Tra il 14 e il 18 agosto si è svolto a Oslo in Norvegia il settantunesimo congresso internazionale dell'IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions). Ai quasi 3.000 partecipanti sono stati sottoposti sia temi tecnici e specialistici, sia dibattiti di ampio respiro su questioni di carattere etico e culturale. Alla condivisione di conoscenze ed esperienze concrete su catalogazione, gestione di seriali, management, controllo bibliografico, servizi al pubblico (per fare solo alcuni esempi), si è affiancato il dibattito sul ruolo delle biblioteche nella società multiculturale, nella tutela dei diritti umani, nella sfida tecnologica, nella promozione della formazione permanente, nel garantire un eguale e libero accesso a un'informazione selettiva, tempestiva e di qualità.

Questi ed altri temi sono stati affrontati anche nelle "conferenze-satellite" che hanno preceduto, come ogni anno, quella generale: tra queste, la preconferenza sulle biblioteche e i servizi di ricerca per i Parlamenti, ospitata dallo Stortinget, il Parlamento norvegese, dal 10 al 13 agosto. I delegati, circa un centinaio e provenienti da ogni continente, sono stati chiamati a un confronto serrato di esperienze individuali e istituzionali, nell'ottica della ridefinizione continua del compito delle biblioteche parlamentari e delle relative figure professionali.

Sollecitati da un titolo, piuttosto impegnativo, scelto per la conferenza dagli organizzatori ("Conoscenza e informazione per i Parlamenti - un premessa per la democrazia"), i delegati, evidenziando analogie e differenze dei loro contesti professionali e istituzionali, hanno lavorato per promuovere iniziative di vario genere: cooperazione e incontri periodici; redazione di documenti comuni e pubblicazioni coordinate; elaborazione di standard di qualità dei servizi; infine, scambio di idee su come assolvere al meglio il compito primario di supporto al processo legislativo.