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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 13 - ottobre 2007

L'integrazione funzionale con la Camera: il punto di vista del direttore della Biblioteca del Senato

In questa intervista Sandro Bulgarelli, direttore della Biblioteca del Senato, parla dei vantaggi e delle prospettive derivanti dalla creazione del Polo bibliotecario parlamentare.

Come nasce l'idea del Polo interbibliotecario parlamentare?

Storicamente il Polo bibliotecario parlamentare nasce con la decisione, quasi contemporanea, da parte dei Presidenti di Camera e Senato, di collocare in una nuova sede, a disposizione del pubblico, le Biblioteche dei due organi costituzionali; la prima ha trovato la propria attuale sistemazione all'inizio degli anni Novanta, a via del Seminario, la seconda nel 2003, presso il Palazzo della Minerva. La scelta di ubicare le Biblioteche in sedi adiacenti è stata intenzionale, e la sua manifestazione tangibile si è concretizzata con l'apertura della porta del 12 febbraio 2007, evento che ha costituito l'avvio per la realizzazione del progetto iniziale.

Quali vantaggi ha comportato a suo avviso l'integrazione funzionale tra le due Biblioteche parlamentari?

Innanzitutto un contenimento delle spese delle due amministrazioni parlamentari; l'obiettivo da perseguire è quello di evitare inutili duplicazioni, offrendo nel contempo un servizio migliore, la cui qualità sia superiore alla somma dei singoli servizi offerti. Altre prospettive di sviluppo le attendiamo dalle innovazioni derivanti da questa scelta, poiché andranno individuate soluzioni nuove da un punto di vista tecnico e organizzativo. Già l'adozione dello stesso sistema di catalogazione, con la possibilità di interrogare un'unica interfaccia di ricerca per la consultazione dei cataloghi in linea, si pone in questa direzione. Accanto a tale prospettiva "virtuale" si colloca poi quella meramente materiale, dal momento che l'unificazione ha consentito la circolazione del pubblico nei due palazzi e la conseguente fruizione di tutti i servizi con un solo accesso. Va ricordato che, a partire dall'apertura della famosa porta, vi è stato un incremento degli utenti del 70 per cento per la Biblioteca del Senato.

Quali sviluppi si prefigurano nell'ambito della collaborazione fra le due Biblioteche?

Sempre con riferimento ai cataloghi, è di prossima realizzazione la conversione dei cataloghi cartacei o "storici" in formato elettronico. Inoltre, proprio in virtù dell'esigenza di razionalizzazione della spesa cui accennavo, il coordinamento degli acquisti consentirà di liberare risorse da impiegare per una specializzazione delle Biblioteche negli ambiti e nei settori specifici che le caratterizzano. Questo soprattutto per via della continua espansione della produzione editoriale contemporanea, cartacea e digitale, che determina la necessità di seguire costantemente l'incremento del materiale pubblicato. Un ultimo aspetto che desidero sottolineare è la valorizzazione dell'"Insula dominicana", vale a dire il complesso edilizio e conventuale di proprietà dell'ordine domenicano, acquisito dallo Stato nel 1873, che comprende appunto le due Biblioteche parlamentari, la Casanatense e il convento e la chiesa di Santa Maria sopra Minerva; la sua apertura al pubblico, avvenuta lo scorso 29 settembre, con un'affluenza di circa mille persone, rappresenta il primo passo per una riscoperta di questo bene storico, culturale e artistico, così significativo per la nostra città e per il nostro paese.

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