XVI Legislatura (dal 10 giugno 1886 al 3 agosto 1890)
Presidente del Senato
- Giacomo Durando 1a Sessione (10 giugno 1886-4 settembre 1887)
- Domenico Farini 2a, 3a e 4a Sessione (16 novembre 1887-3...Leggi tutto
Presidente del Senato
- Giacomo Durando 1a Sessione (10 giugno 1886-4 settembre 1887)
- Domenico Farini 2a, 3a e 4a Sessione (16 novembre 1887-3 agosto 1890)
Altre informazioni sulla legislatura
Nella sedicesima legislatura del Regno si svolsero in Senato 312 sedute, cui si aggiunsero altre 4 sedute reali con senatori e deputati compresenti, distribuite in quattro sessioni. Giacomo Durando fu confermato presidente del Senato il 6 giugno 1886 e fu successivamente sostituito da Domenico Farini il 13 novembre 1887. Il discorso del re d’inaugurazione della legislatura riguardò principalmente la riforma del Consiglio di Stato e delle opere pie, la legislazione sul lavoro e la necessità di introdurre un nuovo codice penale vigente in tutto il territorio del Regno.
Nel corso della legislatura si avvicendarono due governi guidati da Agostino Depretis e due presieduti da Francesco Crispi: il VII Governo Depretis (29 giugno 1885-4 aprile 1887) rimase in carica fino alla lunga crisi ministeriale seguita alla battaglia di Dogali; ad esso seguì l’VIII Governo Depretis che durò fino alla morte del presidente del Consiglio (4 aprile 1887-29 luglio 1887). Successivamente fu costituito il I Governo a guida di Crispi (29 luglio 1887-9 marzo 1889), che rassegnò le dimissioni dopo meno di un anno dall’incarico durante un dibattito alla Camera sulle misure repressive contro una manifestazione operaia a Roma per la crisi dell’edilizia; incaricato nuovamente dal re, Crispi costituì il suo II Governo (9 marzo 1889-6 febbraio 1891).
Riguardo alle relazioni tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, nel 1887 fu avviato un tentativo di conciliazione, per iniziativa dell’abate Luigi Tosti e di Francesco Crispi, che tuttavia non produsse sostanziali risultati. Luigi Tosti fu anche autore di un opuscolo sull’argomento, intitolato appunto La Conciliazione. Proseguendo la politica di laicizzazione delle istituzioni assistenziali, lo Stato italiano incorporò in questo periodo una parte degli enti e dell’attività della Chiesa cattolica in ambito sociale: numerosi istituti ecclesiastici furono infatti trasformati dalla legge 17 luglio 1890, n. 6972, da opere pie in istituzioni pubbliche e poste sotto la sorveglianza delle congregazioni di carità.
Nell’ambito della politica interna, le forze politiche democratiche si dotarono in questo periodo di coordinamenti organizzativi e di obiettivi condivisi: indicativo di questo percorso fu il congresso delle forze democratiche e radicali che portò al patto di Roma del 13 maggio 1890, in cui fu approvato il testo programmatico proposto da Felice Cavallotti. Nel 1889 si costituì a Roma la Società Dante Alighieri per la promozione della cultura e della lingua italiane nel mondo, presieduta da Ruggero Bonghi sino al 1895, poi sostituito da Pasquale Villari.
