Il Senato ha proseguito la discussione del testo proposto dalle Commissioni riunite giustizia e difesa dei ddl nn. 1432, 1533, 2493, 2645, 2663 e 3009, con il quale si delega il Governo a rivedere gli ambiti di applicazione ed il contenuto delle leggi penali militari di pace e di guerra e ad adeguare l'ordinamento giudiziario militare.

Approvati i primi due articoli, l'esame si e incentrato sulle proposte di modifica agli articoli 3 e 4, anch'essi approvati con modificazioni, contenenti i principi ed i criteri direttivi della delega: l'opposizione ha ribadito le critiche all'eccessiva severita di alcune previsioni ed allo sviluppo, ritenuto non giustificabile, degli ambiti di competenza della giustizia militare, che determinera differenze di trattamento tra gli appartenenti a Corpi dello Stato, nonche rischi di duplicazione dei procedimenti e di giudicati contraddittori in caso di concorso di civili e militari in uno stesso reato. E' stato accolto un ordine del giorno del sen. Pessina (FI) che sollecita iniziative del Governo in direzione della concessione di un'amnistia per i reati commessi fino al 31 maggio 2004, in relazione alla mancanza alla chiamata, ai fatti commessi dagli iscritti di leva o durante lo stato di congedo ed al rifiuto di prestare il servizio civile.

L'esame dell'articolo 5, in relazione al quale sono stati respinti gli emendamenti dell'opposizione tendenti alla soppressione del ruolo dei magistrati militari ed al loro transito in quello dei magistrati ordinari, e stato interrotto alla votazione dell'emendamento del Governo che modifica il testo delle Commissioni riunite nella parte in cui esso attribuisce al Presidente della Repubblica la presidenza del Consiglio della magistratura militare, per confermarne l'attribuzione al primo presidente della Corte di cassazione.

In apertura di seduta, i sen. Mancino (Margh), Eufemi (UDC) e Vicini (DS) hanno ricordato la figura del sen. Carlo Buzzi, recentemente scomparso.