Mercoledì 16 Marzo 2022 - 414ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:30)
Il Ministro della transizione ecologica Cingolani ha reso un'informativa sugli ulteriori dei costi dell'energia e sulle misure del Governo per contrastarle. L'Italia dipende oggi per il 95 per cento dalle importazioni di gas: negli ultimi vent'anni ha diminuito la produzione nazionale e ha aumentato le importazioni dalla Russia che ammontano a circa il 40 per cento. Il sistema di approvvigionamento e trasporto è più resiliente, consta di cinque gasdotti e tre rigassificatori. Attualmente l'Europa continua ad acquistare gas dalla Russia e le forniture sono regolari; nell'immediato non ci sono problemi considerati i volumi stoccati e le condizioni climatiche. Per l'inverno prossimo potrebbero invece manifestarci criticità legate ai fabbisogni di stoccaggio e all'evoluzione del prezzo del gas che determina quello dell'elettricità. Sarebbe necessario diversificare le fonti di approvvigionamento e sono state già adottate misure per accelerare questo processo. L'aumento dei prezzi, legato a speculazioni finanziarie, è inaccettabile e impatta maggiormente i Paesi che hanno un mix energetico ridotto. Sono state adottate misure per incrementare la sicurezza energetica, fra cui la liberalizzazione degli impianti per le rinnovabili. Si potrebbe intervenire anche con misure di contenimento dei consumi e di efficientamento. Nel medio lungo periodo il problema della dipendenza dalla Russia sarà superato: sono già state avviate misure strutturali che devono essere in linea con un pacchetto europeo. L'Italia ha avanzato proposte alla Commissione europea, fra cui l'indicazione di un prezzo massimo europeo e il disaccoppiamento dei prezzi delle rinnovabili dal prezzo del gas. Per quanto riguarda l'andamento del prezzo del carburante, dovuto in parte alla diminuita disponibilità di diesel, c'è un accordo fra Usa ed Europa per aumentare le quantità immesse sul mercato; il Governo ha ipotizzato inoltre accise mobili.
Nella discussione, il sen. Renzi (IV-PSI) ha sottolineato che l'asse del mondo si sta spostando a est; il sen. Lannutti (Misto) ha ricordato di aver presentato emendamenti sulle accise mobili che sono stati bocciati dal Governo; il sen. Paragone (Misto) ha invocato la revisione degli oneri strutturali di sistema, un principio rimasto lettera morta; il sen. Girotto (M5S) ha osservato che il problema strutturale è il superamento delle fonti fossili e ha proposto un superbonus per l'efficientamento energetico per le imprese; il sen. Nencini (IV-PSI) ha invocato misure per colpire gli speculatori e ridistribuire gli extraprofitti; la sen. Santanché (FdI) ha proposto la sospensione di Iva e accise e ha auspicato una revisione del PNR, in considerazione del fatto che la transizione ecologica passa in secondo piano rispetto alla sopravvivenza del Paese. Il sen. Ferrazzi (PD) ha richiamato alcune proposte tra cui la riduzione delle accise, il sostegno agli autotrasportatori e alle imprese energivore; la sen. De Petris (Misto-Leu) ha sollecitato un contributo di solidarietà sulle imprese che hanno realizzato extraprofitti e un'accelerazione della transizione ecologica; secondo la sen. Gallone (FIBP) il mix energetico va ampliato, includendo biocarburanti e nucleare pulito; la sen. ha sollecitato l'estensione del golden power al settore energetico, la proroga delle concessioni nell'idroelettrico e nelle fonti rinnovabili, la realizzazione di impianti di riciclo dei rifiuti, l'aggiornamento del PNR. Il sen. Arrigoni (L-SP) ha rilevato che l'aumento della dipendenza energetica è frutto di un ideologismo ambientalista che si è opposto a trivellazioni, rigassificatori, biomasse; fotovoltaico ed eolico hanno limiti legati ai sistemi di accumulo, nella diversificazione energetica bisogna considerare anche il nucleare pulito; rispetto al rincaro energia, ha chiesto un intervento sulle accise e uno scostamento di bilancio. Il sen. Pesco (M5S) ha evidenziato che il prezzo di importazione del gas è inferiore al prezzo determinato dalle quotazioni dei titoli, ha quindi invitato il Governo a intervenire e a non abbandonare gli obiettivi della transizione verde.
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl 2505 (c.d. sostegni-ter) conversione in legge del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico.
I relatori, sen. Conzatti (IV-PSI), Damiani (FIBP) e Misiani (PD) hanno riferito sul contenuto del provvedimento e sul lavoro svolto in sede referente. Il decreto è stato pensato originariamente per uscire dalla crisi pandemica; lo scoppio della guerra in Ucraina e il mutato scenario mondiale impongono nuove misure per fronteggiare la crisi energetica e riposizionare l'Italia nel nuovo contesto geopolitico. Nonostante le scarse risorse a disposizione, il Parlamento ha approvato 90 emendamenti, la maggior parte dei quali ordinamentali, che forniscono risposte importanti sui temi dell'esenzione IMU per gli immobili inagibili, l'estensione dei codici Ateco, lo sblocco della cessione dei crediti, la rottamazione-ter, il sostegno alle imprese più esposte. La maggioranza ha dimostrato la capacità di fare sintesi con un ordine del giorno vincolante che riguarda la riduzione delle accise sui carburanti e la proroga dei mutui delle imprese. E' allo studio un terzo decreto del Governo, da emanare dopo il Consiglio europeo, che riguarderà il tetto del prezzo dell'energia.
Il relatore di minoranza, sen. Caladrini (FdI), ha sostenuto che il decreto sostegni-ter era insufficiente anche per uscire dalla crisi pandemica; la nuova situazione geopolitica impone uno scostamento di bilancio e un nuovo recovery fund a livello europeo.
Alla discussione generale hanno partecipato i sen. De Bertoldi, Zaffini, Iannone (FdI), Taricco, Paola Boldrini, Margiotta (PD), Boccardi, Roberta Toffanin, Perosino, Saccone (FIBP-UDC), Maria Cristina Cantù, Elena Testor, Antonella Faggi, Erica Rivolta (L-SP), Elisa Pirro, Santillo, Fenu, Dell'Olio (M5S), Annamaria Parente (IV-PSI), Rosa Abate (Misto).
L'esame riprenderà domani mattina con le repliche.
(La seduta è terminata alle ore 18:18 )