Mercoledì 7 Febbraio 2024 - 155ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:08)
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 808 recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all'ordinamento giudiziario e al codice dell'ordinamento militare, nel testo proposto dalla Commissione.
Alla luce delle modifiche introdotte in sede referente, il testo si compone di 9 articoli: l'articolo 1 abroga il reato di abuso d'ufficio e apporta modifiche al reato di traffico di influenze illecite. L'articolo 2 introduce restrizioni alla pubblicazione e al rilascio di copie delle intercettazioni e modifica le modalità di applicazione delle misure cautelari. Durante l'esame in Commissione sono stati introdotte nuove garanzie di libertà del difensore. L'articolo 3 riguarda la modifica alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale. L'articolo 4 concerne le tabelle infradistrettuali e l'assegnazione degli affari penali, mentre l'articolo 5 prevede un aumento del ruolo organico della magistratura ordinaria. L'articolo 6 chiarisce i requisiti per i giudici popolari, mentre l'articolo 7 modifica le condizioni per l'avanzamento dei militari in seguito a provvedimenti giudiziari. L'articolo 8 contiene disposizioni finanziarie mentre l'articolo 9 stabilisce l'applicazione delle modifiche al codice di rito dopo due anni dalla entrata in vigore della legge.
Nella seduta di ieri è iniziata la discussione generale che si è conclusa oggi con gli interventi dei sen. Garavaglia (LSP), Fina (PD)e Berrino (FdI). In replica, la relatrice, sen. Bongiorno (LSP), ha sostenuto che l'abrogazione dell'abuso d'ufficio, su cui si è concentrato il focus esclusivo durante la discussione, è la scelta più equilibrata per aprire un dibattito più ampio sulla giustizia amministrativa; mantenere una norma difettosa sarebbe stato più rischioso. Respinta la richiesta di non passaggio agli articoli, avanzata dal PD, durante l'esame dell'articolato è stato accolto e approvato l'ordine del giorno G1.100 della Commissione, che impegna il Governo ad adottare le iniziative necessarie per eliminare la sospensione dalle cariche in seguito a condanne non definitive, a rivedere il decreto sulle incandidabilità, istituire un tavolo per riformare i reati contro la pubblica amministrazione e a valutare l'impatto dell'abrogazione dell'abuso d'ufficio. È stato altresì accolto l'ordine del giorno G1.28 del sen. Scalfarotto (IV), che impegna il Governo a valutare le soluzioni delle problematiche riguardanti la rivelazione e la pubblicazione di conversazioni e immagini intercettate nel corso di un procedimento penale, nonché la rivelazione illecita di segreti inerenti a un procedimento penale. All'articolo 2 è stato accolto l'ordine del giorno G2.111 del sen. Scalfarotto in tema di rilascio di copie di atti del procedimento.
L'esame del provvedimento proseguirà domattina.
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 969 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2022-2023, approvato dalla Camera dei deputati, e connesse relazioni, programmatica 2023 (Doc. LXXXVI n. 1) e consuntiva 2022 (Doc. LXXXVII n. 1), sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
Il relatore, sen. Matera (FdI), ha illustrato il testo, che, a seguito delle modifiche apportate dall'altro ramo del Parlamento, consta di 19 articoli suddivisi in tre Capi e consente il recepimento di 20 direttive e una decisione e dispone l'adeguamento della normativa nazionale a 9 regolamenti europei. Si prevedono principi e criteri direttivi specifici di delega per 13 direttive, mentre le restanti 7 sono elencate nell'Allegato A senza ulteriori criteri direttivi. Durante l'esame in Senato, le forze politiche di maggioranza hanno scelto di non presentare emendamenti per garantire una rapida approvazione del ddl onde evitare ritardi nell'entrata in vigore e il rischio di nuove procedure di infrazione da parte dell'UE. Il testo è stato oggetto di approfondite discussioni in Commissione su temi come la libertà d'informazione, i salari minimi, l'infrazione sui balneari e i contratti del personale scolastico. Altre materie sui quali si conferisce delega al Governo concernono la cybersicurezza, la presunzione di innocenza nei procedimenti penali, la resilienza dei soggetti critici, i medicinali, acquirenti e gestori di crediti deteriorati, la protezione dei lavoratori contro rischi cancerogeni o mutageni, la parità di retribuzione tra uomini e donne, la commercializzazione di apparecchiature radio. La relatrice sulle relazioni connesse alla delega, sen. Murelli (LSP), pur riconoscendo il ritardo nella presentazione delle relazioni a causa della pandemia, ha evidenziato il recupero delle procedure sanate tramite il decreto infrazioni e ora tramite la legge di delegazione europea. La relazione consuntiva è strutturata in quattro parti principali, affrontando questioni come l'integrazione europea, il green deal, la politica estera e la comunicazione sull'attività dell'UE; le procedure di infrazione hanno registrato una riduzione da 102 a 82 nel 2022. La relazione programmatica per il 2023 illustra le attività previste dal Governo per l'integrazione europea, con un focus sul futuro dell'Europa e sul green deal, su iniziative legate al cambiamento climatico, la transizione digitale e la sicurezza cibernetica.
