Martedì 16 Novembre 2004 - 696ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 15:02)
Dopo gli interventi in discussione generale dei sen. Maconi (DS), Bastianoni (Margh), D'Ippolito ed Izzo (FI) e la replica del vice ministro per le attivita produttive Urso, l'Assemblea ha rinviato ad altra seduta l'esame del ddl n. 3034, contenente misure per l'istituzione di sportelli unici all'estero al fine di dotare le imprese italiane di strumenti piu efficaci per competere sui mercati internazionali e di delega al Governo per coordinare e razionalizzare l'attivita degli enti operanti nel settore della internazionalizzazione delle imprese. Gli interventi hanno evidenziato un largo consenso all'iniziativa, anche se l'opposizione ha manifestato perplessita per l'efficacia del testo ai fini del coordinamento dell'azione dei vari soggetti istituzionali operanti nel settore e per l'incoerenza delle politiche adottate dal Governo in questa legislatura a favore delle imprese operanti all'estero: nel suo intervento, il vice ministro Urso, oltre a fornire precisazioni sui rilievi sollevati negli interventi, ha ricordato l'impegno del Governo per accrescere la competitivita delle imprese nazionali ed i risultati conseguiti.
Si e conclusa anche la discussione generale del testo proposto dalla Commissione del ddl n. 1544, di modifica dell'articolo 61 del codice penale sulle aggravanti per reati commessi in danno di anziani. Citando, tra l'altro il parere contrario della Commissione affari costituzionali, i sen. Calvi e Fassone (DS) e Zancan (Verdi) hanno giudicato il provvedimento incoerente dal punto di vista sistematico e tecnicamente inefficace: per rincorrere demagogicamente l'allarme sociale causato dagli episodi delittuosi in danno di anziani, si prevedono aggravanti per alcuni reati specifici se commessi in danno di ultrasettantenni, quando gia ora il giudice ha la possibilita di valutare l'applicazione di aggravanti in relazione all'eventuale situazione di particolare debolezza personale delle vittime. Il sottosegretario alla giustizia Jole Santelli ha manifestato la disponibilita del Governo all'accoglimento di modifiche migliorative. Il seguito dell'esame e stato rinviato ad altra seduta.
L'approvazione dei ddl nn. 3163 e 3164, recanti rispettivamente il rendiconto 2003 e l'assestamento me per l'anno finanziario 2004, ha fornito occasione per un dibattito sulla situazione dei conti pubblici. Nel dibattito sono intervenuti i sen. Michelini (Aut), Caddeo e Morando (DS), Ripamonti (Verdi), i relatori Izzo (FI) e Tarolli (UDC) ed il sottosegretario per l'economia e le finanze Magri. L'analisi dei due documenti conferma, per l'opposizione, il fallimento della politica economica del Governo, del quale sono emblematiche testimonianze una crescita del prodotto interno lordo estremamente ridotta e comunque lontana dalle ottimistiche previsioni originarie ed il tradimento della promessa elettorale di riduzione delle aliquote IRPEF: come dimostrano i dati di assestamento prosegue nel 2004 la tendenza, certificata per il 2003 dal rendiconto, all'aumento della spesa corrente primaria (con contemporanea riduzione, nell'assestamento, della spesa in conto capitale), alla diminuzione delle entrate ordinarie (anche per effetto della minore lealta fiscale ingenerata nei contribuenti dal continuo ricorso ai condoni ed alle sanatorie) ed all'aumento della pressione fiscale, alla riduzione dei trasferimenti agli enti locali e della spesa sociale. Diametralmente opposta la visione dei relatori e del Governo: i documenti in esame, che prudenzialmente non aggiornano i dati relativi alle entrate, il cui gettito risulta comunque in crescita nella prima parte del 2004, testimoniano invece dell'impegno del Governo a garantire, pur nelle notevoli difficolta della congiuntura economica internazionale (tra le quali spicca il forte aumento dei prezzi petroliferi), la tenuta dell'indebitamento della pubblica amministrazione e dei conti pubblici, una lieve flessione del debito pubblico, un miglioramento del disavanzo e la riduzione della pressione fiscale al netto dei provvedimenti temporanei.
Infine, l'Assemblea e passata alla discussione del testo proposto dalle Commissioni riunite giustizia e difesa dei ddl nn. 1432, 1533, 2493, 2645, 2663 e 3009, con il quale si delega il Governo a rivedere gli ambiti di applicazione ed il contenuto delle leggi penali militari di pace e di guerra, nonche ad adeguare l'ordinamento giudiziario militare. Dopo che i relatori Peruzzotti (Lega) e Cirami (UDC) hanno illustrato le linee generali del provvedimento, che tra l'altro estende in via ordinaria l'applicazione del codice penale militare di guerra alle missioni internazionali e del codice penale militare di pace anche a soggetti esterni all'Amministrazione della Difesa per talune specifiche condotte tenute nell'adempimento di servizi collegati a operazioni militari, non e stata votata a causa dell'assenza del numero legale una questione pregiudiziale del sen. Zancan (Verdi).
(La seduta è terminata alle ore 19:45 )