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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 58 (Nuova Serie), agosto 2020

Un ricordo di Giulio Giorello attraverso le sue opere

Diversi lutti hanno colpito di recente il mondo della cultura: il 15 giugno è mancato il filosofo Giulio Giorello, che qui ricordiamo; la mattina del 5 agosto, mentre questo numero di MinervaWeb era in uscita, abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Sergio Zavoli, ex senatore, che fu presidente della RAI (1980 -1986) e della Commissione per la Biblioteca e l'Archivio storico del Senato per oltre un decennio (2006-2018). A Zavoli dedicheremo, nel prossimo numero, le testimonianze di chi ha avuto l'opportunità di conoscerlo e lavorare con lui.

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Il 15 giugno scorso è scomparso Giulio Giorello (1945-2020), filosofo, matematico, epistemologo. Docente nelle facoltà di Ingegneria presso l'Università di Pavia, di Scienze presso l'Università di Catania, di Scienze naturali presso l'Università dell'Insubria, è stato poi professore di Filosofia della scienza all'Università di Milano, nella cattedra che era del suo maestro Ludovico Geymonat. È stato inoltre elzevirista del "Corriere della Sera", direttore della collana Scienza e idee per l'editore Raffaello Cortina, presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza (SILFS).

Giulio Giorello ha attivamente collaborato con la Biblioteca del Senato in più occasioni: ricordiamo in particolare il suo contributo per la realizzazione dei seminari promossi dal Sen. Zavoli, già Presidente della Commissione per la Biblioteca e l'Archivio Storico, e ospitati dalla Sala capitolare nel complesso della Minerva il 27 novembre 2015 ("Il libro, la televisione, i giornali") e il 27 e 28 novembre 2017 ("Scienza e Umanesimo: una nuova alleanza?"). Dei suoi interventi in queste occasioni, MinervaWeb ha pubblicato i testi rispettivamente nei numeri 33 del giugno 2016 e 46 dell'agosto 2018.

Nel ricordo di questo impegno, non avendo potuto dare notizia della morte nel precedente numero di MinervaWeb che era ormai in uscita, vogliamo ora dedicare un ultimo saluto allo studioso, elaborando un percorso attraverso le numerose sue pubblicazioni che la Biblioteca del Senato ha acquisito nel corso del tempo e continua a raccogliere.

Le prime tracce dell'apprendistato di Giulio Giorello si trovano nei suoi contributi alle raccolte di saggi curate da Geymonat nei primi anni Settanta sullo sviluppo delle teorie fisiche e sul materialismo dialettico.

Dopo i Saggi di storia della matematica (1974), Il pensiero matematico e l'infinito (1982) e Filosofia della scienza (1992, tutti attualmente in acquisizione), i suoi interessi si estendono ai rapporti tra scienza, etica e politica. Ne sono attestazione La libertà della vita, scritto con Umberto Veronesi sulle sfide morali poste dai progressi della medicina (2006), e il contributo in Le due culture, volume a più voci di scienziati e letterati, ispirato al tentativo di superare le barriere che tradizionalmente li hanno separati (2005).

Ad un approccio innovativo nei confronti della storia e della comunicazione della scienza concorrono più di recente La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr. Fantastic (con Pier Luigi Gaspa, 2007) e La filosofia di Topolino (con Ilaria Cozzaglio, 2013), centrati sull'impiego dei fumetti nella divulgazione scientifica. Dopo il fumetto, è il teatro a fornire una chiave di lettura per affrontare, stavolta, i grandi dilemmi dell'uomo, prendendo spunto da personaggi shakespeariani per confrontarsi con la condizione umana (Noi che abbiamo l'animo libero: quando Amleto incontra Cleopatra, con Edoardo Boncinelli, 2014).

Un discorso a parte rappresenta il rapporto di Giorello, convintamente laico, con la religione: "ateo protestante" (come si definisce in Senza Dio: del buon uso dell'ateismo, 2010), Giorello affronta il tema della libertà del laico in Di nessuna chiesa (2005). L'indagine sui rapporti tra scienza e fede è spesso condotta attraverso il dialogo con chi rappresenta posizioni diverse: ne è un esempio l'incontro col vescovo Bruno Forte, sollecitati entrambi dalle domande di Massimiliano Finazzer Flory a esprimersi sul rapporto tra fede e ragione nel volume Dove fede e ragione si incontrano? (2006); a seguire, Ricerca e carità: due voci a confronto su scienza e solidarietà (2010), dove l'altra voce dialogante è quella del card. Carlo Maria Martini. Uno dei punti culminanti di questo approccio è in Libertà: un manifesto per credenti e non credenti (2008), scritto con Dario Antiseri, che individua valori comuni e basi di partenza per il dibattito tra atei e non.

Proprio "libertà" è forse la parola più ricorrente nei titoli delle sue opere, a partire dalla prefazione giovanile al Saggio sulla libertà di John Stuart Mill (1981), e poi nei volumi della maturità: Libertà (2015), La libertà e i suoi vincoli (2017), Libertà di pensiero: Giordano Bruno, John Stuart Mill e Paul K. Feyerabend (2018). Sempre il concetto di libertà è sotteso alla curatela della riedizione di John Milton, Uccidere il tiranno (2011); e in fondo, anche Lussuria: la passione della conoscenza (2005) è un'interpretazione del vizio capitale come libertà nello scegliere i percorsi di esplorazione intellettuale del mondo. Uno degli ultimi libri di Giorello - coautore in questo caso Pino Donghi - affronta il ruolo euristico, nel cammino appunto verso la conoscenza, dell'imperfezione e dell'imprevisto: l'Errore (2019).

Ma il pensiero di Giorello si è espresso anche attraverso una serie di curatele, scritti in volumi miscellanei, introduzioni o postille a libri altrui, che spaziano dalla politica e la storia delle ideologie (in Il concetto di sinistra, 1982; in La rivoluzione protestante, 2010; Liberali d'Italia, 2011), agli interrogativi suscitati dal cosmo (in I sonnambuli: storia delle concezioni dell'universo, 1990), all'intelligenza artificiale (in L'automa spirituale, 1991), allo stato della ricerca scientifica (in Europa Universitas, 1993), all'interpretazione filosofica del suicidio (in Liberi di morire: dissertazione filosofica sulla morte, 2011), alla storia irlandese (con l'introduzione all'edizione del 1997 de La strada per lalibertà di Michael Collins) fino alla letteratura (con la prefazione a un'edizione del 1995 di Benito Cereno di Herman Melville). E infatti non manca una personale incursione nella narrativa, con i cinque racconti de Il fantasma e il desiderio (2015).

Questa carrellata non esaurisce la quantità di scritti di Giulio Giorello disponibili presso il Polo bibliotecario parlamentare, di cui invitiamo a consultare i cataloghi. Inoltre, si trovano in internet i video di sue interviste per Rai Cultura, le registrazioni di suoi interventi su Radio Radicale e in varie conferenze riportate sulla piattaforma OpenMLOL.

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