A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Archivia. La biblioteca-archivio della Casa Internazionale delle Donne
Si ringrazia per il contributo la dott.ssa Loretta Bondì, presidente di Archivia-Archivi, Biblioteche, Centri di Documentazione delle Donne.
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Storia e specializzazione
Sono passati più di vent'anni da quando dieci associazioni del movimento delle donne a Roma decisero di creare un luogo in cui i saperi, i prodotti culturali e politici delle donne nel nostro paese e di altrove fossero conservati, protetti e valorizzati. È da questa idea visionaria e prolifica che prende le mosse Archivia - Archivi, Biblioteche, Centri di Documentazione delle Donne, ODV. Le origini 'fai-da-te' appassionate e militanti, nel corso del tempo, hanno dato vita e nutrito un'istituzione professionale e ben oleata che oggi conta 43 fondi archivistici, 30.000 volumi, 600 riviste, 35.000 fotografie, 900 manifesti e una ricca collezione audio-visiva.
Nonostante l'arricchimento con collezioni provenienti da vari campi di conoscenza e procedure e metodologie raffinate con l'affluire dei lasciti e l'interazione con un'utenza variegata, l''imprinting', il patrimonio genetico di Archivia, non è cambiato: il suo focus rimane, infatti, sui prodotti delle donne. Prodotti, questi, che provengono sì dal movimento femminista, ma anche dall'incessante operare femminile declinato in tutta la sua complessità.
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Cataloghi e risorse elettroniche
I materiali bibliografici e documentari sono descritti in più reti per dare la possibilità di essere raggiunti da ogni luogo e punto di vista: nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) con circa 12.000 schede, nel portale Lazio'900 degli istituti culturali italiani, dedicato agli archivi della contemporaneità, e nell'antesignana rete specializzata sulla cultura di genere Lilith (ormai purtroppo desueta e in via di recupero in SBN). Inoltre, sul portale HerStory è possibile trovare una selezione di documenti, foto, volantini, ritagli e manifesti conservati presso Archivia, utili per avere un'idea dei gruppi femministi attivi a Roma tra gli anni Settanta e Novanta.
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Spazi
Archivia occupa una parte dell'ala del complesso seicentesco del Buon Pastore, sede della Casa Internazionale delle Donne (CIDD) a Trastevere. L'edificio, nato come reclusorio femminile, è divenuto quindi, a partire dagli anni Ottanta, simbolo della libertà e auto-determinazione delle donne oggi espresso dalle attività di circa 30 associazioni provenienti dal movimento delle donne che fanno parte del consorzio CIDD. Archivia è considerata da molte 'il fiore all'occhiello' del consorzio sia per la ricchezza del suo patrimonio, sia per la sua longevità e competenze, sia perché è il luogo in cui saperi femminili (di natura culturale, politica, civile) sono sedimentati e riproposti a un pubblico ampio e di diversa provenienza. Ogni anno i fondi di Archivia vengono consultati - spesso per lunghi periodi di tempo - da non meno di 350 utenti tra studenti e insegnanti (italiane/i e straniere/i) di scuole e università, mentre in media è di circa 400 il numero di persone che partecipano a conferenze, eventi, gruppi d'incontro e corsi di formazione e sono migliaia le/gli utenti della sua fiera letteraria "Feminism". Riceve circa 1.600 richieste di consultazione a distanza per ricerche accademiche e altre attività di studio e approfondimento culturale. Le/gli utenti vengono ospitate/i in una confortevole sala lettura dalle belle librerie blu. Una sala conferenze è a disposizione per convegni e incontri, mentre sono tre le sale lavoro. Il crescente numero dei lasciti, tra cui probabilmente gli ultimi archivi cartacei del nostro tempo, richiederebbe maggiore agio e spazio per consentire ad altre donazioni di essere raccolte e opportunamente conservate. Si tratta di un problema, questo, di cui Archivia è ben consapevole e che dovrebbe spronare alla ricerca di soluzioni efficaci e durature da parte delle istituzioni in considerazione anche del fatto che Archivia è un istituto culturale unico nel suo genere riconosciuto sia dal Ministero della cultura che dalle Regione Lazio.
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Organizzazione e servizi
Archivia ha radici e pratiche fecondate nel milieu partecipatorio, di condivisione e di cura delle relazioni espresso dal movimento delle donne. La sua organizzazione e struttura decisionale rispecchiano queste caratteristiche. L'organismo deliberante è quindi l'Assemblea delle socie affiancata, nella fase esecutiva, da una Presidente e legale rappresentante, un Consiglio direttivo e una Tesoriera.
I servizi di Archivia sono resi a titolo gratuito e regolati da una carta dei servizi. La biblioteca è aperta dal martedì al giovedì. La richiesta di consultazione e lettura avviene tramite la compilazione delle apposite schede biblioteca e/o archivio. È possibile lasciare in deposito nella sala lettura i libri e materiali consultati per 15 giorni. Il servizio di reference offre assistenza nello svolgimento di ricerche bibliografiche, nella localizzazione di risorse documentarie sui cataloghi, nell'orientamento verso altri servizi bibliotecari e nel reperimento di contatti e informazioni territoriali.
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Indirizzo e contatti
Via della Lungara, 19, 00165 Roma (RM)
Tel. 06.6833180
Fax: 06.6833180
Email: archiviaabcd@libero.it
Sito web: https://www.archiviaabcd.it/
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In "MinervaWeb" leggi anche: - Indice generale per rubrica [nella rubrica "Biblioteche e archivi a Roma" questa e altre schede di biblioteche e archivi di Roma] |