A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
"Biblioteca di storia del diritto": presentazione al secondo volume della collana
Nello scorso numero di "MinervaWeb", in questa stessa rubrica, annunciavamo l'imminente uscita del secondo volume della "Biblioteca di storia del diritto", selezione di testi classici della storiografia giuridica italiana, di cui la Biblioteca del Senato cura la riedizione e digitalizzazione, mettendoli gratuitamente a disposizione sul sito istituzionale (cfr. anche l'articolo Una nuova collana editoriale per gli studiosi di storia del diritto, in "MinervaWeb", n. 59, n.s., 2020).
Siamo lieti di informare oggi che nei mesi scorsi è uscito il secondo volume della collana: Manlio Bellomo, Profili della famiglia italiana nell'età dei Comuni. Introduzione alla nuova edizione, repertorio di quaestiones disputatae e bibliografia a cura di Orazio Condorelli; edizione a cura di Alessandra Casamassima e Orazio Condorelli; supervisione e coordinamento del Segretariato Generale del Senato della Repubblica. Roma, Senato della Repubblica, 2022 (Biblioteca di storia del diritto; 2). La pubblicazione contiene il testo tratto dall'edizione Catania, Giannotta, 1975 (1. ed. Catania, Giannotta, 1966).
Del volume, disponibile anche in formato ePub, proponiamo qui la Presentazione, a firma del responsabile della Biblioteca del Senato "Giovanni Spadolini", dott. Francesco Pappalardo, che ringraziamo.
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La Biblioteca del Senato prosegue il suo impegno nel recupero e nella valorizzazione di testi classici della storiografia giuridica italiana con la pubblicazione del secondo volume della collana in formato elettronico intitolata "Biblioteca di storia del diritto".
La collana è stata inaugurata nel 2020 con La norma giuridica di Ennio Cortese [qui il collegamento ai volumi 1 e 2, ndr], un'opera che, oltre a costituire un caposaldo della storiografia giuridica italiana, ben rappresenta anche le collezioni storico giuridiche del Senato, che annoverano tra i fondi di maggior pregio la biblioteca costruita da Ennio Cortese nel corso della sua lunga attività scientifica e della sua prestigiosa carriera accademica.
Il volume che qui presentiamo è dedicato ai Profili della famiglia italiana nell'età dei Comuni di Manlio Bellomo, pubblicati per la prima volta nel 1966 e riediti in questa occasione sulla base della seconda edizione Giannotta uscita nel 1975. La scelta dell'opera si pone nel solco della migliore tradizione storiografica italiana del Novecento, che fa capo a Francesco Calasso, di cui Bellomo, come Cortese, fu allievo, e permette di accendere i riflettori sull'importanza, non solo bibliologica e artistica, della raccolta degli statuti comunali della Biblioteca del Senato, che rappresentano uno degli elementi fondanti del 'sistema del diritto comune' teorizzato da Calasso, quello ius proprium al quale, fra l'altro, Bellomo attinge copiosamente nell'analisi del diritto di famiglia nel Medioevo.
In piena continuità con la politica culturale - volta ad avvicinare i cittadini alle istituzioni e ad aprirsi a un pubblico sempre più ampio, nazionale e internazionale - che caratterizza la Biblioteca del Senato a partire dagli anni Novanta del Novecento, la collana mette a disposizione in formato pdf e ePub, gratuitamente online, opere rare e fuori commercio, libere da vincoli di copyright che, divenute introvabili anche sul mercato antiquario, costituiscono testi fondanti per gli specialisti di storia del diritto. Se gli anni Duemila - con il trasferimento della sede della biblioteca da Palazzo Madama alla Minerva, la conseguente apertura al pubblico e la nascita del Polo bibliotecario parlamentare - avevano visto una forte accelerazione in questo processo di apertura culturale, la recente, drammatica, esperienza della pandemia da Covid-19, e le chiusure che hanno coinvolto anche biblioteche e archivi, hanno reso evidente l'utilità di disporre di risorse digitali e di offrire servizi a distanza. Ampliati o implementati per far fronte all'emergenza pandemica, questi servizi restano oggi patrimonio stabile dell'offerta all'utenza, non solo istituzionale. Si pensi ai servizi di orientamento e d'informazione a distanza, alla facoltà di prenotare online la propria postazione di lavoro e il materiale da consultare, alla possibilità di seguire da remoto corsi, seminari, convegni, fino all'incremento della disponibilità di titoli del catalogo digitale e all'ampliamento delle modalità di fruizione degli stessi.
I risultati dei numerosi progetti di digitalizzazione dei fondi della Biblioteca del Senato che, oltre al materiale raro e di pregio, hanno coinvolto negli ultimi anni giornali e periodici antichi, e opere rare tardo ottocentesche o del primo Novecento, di argomento storico, giuridico, politico, sociale o con attinenza al lavoro parlamentare (lo Scaffale della memoria), sono infatti consultabili non più solo tramite il sito del Senato, ma - tutte le volte che siano liberi da diritti o la normativa lo consenta - approdano anche sulla piattaforma di Internet Archive, dalla quale saranno accessibili pure i volumi della "Biblioteca di storia del diritto" [Tra la pubblicazione di questa Presentazione e la data in cui scriviamo, entrambi i volumi sono stati resi disponibili nella pagina della Biblioteca del Senato su Internet Archive; su questo progetto della biblioteca rinviamo all'articolo Le collezioni di giornali e periodici della Biblioteca del Senato su Internet Archive, "MinervaWeb", n. 69, n.s., 2022, ndr].
Grazie alla collaborazione con l'Università di Catania, l'edizione elettronica dei Profili della famiglia italiana nell'età dei Comuni sarà comunque affiancata anche da una tiratura a stampa, per dare a ciascun lettore la possibilità di scegliere la modalità di fruizione preferita, in relazione alle possibilità e alle capacità di accedere alle risorse tecnologiche, alla tipologia d'uso del testo, o alle semplici propensioni personali, nell'ottica di una apertura la più ampia possibile, per cui i servizi digitali vanno ad affiancare e ad arricchire l'offerta informativa e culturale della biblioteca, e non a sostituirne la fruizione materiale e fisica, di cui l'esperienza pandemica ci ha a lungo privato.