Hanno preso parte alla discussione generale i sen. Simona Malpezzi, Verini, Sensi (PD), Lombardo (Misto-Az), Scalfarotto (IV), Magni (Misto-AVS), Rosso (FI-BP), Dolores Bevilacqua (M5S), Borghi Claudio (LSP) e Terzi di Sant'Agata (FdI). PD e M5S hanno condannato aspramente la norma cosiddetta "bavaglio", sottolineando il pericolo che essa rappresenta per la libertà di informazione e il diritto di cronaca in Italia. Di diverso avviso IV e Misto-Az, che hanno difeso l'emendamento Costa, definendolo una battaglia garantista, nell'auspicio di un giornalismo più responsabile. Misto-AVS si è soffermato sulla necessità di introdurre un salario minimo per garantire un reddito dignitoso a milioni di lavoratori. FI-BP ha richiamato l'importanza di misure tra cui la parità di retribuzione tra uomini e donne e il contrasto alla criminalità. LSP ha evidenziato l'eccessiva burocrazia legata alla rendicontazione di sostenibilità per le imprese, temendo un ulteriore onere per i piccoli imprenditori. FdIha sostenuto che il dialogo con l'UE sulla direttiva Bolkestein e sulle procedure di infrazione è cruciale per l'Italia, il cui ruolo è centrale nella geopolitica mondiale, specie in relazione alla situazione in Medio Oriente. In replica, il relatore, sen. Matera ha concluso che la norma sulla pubblicazione dell'ordinanza di custodia cautelare bilancia correttamente il diritto all'informazione con il diritto alla presunzione di innocenza, nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone. La relatrice, sen. Murelli, ha annunciato la presentazione della risoluzione di maggioranza, che raccoglie suggerimenti emersi in Commissione per la prossima legge di delegazione europea, chiarendo che l'emendamento sul salario minimo è stato respinto per mancanza di procedura di infrazione. Il Sottosegretario per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano ha sottolineato l'impulso dato dal Ministro Fitto alle questioni relative al rapporto dell'Italia con le istituzioni comunitarie, ottenendo risultati significativi in tempi brevi; ha quindi accolto la risoluzione n. 2 della maggioranza ed espresso contrarietà alla proposta n. 1 di M5S.
In apertura di seduta i sen. Verducci (PD), Terzi di Sant'Agata (FdI), Zanettin (FI-BP), Daisy Pirovano (LSP), Raffaella Paita (IV), Patuanelli (M5S) e Magni (Misto-AVS) sono intervenuti per condannare gli attacchi vergognosi rivolti alla sen. Liliana Segre attraverso un video diffuso sui social; i senatori hanno ribadito l'impegno e l'incommensurabile dedizione alla pace e alla giustizia universale della sen. Segre.
Nel corso della seduta i sen. Daniela Sbrollini (IV), Guidi (Cd'I), Giusy Versace (Misto-Az), Licia Ronzulli (FI-BP), Elisa Pirro (M5S), Erika Stefani (LSP), Ylenia Zambito (PD) e Elena Leonardi (FdI) sono intervenuti per celebrare la Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, auspicando la rapida approvazione del ddl volto a prevenire e contrastare tali fenomeni, attualmente all'esame del Senato.
(La seduta è terminata alle ore 18:07 )