Martedì 22 Febbraio 2022 - 406ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:35)
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 2 marzo. Domani alle ore 9.30 sarà discusso il ddl sulla tutela giurisdizionale nel procedimento preparatorio per le elezioni politiche. Alle ore 12 il Ministro degli affari esteri renderà un'informativa sulla crisi tra Russia e Ucraina. Giovedì 24 febbraio sarà discusso il decreto proroga termini. Mercoledì 2 marzo sarà esaminato il decreto-legge sul contrasto all'emergenza Covid.
L'Assemblea ha approvato il ddl (1684) c.d. Fondo "viaggi nella memoria". Il testo passa alla Camera.
La relatrice, sen. Saponara (L-SP), ha illustrato il ddl - presentato dalla sen. Pirovano (L-SP) e approvato in sede redigente - che modifica la legge 20 luglio 2000, n. 211, recante «Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti», al fine di prevedere un fondo per favorire l'organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di «viaggi nella memoria». Il Governo ha accolto un ordine del giorno che impegna ad aumentare il fondo e a destinarne il 40 per cento all'organizzazione di viaggi nelle scuole secondarie di zone disagiate. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Nencini (IV-PSI), Barbaro (FdI), Verducci (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Perosino (FIBP-UDC), Daisy Pirovano (L-SP), Danila De Lucia (M5S).
L'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari (doc. XVI, n. 9) di attivare un conflitto di attribuzione per gli atti relativi a un procedimento penale nei confronti del sen. Renzi.
La relatrice, sen. Modena (FIBP-UDC), ha indicato nella lesione delle prerogative parlamentari l'oggetto della discussione odierna, a prescindere dall'utilizzo dei documenti acquisiti come prove nel processo che riguarda il sen. Renzi. Ha quindi illustrato le ragioni della proposta, approvata a maggioranza dalla Giunta, di sollevare conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale: l'autorità giudiziaria ha proceduto al sequestro della corrispondenza di un senatore senza autorizzazione preventiva della Camera di appartenenza, come previsto invece dall'articolo 68 terzo comma della Costituzione, e ha utilizzato le intercettazioni telefoniche dirette e indirette senza autorizzazione.
Nella discussione, il sen. Renzi (IV-PSI) ha affermato che la sollevazione del conflitto di attribuzione non risponde a una volontà di sottrazione al processo, si tratta piuttosto di una battaglia di civiltà giuridica a difesa della Costituzione e della separazione dei poteri, nonché di una difesa della dignità della politica, la cui organizzazione non può essere decisa da un giudice penale. Il sen. Renzi ha richiamato anche le responsabilità dell'informazione, che attribuisce più valore alle veline di una procura che alle sentenze della Cassazione, le quali hanno definito illegittimo l'operato della procura di Firenze.
Hanno dichiarato voto favorevole alla proposta della Giunta il sen. Balboni (FdI), secondo cui sollevare conflitto di attribuzione è un doveroso atto di difesa delle istituzioni e la vicenda solleva importanti interrogativi sulla responsabilità dei magistrati, il rapporto tra informazione e democrazia, la distinzione tra sfera pubblica e privata, il diritto alla riservatezza. Il sen. Parrini (PD) ha invitato a non personalizzare e drammatizzare una questione di principio, che attiene alla separazione dei poteri, e ha evidenziato l'utilità di una pronuncia della Corte per fare chiarezza sui rapporti fra politica e magistratura. La sen. Modena (FIBP) ha invitato il Parlamento a difendere con coraggio la sua funzione, sottolineando che la documentazione è stata sequestrata illegittimamente e ingiustamente diffusa dai mezzi di informazione. Anche il sen. Emanuele Pellegrini (L-SP) ha richiamato il rispetto della Costituzione, della funzione parlamentare, dell'autonomia della politica, e ha sollecitato un'attuazione piena di questi principi a prescindere dalla persona coinvolta. Il sen. Quagliarello (Misto), in dissenso dal Gruppo, ha dichiarato un convinto voto favorevole, richiamando il lungo processo di erosione delle garanzie costituzionali al quale una politica, troppo timorosa nei confronti dell'antipolitica, non si è adeguatamente opposta.
Hanno dichiarato voto contrario il sen. Grasso (Misto-LeU), secondo cui è errato trascinare il Senato in un conflitto di attribuzione che non ha ragion d'essere: il sequestro di documentazione presso terzi è equiparabile alle intercettazioni indirette che non necessitano di autorizzazione preventiva; sarebbe stato più corretto investire della questione il giudice per le indagini preliminari. Anche la sen. Castellone (M5S) ha affermato che non vi sono elementi sufficienti per sollevare conflitto di attribuzione perché l'indagine era rivolta a una terza persona; la politica è attività rivolta al bene pubblico, implica un rapporto con l'etica e la sua dignità si difende intervenendo sui conflitti di interesse, sull'attività lobbistica, sul tema irrisolto del finanziamento dei partiti.
(La seduta è terminata alle ore 19:39 )