Con la relazione della senatrice D'Ippolito (FI), il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 3421, di conversione del decreto-legge n. 81 che rimuove i limiti posti dal decreto-legge n. 192 del 2001 (legge n. 301 dello stesso anno) alla partecipazione nel capitale sociale di societa operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas da parte di soggetti controllati direttamente o indirettamente da uno Stato membro dell'Unione europea o da sue amministrazioni pubbliche. Ricordato che tale intervento normativo si rende necessario a fronte della procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea per violazione del trattato istitutivo della Comunita in materia di libera circolazione dei capitali e per eliminare ostacoli normativi alle intese tra i Governi italiano e francese nel settore energetico, la senatrice D'Ippolito ha sottolineato come l'importante accordo tra Enel e Electricite de France siglato nei giorni scorsi riproponga con forza la necessita di riesaminare l'atteggiamento dell'Italia nei confronti dell'utilizzo dell'energia nucleare. Respinta una questione pregiudiziale presentata dal sen. Martone (Rifond), la discussione generale e stata rinviata ad altra seduta.

Passata all'esame della delega al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario (ddl n. 1296-B/bis), rinviata alle Camere per una nuova deliberazione dal Presidente della Repubblica con messaggio motivato del 16 dicembre, l'Assemblea ha approvato l'articolo 1. La discussione degli emendamenti all'articolo 2, che contiene tutti gli argomenti oggetto dei rilievi del Presidente della Repubblica, e stata suddivisa, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, in tre fasi per consentire una piu compiuta illustrazione delle proposte di modifica. Sono stati quindi illustrati gli emendamenti al comma 1 dell'articolo 2, dalla lettera f) alla lettera i). Dopo la replica del relatore Bobbio (AN) e del ministro Castelli, che hanno difeso il testo in esame valutandone la congruita rispetto alle indicazioni del Presidente della Repubblica e piu in generale rispetto alle esigenze indifferibili di riforma dell'ordinamento giudiziario, il seguito dell'esame e stato rinviato.