I dibattiti sulla politica internazionale riguardarono all’inizio della legislatura la situazione africana e nelle colonie, in particolare nelle discussioni alla Camera legate agli interventi del ministro degli Esteri Nicolis di Robilant (24 gennaio 1887). Dopo la battaglia di Dogali del 26 gennaio 1887 tra i soldati italiani e le truppe del ras Alula Engida, fu approvata una maggiore spesa per rinforzi militari nel Mar Rosso (legge 6 febbraio 1887, n. 4315). Non tutte le forze politiche furono tuttavia favorevoli alle imprese coloniali, come ad esempio comprova il Comizio dei comizi, organizzato dalle forze democratiche e radicali, del 17 luglio 1887, incentrato prevalentemente sulla critica alla politica coloniale del governo. Per il mantenimento di una situazione di equilibrio nel Mediterraneo, nell’Egeo e nel Mar Rosso furono scambiate alcune note diplomatiche tra il Regno d’Italia e il Regno Unito il 12 febbraio 1887. Pochi giorni dopo, il 20 febbraio 1887, seguì il rinnovo del trattato della Triplice alleanza con l’Austria e la Germania. Dopo l’ascesa al trono d’Etiopia del negus Menelik II, fu firmato il 2 maggio 1889 il trattato di Uccialli tra Italia e Etiopia, con il quale si riconoscevano le recenti acquisizioni territoriali italiane in Eritrea. Al trattato fu data esecuzione con regio decreto 10 aprile 1890, n. 6835.
La corsa alle colonie si accompagnò a movimenti d’opinione e provvedimenti volti all’abolizione della tratta degli schiavi, come attesta, tra gli eventi internazionali di maggiore rilievo, la Conferenza internazionale di Bruxelles per l’abolizione della tratta degli schiavi del 18 novembre 1889. L’Italia aveva aderito alla convenzione con la Gran Bretagna per la repressione della tratta degli schiavi il 14 settembre 1889; la convenzione era stata ratificata congiuntamente il 24 ottobre. Alla convenzione si diede esecuzione con regio decreto 9 gennaio 1890, n. 6645.
Per quanto riguarda la produzione legislativa su questioni interne, con la legge 12 febbraio 1888, n. 5195 fu approvata la riforma crispina dei ministeri. La legge, strutturata in due articoli, stabiliva che il numero e le attribuzioni dei ministeri fossero determinati con decreti reali (art. 1); era inoltre istituita la carica del sottosegretario di Stato, che poteva sostenere la discussione degli atti e delle proposte del ministero in Parlamento (art. 2). Le attribuzioni dei sottosegretari di Stato erano stabilite con decreto reale, udito il Consiglio dei ministri. I segretari generali dei ministeri erano aboliti.
In precedenza era stata anche rafforzata la dipendenza dei prefetti dall’esecutivo con la legge 14 luglio 1887, n. 4711. Attraverso leggi e decreti successivi (legge 31 marzo 1889, n. 5992; regio decreto 2 giugno 1889, n. 6166; legge 1° maggio 1890, n. 6837) fu riformata la giustizia amministrativa e istituita la IV sezione del Consiglio di Stato. Alle giunte provinciali amministrative furono affidati i poteri giurisdizionali in materia di ricorsi di primo grado.
Con la riforma della legge comunale e provinciale (legge 30 dicembre 1888, n. 5865), fu esteso il diritto di voto amministrativo ai cittadini maschi che avessero compiuto 21 anni, che sapessero leggere e scrivere e pagassero almeno 5 lire di imposta annuale. Gli elettori amministrativi passarono da più di due milioni nel 1887 a più di tre milioni nel 1889.
Con la legge 22 novembre 1888, n. 5801, le Camere autorizzarono il governo a pubblicare il nuovo codice penale per il Regno d'Italia (codice Zanardelli). Successivamente fu emanato il regio decreto 30 giugno 1889, n. 6133, contenente il testo definitivo del codice, che unificava la legge penale nel Regno e aboliva la pena di morte. Furono approvate leggi riguardanti l’ordinamento e l’amministrazione dell’assistenza sanitaria (legge 22 dicembre 1888, n. 5849), la pubblica sicurezza (legge 23 dicembre 1888, n. 5888 decies), l’emigrazione (legge 30 dicembre 1888, n. 5866) e la riforma penitenziaria (legge 14 luglio 1889, n. 6165).
