Mercoledì 5 Dicembre 2018 - 67ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:30)
A conclusione della discussione di mozioni sulla tutela del settore agroalimentare italiano, l'Assemblea ha approvato l'ordine del giorno unitario G100. Il testo impegna il Governo a difendere il settore agroalimentare italiano in tutte le sedi politiche e diplomatiche internazionali, in particolare all'ONU e nell'ambito della UE; a contrastare la diffusione dell'etichettatura a semaforo dei prodotti per promuovere l'utilizzo di sistemi di etichettatura che diano corrette informazioni nutrizionali e indichino l'origine dei principali ingredienti; a modificare la risoluzione in discussione all'ONU per scongiurare le conseguenze inique sulle esportazioni italiane; ad avviare un confronto per chiarire quali finalità abbiano indotto la Francia e altri Paesi proponenti a promuovere l'iniziativa, senza un accordo preventivo in sede europea; a promuovere campagne per incoraggiare regimi alimentari equilibrati in Italia, dove siano presenti gli alimenti salutari della dieta italiana.
Il sen. Vallardi (L-SP), illustrando la mozione n. 57, ha posto l'accento su un confronto per chiarire le finalità che hanno portato la Francia a promuovere questa iniziativa, in collaborazione con Paesi extra europei, senza un accordo preventivo con gli Stati membri della UE. Il sen. Berutti (FI), illustrando la mozione n. 61, ha posto l'accento sulla mancanza di evidenze scientifiche a sostegno delle etichettature a semaforo e sulla qualità dei prodotti italiani derivati dalla trasformazione agroalimentare; ha quindi sollecitato il Governo a intervenire in sede europea per ripristinare il volume dei trasferimenti alla politica agricola nazionale che sarebbe penalizzata dal bilancio 2021-2027. Ha ricordato, infine, che la dieta mediterranea è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità. La sen. Biti (PD), illustrando la mozione n. 62, ha invitato il Governo a valorizzare le eccellenze dell'agroalimentare italiano e ad attivarsi in ambito europeo per respingere o cambiare la risoluzione ONU. La sen. De Petris (Misto-LeU), illustrando l'ordine del giorno G1, ha evidenziato il paradosso per cui l'Italia, dopo aver condotto una battaglia storica per l'etichettatura dei prodotti di qualità, sarebbe penalizzata da un sistema di classificazione degli alimenti, pericoloso per la salute dei consumatori, che dichiara nocivo l'olio d'oliva e il prosciutto mentre dà il via libera ai grassi idrogenati e alle bevande gassose. Ha quindi invitato il Governo ad utilizzare la leva fiscale per promuovere i prodotti di qualità e a rafforzare le iniziative per l'educazione alimentare nelle scuole.
Alla discussione hanno partecipato i sen. La Pietra (FdI), Berardi, Serafini (FI), Stefano (PD), Pisani (L-SP), Rosa Silvana Abate (M5S). Dopo una breve sospensione è stato presentato un ordine del giorno unitario e sono state ritirate le mozioni originarie. Il Ministro per le politiche agricole Centinaio ha dato conto delle iniziative politiche e diplomatiche, in sede internazionale e europea, per scongiurare l'adozione di indicatori nutrizionali scorretti e dannosi, e per modificare il testo della risoluzione ONU, dal quale sono state espunte le affermazioni più estreme. I negoziati sono tutt'ora in corso e si concluderanno entro il 7 dicembre. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Loredana De Petris (Misto-LeU), Juliane Unterberger (Aut), La Pietra (FdI), Taricco (PD), Bergesio (L-SP), Battistoni (FI), Mollame (M5S).
L'Assemblea ha discusso e approvato il ddl n. 822, Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2018. Il testo passa alla Camera. E' stata approvata, inoltre, la risoluzione di maggioranza n. 1, in un testo emendato, a conclusione dell'esame della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea per l'anno 2018 e Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2017.
