Martedì 7 Settembre 2021 - 357ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 12:05)
Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e il Ministro della difesa hanno reso un'informativa sugli sviluppi della situazione in Afghanistan. Il Ministro Di Maio ha osservato che la crisi afgana ripropone l'esigenza di un multilateralismo efficace e inclusivo e di una maggiore coesione europea. Il Governo italiano ritiene che nella gestione della crisi vadano coinvolti tutti gli attori interessati e caldeggia un vertice straordinario G20 sulle principali sfide da affrontare: sicurezza, gestione dei flussi migratori, assistenza umanitaria, lotta al terrorismo e al narcotraffico. Una settimana fa si è chiusa la fase dell'emergenza: un ponte aereo ininterrotto ha fatto uscire dal paese 120.000 persone; l'Italia, con 5011 trasferimenti, ha evacuato il maggior numero di afgani e continuerà ad aiutare coloro che vogliono lasciare il paese. Dopo la chiusura delle ambasciate a Kabul, insieme agli alleati si sta ragionando sulla creazione in Afghanistan di una presenza diplomatica congiunta della UE o dell'ONU. A livello europeo la scorsa settimana si è discusso sull'atteggiamento da tenere nei confronti dei talebani e della futura dirigenza, che dovrà ispirarsi a pragmatismo operativo e fermezza di principi: i talebani saranno giudicati in base alle azioni, non alle dichiarazioni, rispetto a ripudio del terrorismo, diritti umani, formazione di un governo inclusivo e rappresentativo, accesso delle organizzazioni umanitarie, libero passaggio a coloro che vogliono lasciare il paese. Dopo aver ricordato che l'Europa dispone di un'importante leva finanziaria per un'azione concertata volta a preservare i progressi civili compiuti dalla società afgana e a prevenire la destabilizzazione dei paesi limitrofi, il Ministro Di Maio ha illustrato dettagliatamente un piano nazionale incentrato su assistenza umanitaria, condivisione dei flussi migratori, iniziative formative, promozione dei diritti umani e condizione delle donne. Ha concluso con un richiamo alla complementarità fra autonomia strategica europea e difesa Nato, la cui strategia richiede una revisione alla luce della vicenda afgana. Il Ministro Guerini, dopo aver ricordato le ragioni originarie della missione in Afghanistan e i risultati conseguiti, ha sottolineato l'importanza del progetto di difesa europea, che chiama a una maggiore assunzione di responsabilità in materia di sicurezza, in sinergia con una Nato rinnovata.
Alla discussione hanno preso parte i sen. Casini (Aut), Renzi, Nencini (IV-PSI), La Russa, Isabella Rauti (FdI), Roberta Pinotti, Alfieri (PD), Emma Bonino (Misto), Cangini, Stefania Craxi (FIBP), Iwobi, Fusco (L-SP), Airola, Ferrara (M5S), Loredana De Petris (Misto-LeU) e Paola Nugnes (Misto). Diversi senatori intervenuti hanno operato una distinzione fra la vittoria militare USA in Afghanistan e il fallimento politico della missione e hanno espresso dissenso rispetto alle modalità del ritiro e ai contenuti degli accordi di Doha. In particolare, i senatori dei Gruppi PD, IV e FI si sono soffermati sui mutamenti geopolitici evidenziati dal ritiro dall'Afghanistan, che segna la fine del ruolo mondiale degli USA e rende necessario un nuovo protagonismo europeo; il sen. Casini (Aut) ha però ricordato che non può esistere una difesa europea senza una politica estera comune e ha auspicato una chiara indicazione delle priorità nazionali nell'ambito delle Nato. I senatori della Lega hanno espresso preoccupazione per i rischi legati alla diffusione del terrorismo e per la gestione dei flussi migratori. Contrari all'intervento militare in Afghanistan, deciso al di fuori delle regole internazionali, e contrari all'idea contraddittoria di esportare la democrazia con la guerra, i senatori di M5S considerano prioritari il sostegno alla popolazione afgana e il dialogo con i talebani. Esprimendo apprezzamento per l'operato del contingente italiano e per i progressi civili legati alla missione in Afghanistan, i senatori di FdI hanno lamentato la mancata espressione di un indirizzo parlamentare sulla fine della missione.
La Conferenza dei Capigruppo ha definito il calendario dei lavori: il prosieguo della settimana sarà riservato ai lavori delle Commissioni; la prossima settimana l'Assemblea esaminerà il decreto-legge n. 105 sull'emergenza Covid e, ove conclusi in Commissione, i ddl delega sul processo penale e sul processo civile.
Il Presidente del Senato ha ricordato il senatore Paolo Saviane, scomparso lo scorso 20 agosto. Hanno contribuito alla commemorazione il Ministro per le disabilità Erika Stefani e i sen. Laniece (Aut), Daniela Sbrollini (IV-PSI), Tiziana Drago (FdI), Comincini (PD), Buccarella (Misto-LeU), Perosino (FIBP) e Laura Bottici (M5S).
(La seduta è terminata alle ore 17:15 )