Giovedì 13 Ottobre 2022 - 1ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:47)
Con 116 voti, l'Assemblea ha eletto Presidente del Senato il sen. Ignazio La Russa. Nel discorso di insediamento, il Presidente ha rivolto un saluto al Presidente della Repubblica Mattarella, al presidente emerito Napolitano, alla senatrice Segre, alla sen. Casellati Presidente del Senato nella scorsa legislatura e agli altri componenti del Consiglio di Presidenza. Ha poi rivolto un pensiero al Pontefice, alle donne e agli uomini in divisa, ai caduti e ai profughi di guerra, che vanno accolti con onore. Ha auspicato la fine del conflitto in Ucraina con trattive condotte con giustizia, ha definito l'Unione europea una casa comune, che deve elevare il suo raggio d'azione e farsi comunità. Il Presidente, che fin da giovane è stato uomo di parte e si è dedicato con passione all'attività politica, crede nel valore del dialogo e nel rispetto per le istituzioni: sarà Presidente di tutta l'Assemblea, inflessibile nel difendere diritti della maggioranza e dell'opposizione. Il Senato della Repubblica, che è emblema di unità, dovrà dare risposte all'inflazione a al caro energia e provare a riformare, in modo condiviso, la seconda parte della Costituzione. Il Presidente ha sottolineato che la povertà si contrasta con il lavoro degno e ben remunerato e che il futuro dipende non solo dalla tutela ambientale ma anche dalla sicurezza e dalla solidità dei legami sociali. Il lavoro è alla base della storia del Paese, la solidarietà è un primato italiano, il made in Italy merita una tutela particolare. Nel discorso inaugurale, il Presidente La Russa ha ricordato i caduti della stagione del terrorismo, ha invitato a non abbassare la guardia rispetto alle minacce del terrorismo internazionale e della criminalità organizzata; ha richiamato l'insegnamento di Sandro Pertini sulla necessità di lottare senza paura e senza speranza; ha citato infine il discorso di insediamento dell'ex Presidente della Camera Luciano Violante sulla necessità di superare antiche ostilità e di costruire un sistema condiviso, che tenga conto della complessità del paese e interpreti la liberazione come una battaglia per il futuro dell'Italia.
In apertura della prima seduta della XIX legislatura, la senatrice più anziana di età, Liliana Segre, ha rivolto un saluto al Presidente della Repubblica e al Presidente emerito Giorgio Napolitano e un augurio di buon lavoro, al servizio esclusivo del paese e delle istituzioni, ai nuovi componenti dell'Assemblea che, a seguito di una modifica costituzionale, sono ridotti numericamente a 200. Dopo aver richiamato le parole del Presidente Mattarella sull'urgenza di porre fine al conflitto in Ucraina attraverso il ristabilimento del diritto internazionale, e dopo aver ricordato la sua esperienza personale nel mese in cui ricorre il centenario della marcia su Roma, la Presidente provvisoria Segre ha svolto alcune considerazioni personali sulle elezioni dello scorso 25 settembre. La crescita dell'astensionismo va imputata all'imbarbarimento del dibattito pubblico: la disaffezione al voto può essere contrastata da una politica rispettosa degli avversari, che sappia esprimersi con mitezza. La maggioranza scelta dagli elettori ha il diritto dovere di governare, la minoranza di fare opposizione, ma è compito di tutti preservare le istituzioni. Una democrazia matura, al di là delle divisioni politiche, si riconosce in valori comuni e ricorrenze condivise: l'unità del popolo italiano è ancorata alla Costituzione, che all'articolo 3 afferma l'eguaglianza di tutti i cittadini e chiama la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della persona. Nella scorsa legislatura la Commissione per il contrasto al razzismo e alle discriminazioni ha concluso i lavori con un documento approvato all'unanimità. Rispetto alla deriva rappresentata dall'abuso della decretazione d'urgenza e del ricorso al voto di fiducia, la Presidente provvisoria ha auspicato una collaborazione istituzionale per riportare la produzione legislativa nel suo alveo naturale, con la garanzia di tempi certi di decisione. Infine, l'impennata inflazionistica chiama il Parlamento, insieme al Governo, ad un impegno straordinario, al fianco dell'Unione europea, per contrastare l'aumento delle diseguaglianze.
Costituito l'Ufficio di Presidenza provvisorio e la Giunta provvisoria per la verifica dei poteri, il Presidente provvisorio ha comunicato l'esito degli accertamenti della Giunta in ordine all'elezione di alcuni senatori in più regioni e alla proclamazione dei senatori subentranti.
L'Assemblea tornerà a riunirsi mercoledì 19 ottobre per eleggere fra i senatori quattro Vice Presidenti, tre Questori e otto Segretari.
(La seduta è terminata alle ore 14:30 )