La crisi agraria ebbe come conseguenza il ricorso a una legislazione protezionistica (legge 14 luglio 1887, n. 4703, che riformava la tariffa doganale). Il ritorno alle precedenti tariffe avvenne con la legge 25 dicembre 1889, n. 6558, grazie alla quale furono attenuati i problemi doganali sorti in quegli anni con la Francia. Soltanto nel 1898 si pose fine con un accordo alla cosiddetta guerra commerciale tra Italia e Francia e si ricorse all’applicazione reciproca delle tariffe generali. In quegli anni furono inoltre aboliti i tribunali di commercio (legge 25 gennaio 1888, n. 5174) e fu riordinato il Credito agrario (legge 23 gennaio 1887, n. 4276).
Il 28 febbraio 1887 un violento terremoto devastò la provincia di Porto Maurizio. Il Parlamento intervenne con aiuti ai terremotati e con fondi per la ricostruzione mediante la legge 31 maggio 1887, n. 4511.
Durante la sedicesima legislatura scomparvero Marco Minghetti (10 dicembre 1886), il pedagogo cattolico Giovanni Bosco (31 gennaio 1888) e Benedetto Cairoli (8 agosto 1889).
Il 18 marzo 1890 si dimise il cancelliere tedesco Otto von Bismarck, artefice dell’unificazione germanica e arbitro per decenni della politica tedesca; al suo posto fu nominato Leo von Caprivi.
RaggruppaVolumi | Estremi cronologici | Sessione | Contiene | |
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, sessione 1886. - Roma : Forzani, 1886 | 10 giugno 1886 12 marzo 1887 |
1 | Discorso del re all'apertura della prima sessione - Discussioni - Resoconto dei lavori dal 10 giugno 1886 al 12 marzo 1887 | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, sessione 1886-87. - Roma : Forzani, 1889 | 1 | Indice alfabetico ed analitico XVI leg. prima sessione 1886-1887 | ||
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, sessione 1886-87. - Roma : Forzani, 1887 | 18 aprile 1887 12 luglio 1887 |
1 | Discussioni - Resoconto dei lavori dal 10 giugno 1886 al 12 marzo 1887 e dal 18 aprile al 12 luglio 1887 - Elenco dei progetti di legge rimasti a discutere o ritirati - Riassunto - Quadro dei progetti dì legge presentati da cìascun Ministero o d'iniziativa parlamentare - Indice alfabetico ed analitico | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, seconda sessione. - Roma : Forzani, 1887 | 16 novembre 1887 29 febbraio 1888 |
2 | Discorso del re all'apertura della seconda sessione - Discussioni | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, sessione 1887-88. - Roma : Forzani, 1888 | 8 marzo 1888 21 luglio 1888 |
2 | Discussioni - Resoconto dei lavori dal 16 novembre 1887 al 21 luglio 1888 | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, sessione 1887-88. - Roma : Forzani, 1888 | 8 novembre 1888 27 dicembre 1888 |
2 | Discussioni - Resoconto dei lavori dal 16 novembre 1887 al 27 dicembre 1888 - Indice alfabetico ed analitico delle materie contenute nei tre volumi delle discussioni | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, sessione 1889. - Roma : Forzani, 1889 | 28 gennaio 1889 11 luglio 1889 |
3 | Discorso del re all'apertura della terza sessione - Discussioni - Resoconto dei lavori dal 29 gennaio all'11 luglio 1889 - Interpellanze - Riassunto - Indice alfabetico ed analitico delle materie contenute nel volume | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, quarta sessione 1889. - Roma : Forzani, 1889 | 26 novembre 1889 6 maggio 1890 |
4 | Discorso del re all'apertura della quarta sessione - Discussioni | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XVI, sessione 1889-90. - Roma : Forzani, 1890 | 7 maggio 1890 17 luglio 1890 |
4 | Discussioni - Resoconto dei lavori dal 25 novembre 1889 al 17 luglio 1890 - Indice alfabetico ed analitico delle materie contenute nel volume |
Nota: la data del decreto di scioglimento del Senato che pone fine alla legislatura potrebbe non coincidere con la data dell’ultima seduta effettiva del Senato indicata negli estremi cronologici dei volumi. Gli estremi cronologici indicano la data della prima e dell'ultima seduta contenute in ciascun volume.