Mercoledì 23 Febbraio 2022 - 407ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
L'Assemblea ha approvato il ddl 2390, disposizioni in materia di tutela giurisdizionale nel procedimento elettorale preparatorio per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Il testo passa alla Camera.
Il relatore, sen. Parrini (PD), ha ricordato che il provvedimento raccoglie indicazioni della Corte costituzionale, la quale ha rilevato la mancanza di una disciplina legislativa che assicuri l'accesso tempestivo alla tutela giurisdizionale nei confronti di decisioni potenzialmente lesive del diritto di elettorato passivo nelle elezioni politiche nazionali (provvedimenti di ricusazione di liste o di incandidabilità). L'articolo 1 modifica l'articolo 126 del codice del processo amministrativo, ampliando la definizione dell'ambito di giurisdizione sul contenzioso elettorale posto in capo al giudice amministrativo. Nel rispetto dell'articolo 66 della Costituzione, si prevede che tale ambito, per le elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, sia limitato al procedimento elettorale preparatorio. L'articolo 2 disciplina il giudizio avverso gli atti di esclusione dal procedimento preparatorio per le elezioni politiche. In particolare, la procedura prevede un termine - unico per tutti gli atti del procedimento preparatorio - per l'impugnazione, presso il TAR del Lazio, di due giorni dalla pubblicazione, con celebrazione dell'udienza entro i successivi due giorni. L'articolo 3 interviene sui termini per gli adempimenti preelettorali previsti dai testi unici per le elezioni della Camera e del Senato, al fine di evitare che l'introduzione del nuovo ricorso giurisdizionale conduca a decisioni definitive troppo ravvicinate rispetto alla data delle elezioni. L'articolo 4 detta disposizioni di coordinamento.
Dopo l'approvazione degli articoli e dell'emendamento del relatore 3.500, hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Bressa (Aut), Daniela Sbrollini (IV-PSI), Tatiana Rojc (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Vitali (FIBP), Grassi (L-SP), Perilli (M5S). Il sen. Malan (FdI) ha espresso alcune perplessità sull'introduzione di un rito amministrativo nel procedimento di formazione delle Camere.
Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Di Maio ha reso un'informativa sulla crisi tra Russia e Ucraina: la decisione russa di riconoscere le repubbliche separatiste del Donbass viola l'integrità territoriale dell'Ucraina e gli accordi di Minsk, ostacola una soluzione diplomatica della contesa, minaccia la stabilità e l'ordine mondiale, rischia di scatenare una guerra nel cuore dell'Europa. Non si tratta di una mera questione territoriale e non è in discussione solo il quadro di sicurezza europea: occorre difendere con fermezza valori non negoziabili, sostenere con compattezza la piena sovranità dell'Ucraina e la politica della porta aperta verso la Nato, alla quale la Russia può partecipare attraverso OSCE e Consiglio Nato-Russia. L'Alto rappresentante per gli affari esteri europei, ieri, ha condannato l'iniziativa unilaterale e ha adottato sanzioni. L'Italia, che è il primo contributore dell'Alleanza atlantica, sta valutando lo stanziamento di un contributo a sostegno delle Forze armate ucraine e per l'assistenza alla popolazione. La crisi fra Russia e Ucraina si inserisce in un quadro di dipendenza energetica, ma l'Europa è anche il principale cliente della Russia. La situazione impone un maggior coordinamento europeo rispetto ai contratti di fornitura e un impegno maggiore per le fonti rinnovabili.
