Martedì 30 Marzo 2021 - 308ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:30)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl (1892) Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Laus (PD), ha evidenziato che il ddl, di iniziativa parlamentare, mira ad invertire il calo demografico (400.000 nascite ogni anno a fronte di 700.000 decessi), ed è stato approvato all'unanimità in Commissione lavoro. Ha definito il provvedimento una riforma storica del sostegno alla famiglia: sostituisce misure fiscali parziali con un assegno unico (attribuito dalla nascita del figlio fino al compimento di 21 anni) che è erogato in base a principi di universalità e progressività. Ha assicurato, infine, che il ddl non penalizza gli attuali beneficiari di bonus e detrazioni, ma raggiunge categorie (lavoratori autonomi, liberi professionisti, disoccupati e incapienti) finora escluse o non sufficientemente considerate.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Monica Cirinnà, Vanna Iori (PD), Valeria Alessandrini, De Vecchis, Rufa (L-SP), Fantetti (Misto), Paola Binetti, Roberta Toffanin (FI), Carbone (IV-PSI), Tiziana Drago (FdI), Giarrusso (Misto), Angela Piarulli (M5S).

Il Ministro delle pari opportunità e della famiglia Bonetti ha ricordato che la denatalità e la bassa occupazione femminile sono tra i fattori principali della bassa crescita e ha salutato il ddl come un cambio di paradigma nelle politiche della famiglia. Ha poi ricordato che il Family act prevede anche un intervento sui congedi parentali e sulla formazione e ha impegnato il Governo ad esercitare la delega entro il 1° luglio.

Respinti tutti gli emendamenti, sono stati accolti ordini del giorno della sen. Unterberger sull'assegno in caso di separazione dei genitori, del sen. Pillon (L-SP) e delle sen. Drago e Rauti (FdI) sulla revisione dei criteri di calcolo dell'ISEE (v. allegato A del resoconto stenografico). Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole, con diversi accenti, i sen. Julia Unterberger (Aut), Renzi (IV-PSI), Isabella Rauti (FdI), Nannicini (PD), Laforgia (Misto-LeU), Floris (FI), Pillon (L-SP), Romano (M5S). La Lega sostiene il provvedimento per fronteggiare la congiuntura pandemica, ma ritiene che l'assegno unico abbia un taglio assistenzialista e che la vera riforma a sostegno della famiglia sia il quoziente familiare e la flat tax. FdI ha evidenziato i limiti del provvedimento che si limita a riordinare le agevolazioni esistenti senza stanziare risorse adeguate e non rappresenta una riforma strutturale, capace di garantire un sostegno stabile e universale; l'ISEE è un indicatore di calcolo inadeguato e, nonostante la clausola di salvaguardia, l'assegno unico finirà per penalizzare le famiglie che già beneficiano di un sostegno. FI ha invitato il Ministro a farsi carico dei rilievi critici emersi nella discussione e a offrire risposte in sede di esercizio della delega.

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario dei lavori fino all'8 aprile: mercoledì 7 aprile alle ore 10 sono previsti l'eventuale seguito del decreto-legge sulla professione di avvocato e il decreto-legge di differimento delle consultazioni elettorali; dalle ore 15 la mozione dell'opposizione sul cash back e mozioni di maggioranza; giovedì 8 alle ore 15 è previsto il question time con i Ministri dello sviluppo economico, della transizione ecologica e degli affari regionali.

In apertura di seduta, la Presidenza ha comunicato lo scioglimento, ai sensi del Regolamento, del Gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico, essendo venuto meno il numero minimo di componenti.

(La seduta è terminata alle ore 19:54 )



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