Mercoledì 25 Ottobre 2006 - 62ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:31)

Con un'animata votazione a scrutinio segreto l'Assemblea ha approvato le dimissioni da senatore reiterate dal sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Bubbico. La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari ha proclamato eletto in sua sostituzione il senatore Salvatore Adduce. Le dimissioni da senatore del vice ministro per l'economia e le finanze Pinza verranno votate nella seduta antimeridiana di domani.

Prima del voto si è sviluppata una lunga discussione, nella quale si sono intrecciate considerazioni di natura politica, istituzionale e regolamentare.

L'opposizione, a nome della quale sono intervenuti i senatori Matteoli e Storace (AN), Schifani e Pisanu (FI) e Castelli (Lega), ha espresso contrarietà per un atto che ha motivazioni politiche e non personali e che pone un pericoloso precedente nei rapporti tra Governo e Parlamento. L'opposizione ha anche criticato il centrosinistra per il comportamento ostruzionistico e censurabile dal punto di vista regolamentare assunto in Aula attraverso una serie di dichiarazioni di voto in dissenso, motivate unicamente dalla necessità di assicurare in Aula un numero di presenze tale da evitare il ripetersi della sconfitta subita nella seduta antimeridiana.

Per la maggioranza sono intervenuti i senatori Tecce, (RC), D'Amico (Ulivo), Ripamonti (Verdi-Com), Barbato (Misto-Pop-Udeur) e, in dissenso rispetto all'orientamento del Gruppo, i senatori Bulgarelli, Donati, Tibaldi, Silvestri e Pellegatta (Verdi-Com) Allocca e Albonetti (RC), nonché per questioni regolamentari i senatori Antonio Boccia e Salvi (Ulivo). Nella sostanza gli intervenuti hanno affermato la rispondenza al dettato regolamentare dell'atteggiamento assunto in Aula in sede di dichiarazione di voto e la piena legittimità della decisione dei senatori dimissionari, che trova la sua motivazione ultima nella situazione prodottasi a causa della legge elettorale imposta dal centrodestra al Paese alla fine della passata legislatura, proprio per favorire instabilità politica e ingovernabilità in una legislatura che la Casa delle libertà sapeva di dover passare all'opposizione. Anche per quanto riguarda le dimissioni di senatori membri del Governo, la contrarietà del centrodestra è strumentale solo alla volontà di indebolire la maggioranza, determinando problemi di funzionalità dei lavori parlamentari.

Successivamente è intervenuto in Aula il ministro della solidarietà sociale Ferrero, il quale dopo aver giudicato un incidente di percorso il voto della seduta antimeridiana, ha comunicato che il Governo sta verificando la soluzione legislativa più adatta per far fronte alle indifferibili esigenze abitative di nuclei familiari caratterizzati da situazioni particolarmente difficili colpiti da provvedimenti di sfratto e di attivare un piano di edilizia residenziale pubblica che allevi il diffuso disagio abitativo. Il Governo ha comunque preannunciato l'intenzione di non riproporre la norma sul rinnovo dei contratti di locazione per immobili oggetto di cartolarizzazione.

Su tali comunicazioni sono quindi iniziati gli interventi dei Gruppi, che riprenderanno nella seduta antimeridiana di domani. L'opposizione attraverso i senatori Paolo Franco (Lega), Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA), Matteoli (AN) e D'Onofrio (UDC) ha sottolineato che l'intervento del Governo non ha colto la sostanza politica della votazione sulla pregiudiziale, che risiede nella debolezza del centrosinistra, diviso al proprio interno ed incapace di governare il Paese in quanto privo di una maggioranza strutturale al Senato. Per la maggioranza sono intervenuti i senatori De Petris (Verdi-Com) e Formisano (Misto-IdV), che hanno apprezzato le dichiarazioni del Ministro ed evidenziato la necessità di risolvere una grave emergenza sociale, rispetto alla quale il centrodestra avrebbe dovuto mostrare maggiore responsabilità.

(La seduta è terminata alle ore 20:45 )



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