Martedì 11 Giugno 2024 - 196ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:03)
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 935 recante modifiche della Parte seconda della Costituzione per l'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l'abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica, nel testo proposto dalla Commissione.
L'articolo 1 prevede l'abrogazione della possibilità per il Presidente della Repubblica di nominare senatori a vita (articolo 59 della Costituzione). L'articolo 2 modifica l'articolo 83 della Carta in relazione al quorum per l'elezione del Presidente della Repubblica, riducendolo dalla maggioranza qualificata alla maggioranza assoluta, operante dopo il sesto scrutinio anziché il terzo. L'articolo 3 interviene in riferimento allo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, introducendo casi in cui lo scioglimento è considerato un atto dovuto. L'articolo 4, modificando l'articolo 89 della Costituzione, introduce nuove disposizioni riguardanti la controfirma degli atti del Capo dello Stato. L'articolo 5 introduce l'elezione del Presidente del Consiglio dei Ministri a suffragio universale diretto per un massimo di due legislature consecutive, elevate a tre se nelle precedenti abbia ricoperto l'incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi. L'articolo 6 integra l'articolo 59 della Costituzione con un premio su base nazionale. L'articolo 7 modifica le procedure in caso di mancata fiducia al Governo, con la possibilità di rinnovo dell'incarico al Presidente del Consiglio eletto o lo scioglimento delle Camere. Infine, l'articolo 8 contiene norme transitorie riguardanti i senatori a vita e l'applicazione della legge costituzionale.
Nella seduta del 29 maggio scorso si è concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4. Oggi sono stati illustrati gli emendamenti all'articolo 5 e sono iniziate le votazioni, che hanno visto il respingimento di tutte le proposte. I Gruppi di opposizione hanno aspramente contestato l'articolo chiave della riforma, che prevede l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, evidenziandone la pericolosità in quanto minerebbe l'equilibrio dei poteri e la centralità del Parlamento, trasformando il ruolo del Presidente della Repubblica. AVS ha sostenuto che tale riduzione di rappresentatività sia una distorsione propagandistica che non migliora la democrazia; M5S ha proposto di abbandonare la riforma e di discutere l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, come promesso dalla maggioranza nel suo programma elettorale; IV, nel richiedere di estendere i tempi di intervento del suo Gruppo per poter discutere adeguatamente i successivi emendamenti, ha sottolineato che l'articolo rischia di creare incoerenze costituzionali, rendendo urgente una discussione approfondita sulla legge elettorale prima di procedere; il PD ha argomentato che il cambiamento proposto potrebbe compromettere la natura pluralista della democrazia italiana, suggerendo un modello ispirato al Governo tedesco per conciliare stabilità e autorità del Parlamento.
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il nuovo calendario dei lavori fino al 18 giugno: la settimana corrente è dedicata al ddl sul premierato, con sedute senza orario di chiusura; sarà altresì discusso il ddl in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale, approvato dalla Camera. Sono state respinte le richieste di modifica del calendario, avanzate dai sen. Patuanelli (M5S), Boccia (PD) ed Enrico Borghi (IV).
In apertura di seduta l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Enrico Berlinguer, a quarant'anni dalla scomparsa. I sen. Verducci (PD) e Magni (Misto-AVS) sono intervenuti a ricordarlo come figura amata e rispettata per la sua etica, carisma e impegno verso i più deboli.
(La seduta è terminata alle ore 20:30 )