L'Assemblea ha svolto la discussione generale sul ddl n. 3421, di conversione del decreto-legge n. 81, che rimuove i limiti posti dal decreto-legge n. 192 del 2001 (legge n. 301 dello stesso anno) alla partecipazione nel capitale sociale di societa operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas da parte di soggetti controllati direttamente o indirettamente da uno Stato membro dell'Unione europea o da sue amministrazioni pubbliche. Gli interventi dei sen. Turroni (Verdi), Chiusoli e Baratella (DS) si sono incentrati sulle recenti intese tra i Governi italiano e francese nel settore energetico e sull'accordo tra Enel e Electricite de France, che consentiranno la partecipazione italiana alla ricerca ed alla progettazione in campo nucleare, nonche sulle conseguenti ipotesi di reintroduzione di tale fonte energetica in Italia. Gli intervenuti hanno inoltre espresso un giudizio negativo sull'assenza di una strategia politica del Governo, tesi respinta dalla relatrice sen. D'Ippolito (FI), che ha sottolineato la valenza specifica del testo in esame, volto a favorire il processo di liberalizzazione del mercato energetico nazionale evitando il rischio di assunzione di posizioni dominanti da parte di soggetti operanti in mercati caratterizzati da forti asimmetrie sul piano della competitivita; il provvedimento, peraltro, non intende predeterminare in modo surrettizio scelte in ordine al futuro della politica energetica nazionale, anche se e evidente la necessita di approfondire il dibattito sull'utilizzo sicuro del nucleare. Anche il Sottosegretario per le attivita produttive Valducci ha evidenziato le finalita del provvedimento, teso a sostenere il processo di liberalizzazione del mercato energetico per consentire la riduzione del costo dell'energia e della dipendenza nazionale in tale settore, prospettiva nella quale si inserisce il dibattito sul nucleare. Il seguito dell'esame del ddl n. 3421 e stato rinviato alla seduta pomeridiana.

Il sen. Malabarba (Rifond) ha rinnovato la richiesta affinche il Governo risponda all'interpellanza sulla morte del dottor Nicola Calipari.