Giovedì 5 Agosto 2021 - 356ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
L'Assemblea ha approvato, con modifiche, il ddl 2329, conversione in legge del decreto-legge 20 luglio 2021, n. 103, recante misure urgenti per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro. Il testo passa alla Camera.
I relatori, sen. D'Arienzo (PD) e Floris (FIBP-UDC), hanno ricordato che il decreto vieta dal 1° agosto il transito delle grandi navi nelle vie urbane d'acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca. Prevede inoltre la realizzazione di punti di attracco temporanei a Marghera, nelle more della realizzazione dei punti d'attracco al di fuori delle acque protette della laguna, interventi di manutenzione dei canali esistenti e interventi accessori per il miglioramento dell'accessibilità nautica e della sicurezza della navigazione. La scelta di imporre il divieto di transito - resa necessaria dalla prospettiva dell'Unesco di iscrivere Venezia tra i siti del patrimonio mondiale in pericolo - impatta sull'attività economica della città: il decreto prevede quindi risorse per ristorare il gestore del terminal di approdo e dei soggetti che operano nell'indotto. Le Commissioni hanno proposto modifiche affinché i primi approdi siano pronti il 2022 e per rafforzare la tutela dei lavoratori.
Alla discussione hanno partecipato il sen. De Falco (Misto), Roberta Toffanin (FIBP), Ruspandini (FdI), Berutti (Misto), Nadia Pizzol (L-SP), Quarto (M5S).
Sono stati approvati gli emendamenti delle Commissioni riunite 1.9 (testo 2), 1.18 (testo 3), 1.22 (testo 3), 2.2 (testo 3), 2.21 (testo 4), 2.28 (testo 3), che prevede una relazione annuale del commissario straordinario sullo stato di realizzazione degli interventi, 2.29 (testo 2), 2.100, 2.32 (testo 2), 2.0. 4 (testo 3), che prevede un credito d'imposta per le attività di trasporto di passeggeri con navi minori in acque lagunari, 4.1 (testo 4). L'emendamento 3.1 (testo 2) autorizza Invitalia a sottoscrivere ulteriori apporti di capitale nel limite di 705.000.000 euro per assicurare la continuità del funzionamento dell'impianto siderurgico di Taranto della società Ilva SpA. Inoltre, Invitalia SpA viene autorizzata alla costituzione di una società con capitale sociale determinato, nell'ambito di un limite massimo pari a 70 milioni di euro, al fine di condurre le analisi di fattibilità finalizzate alla realizzazione e alla gestione di un impianto per la produzione del cosiddetto preridotto. L'emendamento 3.0.8 (testo 2) prevede di destinare10 milioni di euro, nell'ambito delle risorse già stanziate del programma denominato Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), per la ricollocazione professionale di lavoratori di aziende poste in procedura fallimentare o in amministrazione straordinaria o che siano stati collocati in cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione dell'attività aziendale. L'emendamento 3.0.11 (testo 4) prevede modifiche retroattive alla disciplina transitoria sugli accordi provinciali di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Gelsomina Vono (IV-PSI), De Carlo (FdI), Ferrazzi (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Mallegni (FIBP), Simona Pergreffi (L-SP) e Coltorti (M5S).
(La seduta è terminata alle ore 14:16 )