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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Dieci anni di apertura al pubblico della Biblioteca del Senato
n. 18 (Nuova Serie), dicembre 2013

La Biblioteca del Consiglio di Stato

Palazzo SpadaIl Palazzo Spada

La Biblioteca del Consiglio di Stato è situata presso Palazzo Spada, già di proprietà del Cardinale Girolamo Capodiferro (1502-1559) che a partire dalla fine del 1548 lo aveva fatto edificare, inglobando parte delle costruzioni preesistenti della sua famiglia, dall'architetto Bartolomeo Baronino, di Casale Monferrato, attivo nel vicino cantiere di Palazzo Farnese.

Nella primavera del 1550, in coincidenza con l'anno giubilare, il Palazzo Capodiferro era quasi del tutto ultimato, anche relativamente ai cicli pittorici che interessano le stanze del Piano Nobile e alle stesse decorazioni in stucco che impreziosiscono la facciata e il cortile interno, la cui esecuzione era stata affidata a due ditte distinte, formate da Giulio Mazzoni e Diego di Fiandra, e da Tommaso del Bosco e Leonardo Sormani.

La facciata, estesa in senso orizzontale, si riallaccia nella soluzione dell'ampio basamento in bugnato, a schemi tipologici del Bramante, utilizzati con successo da Antonio da Sangallo nel Palazzo Baldassini, e di Angelo Massimi. Ai motivi decorativi di Palazzo Branconio di Raffaello, oggi conosciuto solo attraverso i disegni, rimanda invece la ricca decorazione della fascia mediana, ove è possibile ammirare, ai lati dello stemma centrale, ora della famiglia Spada, un tempo riferito al Papa Paolo III Farnese, una serie di otto nicchie con statue di uomini illustri della storia di Roma. Altrettanti tondi si susseguono tra loro, mostrando un cane posto ai piedi di una colonna fiammeggiante a cui è avvolto un cartiglio con la scritta latina "utroque tempore", impresa mistica del Cardinale Capodiferro, simbolo della sua fedeltà alla religione cattolica.

Nel cortile interno, al di sopra delle arcate, di cui una cieca, altre dodici nicchie racchiudono statue di divinità pagane, circondate da fregi con centauromachia, tritoni e arpie fra girali d'acanto: referenze simboliche legate alla cultura umanistica del Cardinale Capodiferro e alla sua esigenza di stabilire un nesso tra mondo pagano e cultura cristiana.

Anche nelle stanze del Piano Nobile numerose sono le decorazioni dipinte e in stucco, i cui temi, se si eccettuano quelli riferiti alla vita della Madonna e di Cristo della cappella, provengono per lo più dal mondo pagano, tratti talvolta dalle Metamorfosi di Ovidio, come le Storie di Callisto e di Perseo, talvolta dalla storia antica, come gli episodi della vita di Achille o di Enea, o della vita di Scipione, episodi questi ultimi recentemente identificati, insieme alle scene di battaglie allusive alle guerre tra romani e cartaginesi, nei frammenti attribuiti a Girolamo Siciolante e aiuti. Ai diversi artisti della scuola michelangiolesca si alternano nella esecuzione dei cicli pittorici Giulio Mazzoni e la sua bottega, autori della Galleria degli Stucchi, gioiello decorativo ispirato alla Galleria di Francesco I di Fontainebleau, e della Sala delle Quattro Stagioni o dei Quattro Elementi, con superbe immagini allegoriche.

In tale contesto ben si intonano alcune soluzioni secentesche apportate da Bernardino Spada (1594-1661), l'altro Cardinale che nel1632 acquistò il Palazzo Capodiferro per farne stabile dimora, dando subito inizio ad una serie di interventi e di ristrutturazioni tramite l'opera di pittori, scultori e architetti. Appartiene a questa fase di lavori lo scenografico salone di Pompeo, attiguo proprio alla Sala delle Quattro Stagioni, le cui pareti dipinte nel 1635 dai quadraturisti bolognesi Agostino Mitelli e Michelangelo Colonna inquadrano finte prospettive architettoniche, un genere molto ricercato dal Cardinale Spada nei suoi tentativi di determinare ovunque nuove soluzioni spaziali, anche a costo di renderle illusorie.