La risoluzione n. 1 impegna il Governo a contribuire al processo di democratizzazione dell'Unione rafforzando e rendendo più incisiva la partecipazione attiva del Parlamento italiano alla definizione delle politiche dell'Unione; a rafforzare la Rappresentanza permanente d'Italia presso le istituzioni europee; ad adoperarsi per una strategia europea strutturata su politiche comuni dell'immigrazione; a garantire adeguata protezione degli interessi dei cittadini europei nell'accordo sull'uscita del Regno Unito; a negoziare una ridefinizione degli stanziamenti destinati ai fondi di coesione e alla politica agricola comune; a garantire priorità alla corretta applicazione dell'economia circolare; ad impegnarsi affinché l'UE si ponga obiettivi ambiziosi nel contrasto ai cambiamenti climatici; a proporre un negoziato e un gruppo di lavoro per definire un'Europa più forte e più equa; a rafforzare la dimensione sociale dell'Unione. Al testo è stato approvato l'emendamento 1.7 del sen. Ciriani (FdI) e altri, che impegna il Governo a riportare sul giusto piano i rapporti tra fonti comunitarie e fonti nazionali, valutando la compatibilità con la tutela dell'interesse nazionale e l'impatto sui diritti fondamentali della Costituzione.
L'articolo 1 della legge europea reca alcune modifiche alla disciplina in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali. L'articolo 2 reca disposizioni in materia di professione di agente d'affari in mediazione. L'articolo 3 concerne i criteri di rilascio delle concessioni relative alle rivendite di tabacchi. L'articolo 4 interviene sulle scadenze di pagamento della pubblica amministrazione. L'articolo 5 reca una delega per la definizione dei prodotti di cuoio. L'articolo 6 estende le disposizioni in materia di mandato di arresto europeo anche ai rapporti con il Regno di Norvegia e alla Repubblica d'Islanda. L'articolo 7 interviene in materia di requisiti richiesti agli esaminatori di patenti di guida diverse da quella per gli autoveicoli (patente B). L'articolo 8 riguarda i diritti aeroportuali. L'articolo 9 riguarda il regime IVA applicabile ai servizi di trasporto e spedizione dei beni in franchigia, l'articolo 10 i termini di prescrizione dell'obbligazione doganale. L'articolo 11 disciplina la partecipazione alle aste delle quote di emissioni dei gas a effetto serra. L'articolo 12 abroga il contributo all'istituto Isiamed. L'articolo 13 mira a garantire che le persone non vedenti abbiano accesso ai libri e ad altri tipi di pubblicazioni, compresi gli spartiti musicali, prevedendo eccezioni al diritto d'autore. L'articolo 14 recepisce i principi relativi alle buone prassi di fabbricazione dei medicinali. L'articolo 15 riguarda l'autorità competente in materia di dispositivi medici. L'articolo 16 garantisce la corretta attuazione della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. L'articolo 17 riguarda lo smaltimento degli sfalci e delle potature. L'articolo 18 abroga l'estensione dei periodi di incentivazione per impianti a biomasse. L'articolo 19 reca una clausola di invarianza finanziaria.
Il relatore, sen. Licheri (M5S), ha ricordato che il testo originariamente presentato dal Governo era composto di 13 articoli volti a risolvere tre procedure di infrazione e tre casi EU-Pilot, a dare attuazione a due direttive e due regolamenti, a dare esecuzione ad un accordo internazionale con l'Islanda e la Norvegia. La Commissione ha introdotto 6 ulteriori articoli per dirimere controversie in corso e prevenire l'apertura di nuove procedure di infrazione che riguardano i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, la definizione di prodotti di cuoio e pellame, i diritti aeroportuali, i termini di prescrizione dell'obbligazione doganale, l'abrogazione di contributi considerati aiuti di Stato, la procedura di sorveglianza sui dispositivi medici. Il relatore ha ricordato infine che le procedure d'infrazione in corso sono 6: otto per ritardo nel recepimento di direttive e 60 per contrasto delle norme nazionali con l'ordinamento dell'Unione. La relatrice di minoranza, sen. Testor (FI), ha ricordato che la Commissione ha approvato ordini del giorno in tema di ripristino delle infrastrutture nelle aree colpite da calamità naturali, sfalci e potature, contratti di lavoro, gestione collettiva dei diritti d'autore. Il relatore, sen. Simone Bossi (L-SP), ha ricordato che le relazioni sulla partecipazione italiana sono state presentate dal precedente Governo; ha quindi preannunciato nella risoluzione di maggioranza un aggiornamento degli obiettivi in coerenza con il programma del Governo in carica.
