Giovedì 11 Gennaio 2024 - 144ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:04)
Il Ministro delle imprese e del made in Italy Urso ha reso un'informativa sulla situazione dell'acciaieria ex Ilva: la delegazione di Governo incontrerà le rappresentanze sindacali per discutere della situazione degli impianti siderurgici dell'ex Ilva di Taranto e di altri stabilimenti in Liguria. Il Ministro ha sottolineato l'importanza di intervenire in modo drastico per invertire la tendenza negativa degli ultimi dieci anni, evidenziando la necessità di un intervento urgente per il rilancio industriale e la salvaguardia dell'occupazione. Gli impianti hanno registrato una grave crisi nel 2023, con una produzione inferiore agli obiettivi minimi concordati. Il Governo intende cambiare rotta, delineando un piano siderurgico nazionale che si basi su quattro poli complementari, inclusi rinnovamenti, modernizzazioni e specializzazioni degli impianti esistenti, per ricostruire una filiera siderurgica competitiva, orientata alla tecnologia verde. Nonostante gli sforzi del Governo, ArcelorMittal non è disposta a contribuire finanziariamente, creando una situazione critica; il Governo ha quindi incaricato Invitalia di esplorare soluzioni alternative per garantire la continuità della produzione e la salvaguardia dell'occupazione. Il Ministro ha concluso chiedendo chiarezza e responsabilità da parte delle forze politiche, sottolineando l'importanza delle decisioni che devono essere prese per affrontare il momento critico dell'industria siderurgica italiana.
Al conseguente dibattito hanno preso parte i sen. Scalfarotto (IV), che ha criticato la mancanza di una visione chiara negli anni precedenti e sollevato dubbi sulla fiducia degli investitori internazionali; Magni (Misto-AVS), che ha evidenziato la necessità di un forte intervento statale per affrontare le sfide legate all'occupazione, al risanamento ambientale e all'investimento nella trasformazione green dell'azienda; Damiani (FI-BP), che ha proposto il commissariamento al 100 per cento come soluzione per salvaguardare i posti di lavoro e ha menzionato possibili interlocuzioni con gruppi italiani per trovare un nuovo partner privato; Turco (M5S), che ha sollevato preoccupazioni riguardo allo scudo penale e al prestito senza garanzie per l'indotto, accusando il Governo di mancanza di trasparenza; Bergesio (LSP), che ha evidenziato la natura nazionale e la portata senza precedenti della situazione, con l'apertura di una procedura concorsuale al tribunale di Milano; Boccia (PD), che ha ribadito le omissioni del Ministro riguardo al memorandum firmato dal Ministro Fitto e chiesto spiegazioni sul piano industriale ad esso allegato; Zullo (FdI), che ha difeso la decisione di vagliare diverse soluzioni per affrontare la situazione attuale, data la necessità di contemperare valori costituzionali come occupazione, salute e ambiente. Il sen. Patuanelli (M5S) ha respinto le critiche al suo Governo, difendendo la decisione di non accettare l'esimente penale proposta da Mittal, e ha chiarito che non esistono patti parasociali segreti.
Alle 15 si è svolto il question time.
Il Ministro della cultura Sangiuliano ha risposto all'interrogazione (3-00853), illustrata dalla sen. Minasi (LSP), sulla candidatura della cucina italiana quale bene patrimonio dell'umanità Unesco: l'iscrizione della cucina italiana nel patrimonio culturale immateriale è dovuta ed è noto il legame tra la qualità del cibo e la salute delle persone, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Soddisfatta la sen. Minasi: il riconoscimento alimenterebbe l'orgoglio nazionale e rafforzerebbe il legame degli italiani con la loro patria.
Il Ministro delle imprese e del made in Italy Urso ha risposto all'interrogazione (3-00850), illustrata dal sen. Zaffini (FdI), sulle misure previste dal piano "Transizione 5.0" per le imprese italiane: il piano, di quasi 13 miliardi, è concentrato su innovazione digitale, efficienza energetica e formazione, al fine di sostenere lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane. In replica, l'interrogante ha elogiato il Ministro, sottolineando l'andamento positivo della borsa di Milano e il basso spread.
Il Ministro della giustizia Nordio ha risposto all'interrogazione (3-00851), illustrata dal sen. Renzi (IV) sugli agenti di polizia penitenziaria assegnati alla scorta del Sottosegretario Delmastro, specificando che, riguardo alle indagini in corso e al segreto istruttorio, non è possibile rivelare informazioni; tuttavia, il Ministro si è impegnato a condividere eventuali ricostruzioni adeguate e obiettive nel rispetto dell'autonomia della magistratura. Insoddisfatto l'interrogante, che ha sollevato preoccupazioni circa l'utilizzo della scorta, evidenziando l'incultura istituzionale e l'omertà di fronte alla verità. In risposta all'interrogazione (3-00852), illustrata dalla sen. Rossomando (PD), sui rapporti tra il Sottosegretario Delmastro e la polizia penitenziaria, il Ministro Nordio ha espresso il suo impegno nel rispettare le regole della tutela e ha menzionato l'apprezzamento delle organizzazioni sindacali per il lavoro del Sottosegretario, le cui frequentazioni personali ricadono in scelte discrezionali che esulano dalle competenze del Ministro della giustizia. In replica, il sen. Verini (PD) ha criticato la mancanza di risposte da parte del Ministro e la sua responsabilità nel coprire situazioni inadeguate. Il Ministro ha poi risposto all'interrogazione (3-00854), illustrata dal sen. Zanettin (FI-BP), sugli orientamenti del Governo nell'ambito della riforma della giustizia penale, annunciando che il programma dettagliato sarà illustrato alle Camere la prossima settimana e richiamando l'importanza dell'efficienza giudiziaria nell'affrontare l'emergenza economica. L'interrogante si è dichiarato soddisfatto, nell'attesa di una grande riforma che rifletta i valori garantisti e liberali. Rispondendo all'interrogazione (3-00849), illustrata dal sen. De Cristofaro (Misto-AVS), sulla detenzione della cittadina italiana Ilaria Salis in Ungheria, il Ministro Nordio ha spiegato la limitata efficacia di strumenti internazionali nel caso di misure cautelari senza condanna definitiva e le difficoltà nei rapporti con alcuni Paesi dovute a precedenti controversie. Insoddisfatto l'interrogante, che ha espresso forte preoccupazione per la grave violazione dei diritti umani. Il Ministro ha infine risposto all'interrogazione (3-00855), illustrata dal sen. Scarpinato (M5S), sulla revisione di diverse fattispecie penali nell'ambito della riforma attualmente in discussione, contestando le cifre presentate, difendendo la propria posizione sull'abolizione del reato di abuso d'ufficio e sottolineando l'attività di revisione in corso sui reati contro la pubblica amministrazione. Del tutto insoddisfatto l'interrogante, che ha denunciato il rischio di impunità per la mafia e accusato il Governo di normalizzare l'abuso d'ufficio e il conflitto di interesse.
(La seduta è terminata alle ore 16:11 )