La galleriaUn genere che trova la sua massima espressione nella realizzazione della celebre Galleria Prospettica, perfettamente visibile dalla biblioteca, commissionata dal Cardinale all'architetto Francesco Borromini che la eseguì tra il 1652 e il 1653, in collaborazione con il matematico Padre Giovanni Maria da Bitonto. La profondità illusoria che essa suggerisce è di oltre trenta metri, ben diversa da quella reale, che corrisponde a circa nove metri. Contiguo al salone di Pompeo è il lungo corridoio della Meridiana, cosiddetta catottrica, basata cioè sulla riflessione del punto di luce e non di ombra, che il Cardinale Bernardino, cultore anche di astronomia, astrologia e ottica, aveva fatto dipingere dal pittore Giovanni Battista Magni (1592-1674) nel 1644 su progetto del Padre francese Emmanuel Maignan. Ma altri sostanziali interventi operati dal Cardinale sul Palazzo cinquecentesco, modificandone in parte la sobria pianta quadrata, possono considerarsi gli ampliamenti che determinarono il prolungamento del lato sinistro sul Vicolo dell'Arco, nel 1636-37, e il prolungamento del lato destro, sul Vicolo del Polverone, nel 1658-60.

Nell'ala sinistra verso Vicolo dell'Arco, al Piano Nobile, il Cardinale Spada istituì la sede della quadreria, costituita dalle stesse quattro Sale che ancora oggi si possono ammirare apparentemente inalterate.

I servizi

La biblioteca è riservata ai magistrati amministrativi, per i quali è previsto il servizio prestito dei volumi editi dal 1900. Dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13, è concessa la consultazione del materiale librario ai magistrati degli altri ordini giudiziari, avvocati e professori universitari. Sono inoltre ammessi, previa autorizzazione e sempre nello stesso orario, studiosi di materie giuridiche e amministrative.

Il catalogo, disponibile on-line, raccoglie tutte le pubblicazioni edite dal 1900 possedute dal Consiglio di Stato, nonché oltre 100 riviste specializzate, informando, per quelle non presenti, la reperibilità presso le altre biblioteche del Polo giuridico. Per le pubblicazioni precedenti il 1900 e custodite dalla biblioteca del Consiglio di Stato è necessaria la consultazione in loco del catalogo cartaceo.

Le sale di consultazione sono organizzate per materie in modo da agevolare la ricerca e l'accesso diretto ai testi.

La consultazione tramite computer delle banche dati informatiche, delle riviste di settore online, della biblioteca in the cloud denominata LAMIABIBLIOTECA, e dei siti web giuridici è possibile solo ai Consiglieri di Stato e T.A.R. attraverso l'utilizzazione della propria password e del proprio nome utente rilasciato dal CED della Giustizia Amministrativa.

La riproduzione parziale dei documenti è consentita a pagamento esclusivamente per uso personale di studio ove non pregiudichi la conservazione dei documenti e nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge.

sala di consultazioneLa storia e il patrimonio della Biblioteca

La biblioteca si forma inizialmente quale raccolta dei diritti regali di Casa Sabauda, leggi, storia dei comuni e controversie sulle regalie a partire dal 1831, anno di istituzione del Consiglio di Stato.

La raccolta libraria viene caratterizzata nel corso degli anni dalla specificità delle materie affrontate dall'istituto, che da attività esclusivamente consultiva, estende la propria competenza a partire dal 1859 anche alla funzione giurisdizionale con l'esame del contenzioso amministrativo.

Con l'opera di unificazione del territorio italiano sotto la monarchia Sabauda, la biblioteca si arricchisce del patrimonio librario dei vari Consigli di Stato degli Stati preunitari.

Nell'anno 1872 la biblioteca riceve in dono la raccolta del conte Carlo Angiolini Clericetti. Pervengono manoscritti, incunaboli, edizioni del Cinquecento e Seicento di interesse soprattutto letterario-culturale.

Nel 1895 il Consiglio di Stato acquista la ricca raccolta libraria appartenuta a Saverio Solari, professore di diritto costituzionale presso la Regia Università di Pisa.

Nel 1994 la biblioteca è entrata nel Polo giuridico del Servizio Bibliotecario Nazionale (S.B.N.), insieme a quelle dei Ministeri di Giustizia e dell'Interno, della Corte di Cassazione e delle Corti di Appello.

Ringraziamo il Dottor Roberto Orsini, dirigente della Biblioteca, per aver fornito il testo dell'articolo, con ricca informazione sulla storia, il patrimonio ed i servizi forniti.

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Indirizzi e recapiti:

Palazzo Spada, Piazza Capo di Ferro, 13 - 00186 Roma

Dirigente: Dott. Roberto Orsini, mail: r.orsini@giustizia-amministrativa.it

Indirizzo mail: biblioteca.cds@giustizia-amministrativa.it

Indirizzo di Posta Elettronica Certificata (Non abilitata alla ricezione di atti processuali): cds-biblioteca@ga-cert.it

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