidente, per oltre dieci anni dal 2002 al 2012, del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Uomo di grande saggezza e profonda empatia, con le sue opere Francesco Alberoni ha esplorato le sfumature più complesse delle relazioni umane.
Le sue teorie sull’amore, sull’amicizia e sulla società hanno affascinato e ispirato milioni di lettori in tutto il mondo.
Un successo dovuto anche alla sua capacità di farsi comprendere da tutti e di saper usare parole semplici per esprimere sentimenti più profondi. Una grande dote che Alberoni ci ha tramandato.
Ho avuto il privilegio di conoscere il Professor Alberoni tanti anni fa e di averne potuto apprezzare, oltre all’originalità delle idee e all’assoluta libertà di pensiero, tutto l’entusiasmo e le energie dedicate allo studio delle dinamiche sociali e all’importanza che sentimenti come amicizia, fiducia e solidarietà rivestono nella costruzione di una comunità veramente forte e coesa.
Con Francesco Alberoni salutiamo un uomo che ha reso onore all’Italia e che, come hanno testimoniato le tante persone che hanno voluto rendergli un ultimo saluto in occasione dei suoi funerali, ha lasciato dietro di sé un importante traccia di affetto insieme a un’eredità di idee e di valori che, sono certo, continuerà a ispirare anche le future generazioni.
Nel rinnovare pertanto il mio affetto, il mio cordoglio e la mia vicinanza ai figli Francesca, Paolo, Margherita e Giulio ed a tutti i familiari del Professor Francesco Alberoni oggi qui presenti in tribuna, invito l’Aula del Senato a ricordarlo osservando un minuto di silenzio.