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Mercoledì 31 Luglio 2024 - 213ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:12)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1162 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 giugno 2024, n. 76, recante disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali. Il testo passa alla Camera.

Il provvedimento consta di 27 articoli suddivisi in cinque Capi. Il Capo I (articoli 1-7) riguarda la ricostruzione nei territori colpiti dalle alluvioni del maggio 2023, includendo contributi per i danni ai beni mobili, delocalizzazione di edifici danneggiati, proroga del mandato del commissario straordinario, verifiche a campione sui contributi erogati, interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali. Il Capo II (articoli 8-9) reca altre misure di protezione civile. I Capi II-bis (articoli 9-bis-9-undecies) e II-ter (articoli 9-duodecies-9-terdecies) disciplinano l'attuazione e il finanziamento delle misure relative al patrimonio edilizio privato nella zona dei Campi Flegrei, includendo specifiche per i Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli. Il Capo III (articoli 10-12) concerne disposizioni per lo svolgimento di grandi eventi internazionali. (Comunicato n. 212).

Nella seduta di ieri si è conclusa la discussione generale. Oggi, in replica, la relatrice, sen. Farolfi (FdI), si è soffermata in particolare sulla questione degli indennizzi per i beni mobili, sottolineando che il decreto introduce nuove modalità per gli indennizzi legati agli eventi alluvionali, con un aumento degli importi rispetto al passato e un miglioramento della tempestività dell'erogazione, criticando la proposta di innalzare il limite massimo dell'indennizzo in quanto demagogica e strumentale. Durante l'esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti 7.0.200 (testo 2), del sen. Nicita (PD) e altri, sull'istituzione di un tavolo tecnico per l'esecuzione della legge n. 8 del 2020, e, sempre in un testo riformulato, il 9-ter. 215, del sen. Fina (PD) e altri, identico al 9-ter.216, del sen. De Cristofaro (Misto-AVS) e altri, in relazione agli interventi affidati al commissario straordinario nell'area Flegrea. Sono stati altresì accolti, tutti in testi riformulati, gli ordini del giorno G1.200, della sen. Spelgatti (LSP), in relazione a interventi di ricostruzione in Valle D'Aosta; G1.202, della sen. Fregolent (IV), sulla moria di pesci di Orbetello; G4.200, dei sen. Potenti e Minasi (LSP), sull'eventuale nomina di un commissario straordinario in relazione agli eventi alluvionali occorsi in Toscana.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Salvitti (Cd'I), che ha lodato l'impegno del Governo Meloni e del Ministro Musumeci nel garantire una legge che fornisce programmazione ed efficacia negli interventi, sottolineando il ruolo cruciale degli enti locali e delle infrastrutture per la rinascita dei territori colpiti; Rosso (FI-BP), secondo cui il futuro dei territori dipende dalla rigenerazione urbana, tema in discussione in Commissione, che ha enfatizzato l'approccio integrato per la riqualificazione del patrimonio edilizio e delle infrastrutture; Clotilde Minasi (LSP), che ha particolarmente apprezzato l'innovazione nell'offrire contributi per i danni agli arredi delle case, dimostrando la sensibilità del Governo verso i dettagli che migliorano la qualità della vita dei cittadini colpiti, ribadendo al contempo l'importanza dei controlli per garantire l'uso corretto dei fondi pubblici; Sigismondi (FdI), che, nell'evidenziare lo stanziamento di 4,7 miliardi per la ricostruzione, ha respinto le accuse di inazione e propaganda, richiamando i risultati concreti ottenuti e l'intenzione di migliorare ulteriormente i processi di ricostruzione, estendendo la platea dei soggetti attuatori degli interventi e permettendo agli enti locali di potenziare l'organico amministrativo. Hanno dichiarato un voto contrario i sen. Silvia Fregolent (IV), che ha difeso le iniziative del Governo Renzi, come Casa Italia e l'unità di missione Italia Sicura, e ha accusato l'attuale Governo di aver mancato nella prevenzione e di aver fornito ristori insufficienti e inefficaci alle vittime delle alluvioni; De Cristofaro (Misto-AVS), che ha ritenuto inadeguato l'approccio del Governo a un problema così vasto e noto da tempo, criticando la mancanza di misure strutturali e le accuse ai sindaci locali e lamentando l'assenza di attenzione ai beni culturali e archeologici della zona; Gabriella Di Girolamo (M5S), che ha tacciato l'Esecutivo di incapacità e inconsistenza, specialmente riguardo alla gestione della crisi idrica in Sicilia e delle misure insufficienti per l'alluvione in Emilia-Romagna, sottolineando l'inefficacia degli aiuti economici stanziati e la disparità di trattamento tra territori colpiti da calamità; Fina (PD), che ha accusato il Governo di cinismo e strumentalizzazione elettorale, ribadendo l'importanza della collaborazione con gli enti locali e la necessità di un approccio coordinato e responsabile.

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1199 recante proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unici.

Il relatore, sen. Antonella Zedda (FdI), ha ricordato che l'articolo 21 della legge n. 111 del 2023 delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della stessa legge, uno o più decreti legislativi per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario, mediante la redazione di testi unici, attenendosi a determinati princìpi e criteri direttivi. L'articolo 1 proroga al 31 dicembre 2025 il termine per adottare i decreti legislativi per la redazione di testi unici; l'articolo 2 dispone l'entrata in vigore.

Approvato l'articolato, nelle dichiarazioni finali sono intervenuti a favore del provvedimento i sen. Damiani (FI-BP), che ha difeso l'operato del Governo: la proroga richiesta serve a garantire una riforma completa e organica, affrontando la complessità normativa esistente; Garavaglia (LSP), che, riconoscendo la complessità e l'ampiezza della riforma fiscale, ha proposto di dedicare sessioni annuali alle Commissioni per la compilazione dei testi unici, al fine di semplificare e valorizzare il loro lavoro; Orsomarso (FdI), che ha risposto alle critiche con un richiamo alla chiarezza e alla concretezza, affermando che le riforme sono necessarie per migliorare il sistema fiscale e garantire stabilità economica. I sen. Magni (Misto-AVS), Turco (M5S) e Cristina Tajani (PD) hanno dichiarato un voto contrario, criticando aspramente il Governo per il ritardo nel riordino dei testi unici in materia di tributi: AVS ha chiesto maggiore chiarezza sui motivi del ritardo e proposto di affrontare il problema con interventi significativi, come una patrimoniale, per garantire un sistema fiscale equo e funzionale; M5S ha contestato l'introduzione di misure inadeguate contro l'evasione fiscale, come la "franchigia" del redditometro, la gestione del concordato preventivo biennale e l'adozione di regimi agevolativi poco efficaci; il PD ha richiamato tre problemi principali: la violazione del principio di equità orizzontale, l'inadeguatezza delle misure anti-evasione e i rischi per i conti pubblici. Anche la sen. Musolino (IV) ha espresso un giudizio critico, accusando l'Esecutivo di inefficienza e di sovraccarico normativo dovuto alla continua produzione di decreti-legge, che rallenta e ingolfa il sistema legislativo e amministrativo.

Come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, domani verrà discusso il dl in materia penitenziaria e giustizia civile e penale, sul quale il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia. Restano confermati gli altri argomenti in calendario. La Conferenza dei Capigruppo tornerà a riunirsi lunedì 5 agosto.

(La seduta è terminata alle ore 19:32 )

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