Giovedì 29 Dicembre 2022 - 24ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:00)
L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl 442, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
Nella seduta di ieri si è svolta la discussione generale e sono stati approvati gli articoli da 2 a 21. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha quindi posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo 1 nel testo licenziato dalla Camera dei deputati.
Questa mattina, con 109 voti favorevoli, 76 contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando l'articolo 1. Hanno dichiarato voto favorevole i sen. De Poli (Cd'I), Licia Ronzulli (FI-BP), Romeo (LSP) e Malan (FdI), i quali hanno posto l'accento sulla coerenza della manovra con il programma elettorale, sull'attenzione al tessuto sociale e sulla prudenza finanziaria. Hanno quindi richiamato le principali misure della legge di bilancio, a partire dai 21 miliardi stanziati per sostenere imprese e famiglie rispetto al caro bollette: l'aumento del credito d'imposta al 35 per cento per le aziende e al 45 per cento per le imprese energivore; il taglio del cuneo fiscale al 3 per cento per i redditi fino a 25.000 euro; la flat tax per gli autonomi con redditi fino a 85.000 euro; la decontribuzione per le nuove assunzioni di lavoratori che hanno meno di 36 anni; il credito di imposta al 45 per cento per gli investimenti nel Mezzogiorno; l'aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli ultrasettantacinquenni; la possibilità di rinegoziare i mutui da variabili a fissi; la proroga della Cilas per il superbonus; il fondo per l'acquisto della casa da parte delle giovani coppie; l'assegno per i disabili; la carta del risparmio, l'aumento del 50 per cento dell'assegno unico universale; il rafforzamento del congedo parentale; l'esenzione dell'Imu sugli immobili occupati; la revisione del reddito di cittadinanza, che è confermato per chi non può lavorare ma decadrà in caso di rifiuto di un'offerta di lavoro; l'aumento della tassa sugli extraprofitti; la stabilizzazione del personale sanitario, l'incremento del fondo sanitario (7 miliardi in più in tre anni); l'Iva ridotta al 5 per cento per i prodotti per l'infanzia.
Hanno votato contro i sen. Magni (Misto-AVS) e Simona Malpezzi (Pd): la manovra è iniqua e priva di misure strutturali, taglia reddito cittadinanza e welfare (sanità, scuola, trasporti pubblici), riduce le tasse per gli autonomi, amplia il ricorso alle prestazioni di lavoro occasionali, premia l'evasione fiscale con misure quali l'aumento del tetto all'uso del contante e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Il sen. Patton (Aut) ha criticato l'autonomia differenziata che aumenterà le diseguaglianze sociali e territoriali. Secondo il sen. Calenda (A-IV) la manovra è priva di una visione del futuro; il Governo avrebbe dovuto ricorrere al Mes per risanare la sanità, stanziare maggiori risorse per il taglio del cuneo fiscale, per gli investimenti nella transizione energetica e per le borse di studio. La sen. Maiorino (M5S) ha criticato l'impostazione restrittiva della manovra, che smantella le uniche misure che hanno garantito crescita: il superbonus, la transizione 4.0, il reddito di cittadinanza; la manovra taglia l'indicizzazione delle pensioni ma stanzia mezzo miliardo per le società calcistiche.
Il Ministro della salute Schillaci ha reso un'informativa sui controlli effettuati negli aeroporti sui passeggeri provenienti dalla Cina: la grave situazione epidemiologica in Cina dipende da una politica sanitaria sbagliata che si è basata su pesanti restrizioni e su una copertura vaccinale molto ridotta; la vaccinazione è stata scarsa, con pochi richiami e i vaccini utilizzati sono stati poco efficaci. Sebbene le informazioni dalla Cina siano scarse e poco attendibili, sta circolando una variante di Omicron e il timore di un salto evolutivo del virus non è al momento supportato da dati scientifici; la situazione epidemiologica è costantemente monitorata. Il Ministro ha adottato ieri un'ordinanza che obbliga i passeggeri provenienti dalla Cina a sottoporsi a test epidemiologici e ha chiesto analoghi provvedimenti nei Paesi dell'Unione europea.
Al dibattito hanno preso parte i sen. Guidi (Cd'I), Magni (Misto-AVS), che ha invitato alla prudenza, Mariastella Gelmini (A-IV) e Gasparri (FI-BP), che hanno invitato il Ministro a rilanciare la campagna vaccinale; la sen. Guidolin (M5S) ha richiamato i criteri di precauzione, proporzionalità e adeguatezza adottati dal Governo Conte; la sen. Cantù (LSP) ha auspicato una strategia europea che ponga la Cina di fronte alle sue responsabilità; il sen. Crisanti (PD) ha osservato che le misure adottate dal Ministro non sono incisive, ha rimproverato al Governo di aver eliminato la trasmissione giornaliera dei dati sui contagi e ha sollecitato la vaccinazione delle persone non fragili; il sen. Zaffini (FdI) ha sottolineato la razionalità di una strategia basata sui tamponi e sul sequenziamento dei positivi.
(La seduta è terminata alle ore 16:30 )