Nella discussione, la sen. Nugnes (Misto) ha individuato l'origine della crisi nel tentativo, sbagliato e controproducente, di includere l'Ucraina nella Nato: la vera scelta di pace consiste nell'opporsi all'allargamento della Nato, istituzione anacronistica che andrebbe sciolta e sostituita da una diversa organizzazione internazionale. Il sen. Nencini (IV-PSI) ha parlato di invasione controllata della Russia per allontanare la Nato e la democrazia parlamentare dai suoi confini. Il sen. Fantetti (Misto) ha parlato di diversivi militari a fronte di problemi economici e ha espresso fiducia nel potere deterrente delle sanzioni. Il sen. Alfieri (PD) ha approvato le sanzioni adottate contro un regime autoritario, lontano dai valori delle democrazie liberali. Il sen. la Russa (FdI) ha rilevato una carenza di ruolo geopolitico da parte dell'Europa, che dovrebbe dotarsi di una politica estera e di difesa comune. Il sen. Sacconi (FIBP) ha evidenziato che Italia e Germania pagano un prezzo elevato per la difesa di valori irrinunciabili, la scelta andrebbe spiegata meglio all'opinione pubblica. I sen. Candura e Vescovi (L-SP), pur ritenendo illegittima l'operazione, hanno ricordato che la Russia ha sempre subito invasioni da ovest e la sindrome da accerchiamento è molto sentita dalla popolazione. Hanno quindi rilevato le difficoltà di una strategia energetica europea, considerato che Germania, Francia e Italia hanno operato scelte differenti; più realisticamente, dovrebbero essere rivisti i tempi della transizione energetica e, in ogni caso, il Governo italiano dovrebbe sostenere le imprese danneggiate dalle sanzioni. Secondo il sen. Ferrara (M5S) la Russia, non più relegabile a un ruolo regionale, punta a rivedere gli equilibri politici imposti dopo la dissoluzione dell'Urss; andrebbe quindi promossa una nuova coesistenza politica attraverso un trattato sul dispiegamento di armamenti strategici che preveda la neutralità dell'Ucraina. La sen. Garavini (IV-PSI) ha apprezzato la decisione tedesca di sospendere il gasdotto Nord Stream e l'immediata adozione di sanzioni volte a dimostrare che l'Europa non è ricattabile. Il sen. Fazzolari (FdI) ha espresso sostegno al Gruppo di Visegrad, che si sente minacciato dalla Russia; la crisi del Kosovo, che ha ridisegnato i confini di uno Stato europeo, ha costituito un grave precedente; la crisi odierna è anche frutto della debolezza politica europea e le dichiarazioni dell'Alto rappresentante europeo appaiono prive di credibilità. Secondo il sen. Zanda (PD) l'instabilità globale ha precipitato il pianeta su un piano inclinato verso la guerra; per rovesciare il piano occorre rafforzare il ruolo dell'Europa, della Nato, delle democrazie liberali. Secondo la sen. De Petris (Misto-LeU) la violazione russa è anche un frutto avvelenato del nazionalismo crescente, mentre la ricerca del dialogo e della soluzione diplomatica è il segno distintivo dei regimi democratici; la crisi odierna si inquadra in una competizione per le risorse strategiche, che andrebbe contrastata riproponendo il modello della coesistenza pacifica. La sen. Castellone (M5S) ha espresso solidarietà al popolo ucraino e apprezzamento rispetto alle iniziative del Ministro degli esteri. Il sen. Gasparri (FIBP) ha richiamato la sindrome dell'assedio, sottolineando il peso della conoscenza storica e della leadership nell'iniziativa politica e diplomatica; il realismo suggerisce che l'ingresso dell'Ucraina della Nato non è irrinunciabile, occorrerebbe tornare allo spirito di Pratica di Mare, che pose realmente fine alla guerra fredda.
L'Assemblea ha approvato il ddl 1402, introduzione del reato di omicidio nautico e del reato di lesioni personali nautiche. Il testo passa alla Camera.
Il relatore, sen. Cucca (IV-PSI), illustrando il contenuto del provvedimento, ha ricordato che nella passata legislatura, in occasione dell'approvazione della legge che ha introdotto i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali, l'Assemblea stralciò la parte relativa alla nautica perché ritenne più opportuno inserirla nell'ambito del riordino del codice della nautica da diporto.
La nuova fattispecie di reato sanziona con la pena della reclusione da due a sette anni chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale e della navigazione marittima e interna. Un aumento di pena è previsto per le ipotesi in cui il fatto sia commesso da soggetto che si sia posto alla guida di un veicolo o di una imbarcazione a motore in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti. Un ulteriore aggravamento di pena è previsto per le "irregolarità" del veicolo o della imbarcazione ovvero del conducente che sia sprovvisto di valida patente di guida o nautica. L'equiparazione fra omicidio nautico e omicidio stradale ha fornito l'occasione per modificare la legge n. 41 del 2016, nel senso di eliminare la procedibilità di ufficio per le lesioni meno gravi e l'arresto obbligatorio in flagranza per i conducenti che si fermino a prestare soccorso.
In fase di esame degli articoli è stato approvato l'emendamento 1.2 del sen. Pillon (L-SP). Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Evangelista (IV-PSI), Balboni (FdI), Mirabelli (PD), Grasso (Misto-LeU), Dalmas (FIBP), Pillon (L-SP), Grazia D'Angelo (M5S).
L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl 1201, disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. Il testo torna alla Camera dei deputati.
Il provvedimento - ha ricordato il relatore, sen. Pisani (M5S) - ha finalità di trasparenza, prevenzione e contrasto della corruzione. Il testo proposto dalla Commissione prevede la pubblicità delle erogazioni, convenzioni e accordi, superiori a determinati importi, tra organizzazioni sanitarie e imprese produttrici e istituisce il registro pubblico telematico denominato Sanità trasparente. Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Annamaria Parente (IV-PSI), Zaffini (FdI), Paola Boldrini (PD), Errani (Misto-LeU), Paola Binetti (FIBP-UDC), Michelina Lunesu (L-SP) e Mautone (M5S).
(La seduta è terminata alle ore 18:22 )