Martedì 12 Febbraio 2019 - 90ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 15:34)

A conclusione della discussione delle comunicazioni del Ministro degli affari esteri sulla situazione in Venezuela, l'Assemblea ha approvato la risoluzione di maggioranza n. 1 che impegna il Governo a continuare ad attivarsi affinché siano tutelati la sicurezza e gli interessi dei connazionali residenti in Venezuela e delle aziende italiane operanti nel paese; ad assumere ogni iniziativa utile, anche in sede di Unione europea, affinché siano affrontate in priorità l'emergenza umanitaria e la crisi economica e sociale, garantendo il necessario flusso di aiuti nel rispetto del diritto internazionale; a condannare, con forza, ogni forma di violenza, repressione o conflitto armato in Venezuela; a sostenere gli sforzi diplomatici, anche con la partecipazione a fori multilaterali, al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere, credibili e in conformità con l'ordinamento costituzionale.

Il Ministro degli affari esteri Moavero ha comunicato che il Governo segue con la massima attenzione l'evolversi della situazione da quando la crisi economica, sociale e politica si è trasformata in emergenza umanitaria e crisi istituzionale. La posizione italiana è sintetizzabile in quattro punti: forte preoccupazione per l'emergenza umanitaria e ricerca di soluzioni non conflittuali per la fornitura di beni essenziali e assistenza ai profughi (l'Italia ha stanziato specifici fondi); condanna di ogni tipo di violenza, repressione, violazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani; sostegno a una soluzione pacifica, inclusiva, democratica che scongiuri tensioni che possono sfociare in una guerra civile. Il Governo ritiene che le elezioni presidenziali siano inficiate da irregolarità e non attribuiscano legittimità democratica a Maduro; riconosce invece la piena legittimità delle elezioni legislative; chiede quindi, nei tempi più rapidi, nuove elezioni presidenziali libere, credibili, trasparenti e riconosciute come tali da organismi internazionali. Il Governo, inoltre, è impegnato a tutelare la sicurezza e gli interessi della comunità italiana e delle aziende italiane in Venezuela. Con riferimento alla posizione europea, il Ministro Moavero ha ricordato la deliberazione del 31 gennaio, il voto del 31 gennaio con il quale il Parlamento europeo ha riconosciuto Guaidò presidente ad interim, la costituzione il 7 febbraio scorso di un gruppo di contatto con il mandato di favorire il processo per arrivare alle elezioni presidenziali.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Nencini, Bonino (Misto); Casini (Aut); Urso, Fazzolari (FdI); Roberta Pinotti, Pittella (PD); Grasso (Misto-LeU); Cangini, Biasotti (FI); Vescovi (L-SP); Ferrara (M5S). Le opposizioni hanno criticato la posizione di equidistanza del Governo, accusandolo di colludere con un regime dittatoriale e di isolare l'Italia dai principali paesi della comunità internazionale. Hanno inoltre sostenuto che il riconoscimento di Guaidò è necessario per arrivare alle elezioni. Secondo M5S il Governo ha giustamente scelto la strada della non ingerenza, memore delle conseguenze disastrose delle guerre per la democrazia. Secondo L-SP il Governo sta anteponendo la tutela concreta degli italiani in Venezuela alle ragioni di schieramento internazionale.

I Gruppi FI, PD, FdI e Aut hanno presentato proposte di risoluzione che chiedono al Governo italiano di riconoscere il presidente dell'Assemblea nazionale Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela. La proposta di Misto-LeU, chiede, invece, un intenso sforzo diplomatico per evitare la guerra civile.

In replica il Ministro degli esteri ha ribadito che l'Italia non ha considerato legittime le elezioni presidenziali del 2018 mentre ha riconosciuto piena legittimità all'assemblea parlamentare. Ha poi sottolineato che il percorso delle elezioni è complesso e può essere favorito dal gruppo di contatto. Il Governo, infine, ha accolto la risoluzione di maggioranza, mentre ha espresso parere contrario sulle altre proposte che sono state respinte.

Hanno svolto dichiarazione di voto contraria alla risoluzione di maggioranza i sen. Casini (Aut), Loredana De Petris (Misto-LeU), Urso (FdI), Alfieri (PD), Malan (FI). Hanno dichiarato voto favorevole i sen. Iwobi (L-SP) e Airola (M5S).

(La seduta è terminata alle ore 18:32 )



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