Il Presidente: Discorsi
Presentazione del primo Rapporto annuale ENEA sull'efficienza energetica
Intervento del Presidente del Senato Renato Schifani nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato
Autorità, Signore e Signori,
desidero innanzitutto rivolgere un caloroso saluto alle autorità presenti e a tutti i partecipanti.
Un particolare ringraziamento va al Commissario Lelli e a tutta l'ENEA, che da oltre 30 anni è impegnata sul fronte dell'efficienza energetica.
Sono certo che le risultanze del primo rapporto sull'efficienza energetica offriranno una preziosa panoramica su una tema di sempre maggiore importanza e costituiranno opportunità di riflessione per il miglioramento della disciplina della materia.
Il periodo che stiamo vivendo è segnato da profondi e incisivi cambiamenti che attraversano la vita di ciascuno, e dell'intera società.
Ogni uomo ha l'obbligo morale di essere custode e prendersi cura responsabilmente dei beni che gli sono stati affidati.
Per questo, l'ambiente pone la persona al centro dell'attenzione, con una scelta che rappresenta il modo migliore di salvaguardare l'habitat.
In un contesto segnato dalla crisi economica è anche importante sottolineare in ogni sede che l'efficienza energetica costituisce un forte stimolo alla ricerca di vie per uno sviluppo sostenibile.
Non dobbiamo poi dimenticare che gli avvenimenti in corso nella sponda sud del mediterraneo e in medio oriente, e le drammatiche vicende della centrale di Fukushima, hanno ripercussioni sull'aumento del prezzo dell'energia, con effetti che si protraggono nel medio periodo.
L'energia è divenuta un bene sempre più strategico e "costoso", da proteggere.
Nonostante ciò, una rilevante parte dell'energia continua ad essere inutilmente sprecata a causa dell'utilizzo di tecnologie non efficienti o di pratiche di consumo poco economiche.
Si tratta di andamenti e comportamenti da correggere.
Ridurre la nostra bolletta energetica, senza rinunciare ai servizi dell'energia, diviene quindi oggi una necessità prima che una scelta.
Occorre in particolare impegnarsi maggiormente nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie che accrescano l'efficienza nella produzione dell'energia con la consapevolezza che l'efficienza energetica non è il risultato scontato dell'evoluzione tecnica; è, invece, il prodotto di una storia fatta di progresso scientifico, di innovazione tecnologica, di puntuale informazione, di comportamenti razionali di impiego corretto.
Nel nostro Paese, da tempo, tutto ciò è diventato anche un metodo, una filiera industriale, un fattore di eccellenza nel mondo che va salvaguardato.
I risultati raggiunti sino ad oggi in Italia sono soddisfacenti, in particolare, con riferimento all'obiettivo di riduzione dei consumi energetici nazionali in linea con gli indirizzi e le politiche comunitarie.
Ad oggi il comparto dell'innovazione energetica conta più di 400.000 aziende e oltre 3 milioni di occupati, facendo del nostro Paese un leader internazionale.
Siamo la prima nazione al mondo ad avere applicato il meccanismo dei certificati bianchi per l'incentivazione dell'efficienza energetica negli usi finali.
Migliorare il rendimento delle risorse significa quindi applicare le tecnologie più avanzate che comportino il minor consumo possibile, sia nella fase di produzione dell'energia sia principalmente al momento dell'impiego finale.
Ma importanti risparmi possono derivare dalla stessa metodologia e tecnica edilizia adottata nelle costruzioni civili.
Su questo punto il rapporto evidenzia che gli interventi dovrebbero essere concepiti in maniera organica, tenendo conto delle varie componenti di fabbisogno energetico, delle caratteristiche dell'involucro dell'edificio e del contesto in cui è inserito l'edificio.
Il risparmio di energia in senso generale implica soprattutto la modifica del comportamento degli utenti, con adeguate politiche di settore; il rapporto molto puntualmente segnala come il ramo dei trasporti sia responsabile di circa un terzo del consumo totale di energia finale, secondo solo al settore civile, a causa dell'incidenza preponderante del trasporto stradale.
Occorrerà quindi, per il prossimo futuro, avviare una seria discussione sulle modalità che consentano di innalzare il ricorso alle nuove tecnologie e l'efficacia di politiche di sensibilizzazione per comportamenti sempre più ispirati alla efficienza energetica da parte dei consumatori.
Anche su questo aspetto il rapporto è illuminante: occorrono campagne di comunicazione e informazione corrette ed efficaci, che sono strumenti fondamentali per stimolare il mercato ed l'utenza.
In tal senso, l'Italia ha già predisposto diverse misure e programmi finalizzati a costruire una strategia nazionale per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica e il perseguimento degli obiettivi stabiliti a livello comunitario anche per le fonti rinnovabili.
L'ENEA con il suo ruolo guida e tutti gli attori del settore sono protesi alla realizzazione di questi importanti risultati.
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Autorità, Signore e Signori,
il nostro pianeta ha bisogno di uno sviluppo capace di durare per intere generazioni; un ambiente integro ed umano, contribuisce alla crescita delle persone.
È in questa chiave che leggiamo anche oggi il messaggio cristiano di solidarietà ecologica fra le generazioni.
Essa trova il suo fondamento nell'intrinseca socialità delle persone: la terra è un bene di tutti, è questo il profondo messaggio della carità cristiana.
Inoltre, una politica volta a una maggiore efficienza energetica comporterà risparmi sicuri sulle spese delle famiglie e avrà quindi ripercussioni dirette anche sulla vita quotidiana dei cittadini.
Diviene allora urgente un ripensamento del modello di sviluppo economico, che ponga al centro della crescita economica anche il tema della sostenibilità ambientale ed energetica dei consumi.
Per assicurare sempre nuovi e più appropriati modelli di progresso e civiltà finalizzati ad una continua modernizzazione.
Vi ringrazio.