A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Appuntamenti d'autunno per il mondo delle biblioteche
Tempo di riflessioni per l'Associazione professionale dei bibliotecari, chiamata dalle recenti novità legislative (la legge 4 del 2013 sul riconoscimento delle professioni non organizzate) ad una trasformazione interna e ad una revisione del proprio statuto per certificare formalmente le competenze dei propri iscritti. Ciò comporta un ripensamento del ruolo del bibliotecario che avrà ripercussioni nelle modalità e possibilità di accesso sia all'associazione che, in prospettiva, alla professione.
È chiamata a rispondere a molti interrogativi, dunque, l'assemblea generale dei soci AIB, nell'ambito del 58° congresso nazionale dei bibliotecari (Roma, 28-29 novembre), dedicato proprio alle tematiche professionali: Quale lavoro in biblioteca? La professione bibliotecaria fra riconoscimento e precariato. La sfida è quella di trasformare un'organizzazione inclusiva come finora è stata l'AIB, aperta a chiunque gravitasse anche per interesse personale attorno al mondo delle biblioteche, in una vera e propria associazione di professionisti, dotata di meccanismi d'accesso rigorosi e selettivi sulla base di documentabili esperienze formative e lavorative.
Il lavoro è stato dunque al centro di questa edizione del congresso, anche nella forma inusuale di un'intera sessione pomeridiana dedicata a esperienze concrete selezionate, per la loro esemplarità o innovatività, tra chi ha risposto ad una call for proposal lanciata nei mesi precedenti sui temi della flessibilità, del precariato, dell'(auto)finanziamento, della formazione permanente, del gap generazionale tra professionisti. Un'altra novità è consistita nel contributo, quale moderatrice della prima sessione, di una non-bibliotecaria, la Presidente del Colap (COordinamento Libere Associazioni Professionali) Emiliana Alessandrucci, che ha richiamato l'attenzione sugli aspetti ancora spinosi della citata L. 4/2013 per quanto attiene alla certificazione dei requisiti professionali dei bibliotecari, fissati da una norma tecnica elaborata in seno alla Commissione Documentazione e Informazione dell'UNI - Ente nazionale italiano di unificazione (norma su cui si è concentrata la prima mattinata del congresso), ma il cui riconoscimento è demandato a figure esterne alla specifica professionalità degli specialisti dell'informazione.
Il congresso ha avuto stimolanti prolusioni del Presidente AIB Stefano Parise e di Donna Scheeder (Library of Congress), president-elect dell'IFLA per il biennio 2013-2015 e futura presidente 2015-2017, che ha illustrato le tendenze del mondo dell'informazione mappate dall'IFLA Trend Report e che il giorno successivo, in occasione della sua permanenza a Roma, è stata ospite presso l'American University of Rome in un incontro sul tema E-learning and Open Source. How libraries support online education, nonché in visita al Polo bibliotecario parlamentare.
Ma già prima del congresso, le iniziative formative dell'AIB si sono orientate in territori finora poco esplorati.
Uno fra questi è il fund-raising, che solo negli ultimi tempi - in parte in relazione alla perdurante crisi economica - sta interessando anche enti quali le biblioteche, tradizionalmente sostenute da fondi pubblici, benché sempre più esigui. La sezione Lazio dell'Associazione, per citare solo una tra le sue molteplici attività, ha organizzato lo scorso 29 ottobre, presso l'Istituto svedese di studi classici a Roma, un seminario dal titolo Biblioteche sostenibili, in cui Massimo Coen Cagli, consulente di fund-raising per le biblioteche (e non solo) nonché autore di una monografia di recente uscita, ha incontrato bibliotecari di varia estrazione ed esperienza sollecitandoli a considerare una strategia organizzata e non episodica di fund-raising come un pilastro irrinunciabile di qualunque attività che ambisca ad un'azione sociale, oltre ogni ostacolo burocratico - talvolta più paventato che reale. L'attivazione e la sensibilizzazione di reti di persone, che è alla radice del fund-raising, è del resto confacente al lavoro del bibliotecario, basato su attività di mediazione tra il patrimonio documentario e le esigenze informative di individui e gruppi.
A testimonianza di ciò sta la partecipazione di pubblico al "Bibliopride", la giornata nazionale delle biblioteche che nell'edizione 2013 è stata ospitata dalla città di Firenze, lo scorso 5 ottobre (per l'edizione 2012 a Napoli rinviamo all'articolo in MinervaWeb, n. 11 n.s., ottobre 2012): un'occasione per far riscoprire ai cittadini, e non solo agli utenti abituali, le sedi illustri di storiche istituzioni bibliotecarie, per sensibilizzare l'opinione pubblica al valore sociale della lettura e dello scambio di informazioni, ma più di tutto una festa aperta a chiunque, anche con il coinvolgimento di esponenti di altri settori del mondo della cultura, per ricordare che la biblioteca è un servizio pubblico fondamentale, una vera e propria "agenzia del welfare".