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Mercoledì 20 Novembre 2024 - 243ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:06)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1086 recante interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

Il testo si compone di 36 articoli; tra le principali misure: vengono rafforzate le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza e dopo l'assunzione di stupefacenti; si inaspriscono le pene per l'abbandono di animali su strada; è introdotto l'obbligo del dispositivo alcolock; sono previsti incentivi per corsi di educazione stradale; si introduce l'obbligo di casco, assicurazione e targa per i monopattini e ulteriori modifiche concernono le norme sulla circolazione delle biciclette e la protezione degli utenti vulnerabili. Si prevedono deleghe al Governo per riordinare la legislazione su motorizzazione e circolazione, oltre ad aggiornare la segnaletica stradale. (v. comunicato n. 242).

Nella seduta di ieri si è conclusa la discussione generale. Oggi, durante l'esame dell'articolato, sono stati accolti diversi ordini del giorno: G9.150 (testo 2) della sen. Fregolent (IV); G22.150 del sen. Romeo (LSP); G23.150 (testo 2) del sen. Sigismondi (FdI) e altri; G23.151 della sen. Sironi (M5S); G35.151 (testo 2) dei sen. Simona Malpezzi (PD) e Mazzella (M5S); G35.152 dei sen. Potenti e Germanà (LSP).

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), che ha apprezzato in particolare la tolleranza zero su comportamenti pericolosi e l'attenzione al contrasto dell'abbandono di animali domestici; Rosso (FI-BP), che ha sottolineato il ruolo attivo di Forza Italia nel miglioramento del testo, con emendamenti approvati alla Camera e ordini del giorno che impegnano il Governo a recepirne i contenuti nei decreti attuativi; Tilde Minasi (LSP), che ha lodato il lavoro del Ministro Salvini per una riforma necessaria e coraggiosa, citando misure concrete per proteggere i cittadini, soprattutto i giovani, e promuovere una cultura del rispetto; Sigismondi (FdI), che ha sottolineato l'urgenza della revisione del codice della strada, a fronte delle tragiche statistiche sugli incidenti: per fermare la "mattanza" il Governo Meloni ha deciso di intervenire prontamente, adottando misure più severe contro chi guida sotto l'effetto di alcol, droghe o cellulare. Hanno annunciato voto contrario i sen. Spagnolli (Aut), secondo cui il provvedimento punta solo a inasprire sanzioni e pene, ignorando la necessità di prevenzione tramite manutenzione stradale, mobilità alternativa e riduzione del traffico; Silvia Fregolent (IV), che ha denunciato l'impostazione centralista del testo, che limita i poteri dei sindaci nella gestione delle città, e denunciato l'assenza di misure per migliorare la mobilità sostenibile; Aurora Floridia (Misto-AVS), che ha accusato la maggioranza di strumentalizzare il dolore delle vittime di incidenti stradali e ignorare le richieste delle loro associazioni; Gabriella Di Girolamo (M5S), che si è soffermata sugli effetti negativi delle nuove regole sui monopattini elettrici, che, oltre a penalizzare un settore in crescita, spingeranno molti a tornare all'uso dell'auto, aumentando emissioni di CO2 e inquinamento; Basso (PD), secondo cui il nuovo codice della strada è un'occasione mancata: si permette ai neopatentati di guidare auto potenti, si riduce l'efficacia dei dispositivi di controllo della velocità e si ostacola la creazione di zone a traffico limitato, contraddicendo l'evoluzione delle città moderne.

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1037 recante disposizioni per il riconoscimento e la promozione della mototerapia.

Il relatore, sen. Berrino (FdI), ha illustrato il testo, finalizzato al riconoscimento e alla promozione della mototerapia in quanto terapia complementare (art. 1). L'articolo 2 prevede l'adozione di linee guida in materia di mototerapia, mentre l'articolo 3 include la facoltà per le amministrazioni pubbliche di promuovere l'organizzazione di eventi e di progetti, da attuare con il coinvolgimento di enti privati. L'articolo 4 reca la clausola di invarianza finanziaria.

Il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli ha sostenuto l'importanza di integrare le terapie complementari, come la mototerapia, nel percorso di cura per bambini con malattie gravi o disabilità, riconoscendo il valore della dimensione umanizzante delle cure, che contribuisce al benessere sociale e alla dignità delle persone.

Nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato voto favorevole i sen. Guidi (Cd'I), Silvestro (FI-BP), Maria Cristina Cantù (LSP) e Elena Leonardi (FdI), che hanno riconosciuto il valore positivo della mototerapia come strumento complementare per migliorare la qualità di vita di bambini con gravi patologie o disturbi del neurosviluppo: pur non essendo una cura medica in senso stretto, la mototerapia può stimolare aspetti sensoriali, motori, cognitivi e relazionali. I sen. Elena Cattaneo (Aut), Silvia Fregolent (IV), Magni (Misto-AVS), Mazzella (M5S) e Annamaria Furlan (PD) hanno annunciato voto contrario, esprimendo una posizione fortemente critica nei confronti del provvedimento, evidenziandone la mancanza di basi scientifiche e definendolo un'iniziativa più ludica che terapeutica, spesso associata a pressioni o interessi privati: il provvedimento alimenta false speranze, sottraendo risorse a priorità sanitarie e creando confusione tra sollievo emotivo e trattamenti medici validati.

Con 87 voti a favore, 47 astenuti e nessun contrario, l'Assemblea ha approvato il ddl n. 845, concernente l'introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale. Essendo stato modificato durante l'esame in Commissione, il testo torna alla Camera.

Il relatore, sen. Romeo (LSP), ha illustrato il ddl, composto da 6 articoli, volto a integrare le competenze non cognitive (emotive, sociali, motivazionali) nei programmi scolastici. L'articolo 1 affida al Ministero dell'istruzione il compito di promuovere iniziative in questo ambito; l'articolo 2 prevede una mappatura dei progetti esistenti contro la dispersione scolastica; l'articolo 3 introduce un Piano formativo per i docenti, mentre l'articolo 4 prevede una sperimentazione triennale nelle scuole, estesa anche ai centri per adulti e percorsi professionali con l'articolo 5. L'articolo 6 include la clausola di invarianza finanziaria.

Nelle dichiarazioni finali i sen. Mariastella Gelmini (Misto), Licia Ronzulli (FI-BP), Paganella (LSP) e Carmela Bucalo (FdI) hanno annunciato voto favorevole, sottolineando l'importanza di sviluppare competenze non cognitive nei giovani, come empatia, gestione dello stress, abilità relazionali, e di promuovere una scuola inclusiva che favorisca il benessere emotivo degli studenti, contrastando fenomeni come il bullismo, l'isolamento e le difficoltà relazionali. I sen. Dafne Musolino (IV), Magni (Misto-AVS), Vincenza Aloisio (M5S) e Simona Malpezzi (PD), pur condividendo le finalità del provvedimento, hanno annunciato l'astensione: la legge rischia di dipendere troppo dalla buona volontà degli insegnanti, senza risorse adeguate.

(La seduta è terminata alle ore 19:32 )

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