Alla discussione hanno partecipato i sen. De Beroldi, Ciriani, Urso (FdI), Marzia Casolati, Stefania Pucciarelli (L-SP), Fiammetta Modena, Giammanco (FI), Nadia Ginetti (PD) e Pellergini (M5S). Sono stati approvati gli emendamenti 1.2 (testo 3) della sen. Parente (PD) e altri, 5.200 delle sen. Bonfrisco e Pucciarelli (L-SP) e 8.500 del relatore. Nelle dichiarazioni di voto i sen. Emma Bonino (Misto), Steger (Aut), Pittella (PD) e Barbara Masini (FI) hanno annunciato l'astensione, criticando il modo ambiguo e poco costruttivo in cui il Governo italiano si relaziona con l'Europa. Per motivazioni di segno opposto, anche il sen. Fazzolari (FdI) ha annunciato l'astensione. La sen. Bonfrisco (L-SP), nell'annunciare voto favorevole, ha ricordato i limiti e gli errori politici della costruzione europea, dall'applicazione variabile delle regole su deficit e aiuti di Stato al dumping, dalla crisi della Grecia allo scaricabarile sull'immigrazione; anche il sen. Lorefice (M5S) ha ribadito che alcune regole dell'Unione vanno cambiate.
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 920, Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo.
Il relatore, sen. De Vecchis (L-SP), ha segnalato che l'articolo 1 introduce il Piano triennale delle azioni concrete per l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e istituisce il Nucleo della Concretezza. Nel Piano sono individuate azioni per la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione e efficienza delle pubbliche amministrazioni; al Nucleo della Concretezza, con una dotazione organica di 53 unità di personale, spetta il compito di assicurare la realizzazione delle misure previste dal Piano, anche attraverso sopralluoghi e visite. L'articolo 2 introduce sistemi di verifica biometrica dell'identità e di videosorveglianza per verificare l'osservanza dell'orario di lavoro dei pubblici dipendenti. L'articolo 3 restringe l'ambito di applicazione del limite dell'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio del personale, con alcune esclusioni espressamente previste. L'articolo 4 conferma il limite vigente per le assunzioni da parte delle amministrazioni statali e reca modifiche e integrazioni alle norme sulle procedure per le assunzioni. Sono previste la predisposizione di piani triennali dei fabbisogni di personale, tenendo conto dell'esigenza di assicurare il ricambio generazionale, e l'autorizzazione all'avvio delle procedure concorsuali e relative assunzioni nel triennio 2019-2021. Le procedure concorsuali possono essere espletate con modalità semplificate. L'articolo 5 reca una disciplina specifica per superare i problemi posti dall'avvenuta risoluzione da parte di Consip S.p.A. di alcune convenzioni di fornitura di buoni pasto per i pubblici dipendenti. L'articolo 6 contiene infine le disposizioni finali e le clausole di salvaguardia, con riferimento alle Regioni a statuto speciale ed alle Province autonome.
Le relatrici di minoranza, sen. Parente (PD) e Toffanin (FI), hanno rilevato il profilo centralista e autoritario del provvedimento, la scarsa attinenza delle disposizioni con il tema della concretezza e dell'efficienza dell'azione amministrativa, la sovrapposizione del Nucleo di concretezza con altri organi tra cui l'ispettorato per la funzione pubblica, la ridotta dotazione finanziaria del provvedimento. Le questioni pregiudiziali, presentate dai sen. Patriarca (PD) e Malan (FI), sono state respinte.
(La seduta è terminata alle ore 19:42 )