Giovedì 6 Maggio 2021 - 324ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:31)
Con 207 voti favorevoli 28 contrari e 5 astensioni, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando l'emendamento interamente sostitutivo del ddl n. 2144, conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19(decreto sostegni). Il testo passa alla Camera dei deputati.
Il provvedimento si compone di 43 articoli divisi in cinque titoli: sostegno alle imprese e all'economia (contributi a fondo perduto, sospensione dell'attività dell'agente della riscossione, annullamento dei carichi, riduzione degli oneri delle bollette elettriche); disposizione in materia di lavoro (misure di integrazione salariale); salute e sicurezza; misure per assicurare le funzioni degli enti territoriali; altre disposizioni urgenti, riguardanti l'attività didattica, l'università e la ricerca, le forze di polizia, la tutela di persone con disabilità.
Nella seduta di ieri i relatori di maggioranza hanno sottolineato il lavoro parlamentare, svolto nella collaborazione di tutti i Gruppi, su alcuni temi importanti: riduzione dei costi fissi delle imprese, sospensione di Tosap e Cosap, sospensione della prima rata IMU e del canone Rai per le attività più penalizzate dalle chiusure, proroga dell'Irap, welfare aziendale, agevolazioni per i locatori, fondi per start up, lavoratori autonomi e professionisti, lavoratori fragili, turismo. Hanno indicato infine alcuni interventi di agevolazione fiscale (il credito d'imposta per locazioni commerciali, la riduzione della Tari, la moratoria dei mutui) da inserire nel prossimo decreto sostegni. Il relatore di minoranza ha espresso apprezzamento per l'accoglimento di alcune proposte dell'opposizione (superamento dei codici Ateco, estensione ai professionisti dei contributi a fondo perduto), ma ha rilevato che il primo decreto sostegni del Governo Draghi copre soltanto il 3 per cento delle perdite di fatturato delle imprese. Giudicando insufficienti le agevolazioni fiscali, ha rinnovato la proposta di sospendere le cartelle esattoriali e consentire una maggiore rateizzazione.
La discussione si è conclusa oggi con gli interventi dei sen. Perosino, Licia Ronzulli, Ferro, Damiani (FIBP-UDC), Elena Testor, Roberta Ferrero, Bruzzone, Erica Rivolta (L-SP), Felicia Gaudiano, Puglia, Maria Domenica Castellone, Fenu (M5S), Paola Boldrini, Comincini, D'Alfonso (PD), Daniela Garnero Santanché, De Bertoldi (FdI), Daniela Sbrollini (IV-PSI), Bianca Granato (Misto).
In replica la relatrice Toffanin (FI) ha evidenziato la discontinuità del Governo Draghi rispetto al precedente Esecutivo e il ritrovato ruolo del Parlamento: il decreto sostegni segna il passaggio dalla logica del bonus a quella dell'intervento sui costi fissi e sulla liquidità per le imprese. Il relatore Manca (PD) ha invitato l'opposizione a chiudere la polemica infondata sul coprifuoco; ha auspicato una riforma degli ammortizzatori sociali e l'istituzione di un reddito di formazione. Il relatore di minoranza De Carlo (FdI) non ha condiviso l'entusiasmo della maggioranza: il provvedimento è inadeguato, nella stessa misura dei precedenti, e il Parlamento continua ad avere un ruolo limitato, destinando solo 770 milioni su una manovra di 32 miliardi; il miglior sostegno all'economia è la riapertura in sicurezza delle attività.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha presentato un maxiemendamento, interamente sostitutivo del testo del decreto-legge, comprensivo degli emendamenti approvati dalle Commissioni riunite in sede referente; la Presidenza, valutata l'ammissibilità del testo, ai sensi dell'articolo 161-comma ter del Regolamento, ha dichiarato improponibili gli emendamenti 11.7 (testo 2) e 21.0.2 e parzialmente ammissibili, a condizioni di riformulazioni e limitazioni, gli emendamenti 36.0.30 (testo 4), 39.30 (testo 3), 39.0.56 e 39.0.66 (testo2). Il Ministro D'Incà, recepite le modifiche, ha posto la questione di fiducia sul maxiemendamento.
In relazione a ripetute sospensioni dei lavori per l'attesa del parere della Commissione bilancio, il sen. De Carlo (FdI) ha biasimato il ritardo, dovuto al mancato accordo della maggioranza su un emendamento cassato dalla Ragioneria dello Stato; il sen. Lannutti (Misto) ha deplorato la limitazione temporale del rifinanziamento del superbonus; il sen. Caliendo (FI) ha suggerito un rinvio dei lavori alla settimana prossima per chiarire le modifiche intervenute nel maxiemendamento.
Nella discussione sulla fiducia il sen. De Bertoldi (FdI) ha denunciato il mancato rispetto degli accordi, con l'espunzione dell'emendamento che consentiva alle Regioni un uso flessibile delle risorse; il sen. Licheri (M5S) ha preannunciato la ripresentazione al decreto sostegni-bis dell'emendamento sulla cessione del credito d'imposta per lavori di ristrutturazione edilizia; la sen. Rivolta (L-SP) ha rilevato che gli emendamenti stralciati riguardano temi fondamentali e condivisi che saranno ripresi nell'ambito del sostegni-bis; il sen. Crucioli (Misto) ha invitato M5S a prendere atto che il Governo non vuole la cessione del credito né il contributo straordinario di solidarietà ma è favorevole al condono fiscale; la sen. Conzatti (IV-PSI) ha ricordato che la Ragioneria dello Stato è un organo tecnico e ha richiamato l'impegno politico assunto dal Governo con un ordine del giorno votato in Commissione bilancio.
Hanno dichiarato la fiducia i sen. Steger (Aut), Conzatti (IV-PSI), Marcucci (PD), Errani (Misto-LeU), Gasparri (FIBP-UDC), Bagnai (L-SP), Dell'Olio (M5S). Hanno negato la fiducia i sen. Calandrini (FdI), Paragone (Misto) e Crucioli (Misto). In dissenso dal Gruppo (M5S) il sen. Di Nicola ha annunciato l'astensione.
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario dei lavori della prossima settimana: mercoledì 12 maggio sarà discusso il decreto-legge n. 44 sulle misure di contenimento del Covid, giovedì 13 saranno discusse mozioni sulle restrizioni dell'emergenza e sulle universiadi di Torino, alle ore 15 ci saranno interrogazioni a risposta immediata con i Ministri dell'interno, dello sviluppo economico e del turismo.
(La seduta è terminata alle ore 20:13 )