A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Open access: il futuro della comunicazione scientifica (1)
Internet ha trasformato profondamente i meccanismi regolatori della comunicazione scientifica. Tale evoluzione ha avuto conseguenze importanti in campo editoriale, aprendo nel contempo prospettive prima impensabili per le biblioteche, chiamate ad attivare nuove strategie di azione. Tra queste vi è l'open access, della cui natura, operatività, cautele nell'applicazione e possibili sviluppi si accennerà in questa e nelle seguenti newsletter.
Cos'è l'open access? E' il tentativo di formare un circuito alternativo della comunicazione scientifica rispetto al tradizionale circuito commerciale, mettendo a disposizione on line, in specifici depositi denominati "open achives" gestiti direttamente da enti e istituti di ricerca, i risultati raggiunti nelle diverse discipline scientifiche. L'accesso libero e gratuito sia per gli autori dei contributi che per i fruitori degli stessi ha come finalità principale quella di "rendere disponibile liberamente e gratuitamente la letteratura scientifica validata per supportare l'attività di ricerca e le sue ricadute sociali" (Dichiarazione della Budapest Open Access Initiative).
Perché? Per incentivare una fruizione più estesa della conoscenza di elevato standard qualitativo, tramite uno scambio tempestivo a livello nazionale e internazionale di materiale scientifico. Tale iniziativa intende affiancarsi all'editoria commerciale in ambito accademico al fine di correggere due aspetti che incidono notevolmente sulla distribuzione del sapere. Da un lato i costi economici elevatissimi per gli istituti di ricerca; dall'altro la perdita della disponibilità dei diritti sui loro contributi da parte degli autori, che si privano contestualmente della possibilità di divulgare in rete i risultati delle loro ricerche.
(continua)
Documentazione:
- Dichiarazione di Budapest: www.soros.org/openaccess/read.shtml
- Dichiarazione di Berlino: www.zim.mpg.de/openaccess-berlin/BerlinDeclaration_it.pdf
- Dichiarazione di Messina: www.aepic.it/conf/index.php?cf=1