Il Senato ha approvato il ddl n. 3011, di conversione del decreto-legge n. 159, con il quale lo Stato concede all'Alitalia la garanzia sul prestito di 400 milioni di euro che l'azienda chiedera per fronteggiare le spese correnti e per realizzare un piano industriale di ristrutturazione e rilancio. I relatori Menardi (AN) ed Izzo (FI) hanno presentato un emendamento per assicurare la copertura finanziaria in caso di escussione della garanzia, che e stato approvato. La Lega ha votato contro il provvedimento che giudica assistenzialista, in quanto maschera, con la garanzia su un prestito che altrimenti il sistema creditizio non erogherebbe, una vera e propria ricapitalizzazione di un'azienda di Stato, mentre il Gruppo per le autonomie si e astenuto, giudicando assai incerte le modalita e le prospettive di riuscita dell'operazione. Favorevole il giudizio di tutte le altre forze politiche, anche se sono emerse posizioni diversificate sulle ipotesi di privatizzazione dell'Alitalia, specie in relazione alle condizioni in tal senso poste dalla Commissione europea, da piu parti giudicate inaccettabili. Preoccupazioni sono inoltre emerse sul mantenimento degli attuali assetti occupazionali e sulla mancanza di un quadro strategico del trasporto aereo nel quale inserire il piano industriale promesso dall'azienda. Nella sua replica, il ministro per le politiche comunitarie Buttiglione ha ricordato che per la Commissione europea la privatizzazione parziale dell'Alitalia e condizione per l'assenso alla garanzia dello Stato sul prestito ed elemento essenziale di qualsiasi piano di ristrutturazione: il Governo non si e impegnato con la Commissione a procedere a tagli di personale e, qualora questi si rendessero necessari, fara il possibile per ridurre al minimo le conseguenti sofferenze sociali.

Ancora una volta, la ripetuta mancanza del numero legale ha impedito il seguito della votazione degli emendamenti alla legge comunitaria 2004 (ddl n. 2742).