Il Presidente: Articoli

Democrazia e cristianesimo non sono miti

Corriere della Sera

19 Ottobre 2005

La democrazia e un mito. Perche? Perche, come leggo sul Corriere, . Per fortuna, la democrazia non e sola. Anche il cristianesimo e un mito, e per la stessa ragione: perche .

Dunque, quelli di Norcia (ma chi erano? che cosa dicevano? che ci facevano proprio li?) hanno sbagliato tutto. E piu di ogni altro ha sbagliato Papa Ratzinger, che li ha presi sul serio, gli ha inviato un messaggio, e soprattutto si ostina a credere che non solo il cristianesimo non e un mito, ma addirittura e una religione rivelata da Dio, che deve avere spazio nella coscienza degli individui, essere presente nella societa, trovare posto nella legislazione positiva degli Stati.

Confesso (so che e un peccato) che la penso come il Papa. Del resto, penso che, qui in Italia, in Europa e in Occidente, i nostri sentimenti, abiti, costumi, istituti, costituzioni, per non parlare di culture e civilta, siano tutti debitori, direttamente o indirettamente, dei valori della tradizione giudaico-cristiana. E percio e impossibile, senza fare violenza a questa tradizione, che i nostri Stati laici ne prescindano. Per arrivare a questa mia conclusione, non occorre dire che il cristianesimo e . Se non si e, o non si e piu, credenti, basta dire che il cristianesimo e la religione piu diffusa dell'Occidente, quella che l'ha tenuto a battesimo, l'ha segnato dalle origini, gli ha fornito la parte piu cospicua, certo la meno effimera, della sua identita.

C'e pero un punto che, a proposito di assoluto, a me non e chiaro. E il criterio per definirlo adottato dal Corriere. Ai miei tempi, si spiegava che il criterio della non contraddittorieta vale solo per le verita di logica e matematica. Ad esempio, negare che due piu due faccia quattro e contraddittorio, e percio e una verita matematica. Oppure, negare che due rette parallele non si incontrano mai e contraddittorio, e dunque la proposizione e una verita di geometria. Allo stesso modo, e una verita logica che se A e uguale a B e B e uguale a C, allora A e uguale a C, perche negarlo equivale a cadere in contraddizione.

Se proprio vogliamo stiracchiare i concetti, come quando si parla tra amici, e si vuole dire che le verita di matematica, di geometria, di logica, sono , beh, siccome tra amici c'intendiamo, possiamo anche consentircelo. Ma che io sappia, neppure tra amici, quando si dice che la democrazia o il cristianesimo sono , si vuol dire che sono assiomi logici o teoremi matematici. < Ego sum via, veritas et vita > non lo si insegna nelle classi di scienza, perche non si dimostra, non si prova, non si calcola. Semplicemente, ci si crede, naturalmente se uno ci crede.

A quelli di Norcia il Papa non ha voluto insegnare l'aritmetica o la teoria degli insiemi. Ha voluto ricordargli qualche cosetta assai piu importante. Se posso citare: che esistono valori fondamentali . Che questi sono (lo dice anche la Costituzione italiana: , art. 2). Che questi stessi diritti e valori sono . Che essi, pero, possono essere conosciuti anche dai non credenti nel cristianesimo, perche . E pertanto che una deve riconoscere queste verita.

A Norcia ci hanno creduto tutti e, ripeto, ci credo anch'io. Naturalmente, lascio ai dotti il compito di elaborare un'antropologia e un razionalismo nuovi che diano spazio a questi punti fondamentali. So in anticipo che non sara piu un'antropologia che riduce l'uomo a un mobile con tanti cassettini - uno per la ragione, uno per la fede, uno per il gusto, eccetera - che scorrono fissi su guide rigide e non consentono di mettere assieme i loro contenuti. E do per certo che non si trattera piu di un razionalismo che riserva il termine soltanto alla logica, alla matematica, alla scienza teorica e sperimentale. Saranno un'antropologia e un razionalismo che ci dovranno restituire l'uomo tutto intero, e non piu spezzato e diviso come quello di oggi, il quale e sempre incerto se cio che dice lo puo dire veramente e sempre impaurito di interferire con le singole verita fissate dagli dei singoli cassettini.

Sono sicuro che questo uomo non dira piu che la democrazia e un mito e che il cristianesimo e un mito, e pertanto ciascuno si faccia i miti suoi, a casa sua, con i parenti suoi, e secondo i gusti suoi. Se la democrazia non avesse fondamenti etici, quell'uomo avrebbe paura che, ai voti, gli capitasse di tutto e di peggio, persino, poniamo, che una maggioranza sbarazzina togliesse la pensione ai professori di filosofia teoretica. E se il cristianesimo non fosse la verita - rivelata per chi crede, storica e culturale per chi non e credente - quell'uomo avrebbe paura che un giorno qualcuno gli dicesse, che so?, che uccidere, rubare, dire il falso, sono solo convenzioni accidentali che possono anche essere cambiate.

Quelli di Norcia continuano a credere che le nostre verita dobbiamo ribadircele e che, sempre per usare le parole di Papa Ratzinger, il dipende anche da quanto forte ce le diciamo. Mi rimproverava sempre il mio bizzarro nonno Parmenide: . Mi faceva tenerezza, ma mi dette una lezione di vita, perche mi convinse che si tratta di una verita assoluta, dacche negarlo e contraddittorio.



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