Giovedì 13 Maggio 2004 - 604ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:02)
Con 153 voti a favore ed 88 voti contrari alla questione di fiducia posta sull'approvazione del maxiemendamento presentato nella serata di ieri, il Senato ha approvato il ddl n. 2058 che attribuisce al Governo la delega sulla riforma previdenziale.
Le opposizioni hanno sottolineato la gravita dell'iniziativa del Governo che, dopo aver imposto per mesi al Parlamento una discussione frammentata e confusa su un testo piu volte modificato ed aver rifiutato la concertazione sociale, con il voto di fiducia impedisce l'esame di merito di una vera e propria controriforma del sistema pensionistico vigente, che innalza di colpo nel 2008 l'eta pensionabile, creando disparita di trattamento tra lavoratori della stessa generazione; subordina la possibilita per le donne di continuare ad andare in pensione ad un'eta piu bassa all'applicazione del sistema di calcolo contributivo, quindi ad una diminuzione delle pensioni del 40%; peggiora il trattamento dei lavoratori autonomi; condanna i giovani a pensioni piu basse rispetto a quelle delle precedenti generazioni. Una riforma della quale non vi era urgenza, che crea tra i cittadini sfiducia ed allarme per il futuro e che trova ragione solo nella necessita di fare cassa per risolvere la grave situazione conti pubblici generata dalla politica economica del centrodestra.
La maggioranza ha compattamente sostenuto il testo in esame, nella considerazione che la riforma si e resa necessaria, oltre che per stabilizzare l'incidenza della spesa previdenziale sul prodotto interno lordo, anche per ovviare alla grave insufficienza della riforma Dini (approvata con l'avallo delle organizzazioni sindacali) la quale, con l'introduzione del sistema di calcolo contributivo, ha scaricato sulle giovani generazioni il peso del riequilibrio della spesa pensionistica. Per ovviare ai gravi rischi sociali derivanti da tale situazione, il centrodestra adotta, con senso di responsabilita e coraggio e senza tener conto delle convenienze derivanti dall'imminenza di scadenze elettorali, un insieme di misure che recepiscono molte delle indicazioni provenienti dalle parti sociali e favoriranno lo sviluppo della previdenza complementare, garantiranno incentivi alla permanenza sul lavoro e condurranno al riequilibrio della spesa previdenziale nel 2035.
Nel corso della seduta il presidente Pera ha formulato gli auguri del Senato al Presidente della Repubblica, vittima di un incidente domestico.
(La seduta è terminata alle ore 14:43 )