Mercoledì 12 Maggio 2004 - 603ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:32)
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Giovanardi ha risposto alle numerose interrogazioni presentate sugli episodi di tortura nei confronti dei prigionieri in Iraq. Nel suo intervento, il Ministro ha ribadito che il Governo non era a conoscenza dei gravi fatti emersi, in ordine ai quali e stato immediatamente espresso sdegno e condanna e chiesto l'accertamento delle responsabilita e la punizione dei colpevoli; ha respinto, tra le vibrate proteste dell'opposizione, il tentativo di gettare discredito sul comportamento assolutamente corretto mantenuto dal contingente italiano, cui ha espresso gratitudine per l'impegno, la professionalita ed il sacrificio profusi; ha chiarito le modalita, rispettose delle Convenzioni internazionali, con le quali i militari italiani hanno gestito il fermo di alcuni sospettati per la strage di Nasiriya; ha infine richiamato le precisazioni fornite dalla vedova del maresciallo Bruno in ordine all'intervista trasmessa dal TG3, che lasciano intravedere un inquietante episodio di manipolazione dell'informazione. Sulla linea del Governo si e attestata la maggioranza, mentre l'opposizione ne ha contestato tanto le comunicazioni quanto il comportamento. L'opposizione ha ribadito di non aver mai sospettato il contingente italiano di complicita nel sistema di torture e maltrattamenti dei detenuti approntato dalle forze anglo-americane in Iraq, sul modello gia sperimentato a Guantanamo ed in Afghanistan, ma di aver invece accusato il Governo di conoscere da tempo una realta nota ai militari italiani e denunciata da Amnesty International e dalla Croce Rossa e di non averne informato il Parlamento, ne di aver assunto iniziative nei confronti degli alleati per sudditanza nei confronti dell'Amministrazione americana. Le opposizioni hanno chiesto che il Senato venga investito di una discussione alla presenza del Presidente del Consiglio sugli sviluppi della crisi irachena, che si concluda con un voto in ordine all'ipotesi di ritiro del contingente italiano dall'Iraq.
E' quindi ripresa la discussione dei ddl nn. 2562 e connessi, di istituzione della provincia di Barletta-Andria-Trani, proseguita con difficolta a causa dell'opposizione trasversale gia emersa nella seduta antimeridiana ed a proposito dell'istituzione della provincia di Monza. Chiusa la discussione generale, respinta una proposta di non passaggio all'esame degli articoli avanzata dal sen. Ciccanti (UDC), e mancato il numero legale sulla votazione dei primi emendamenti.
Alla ripresa dei lavori, il ministro Giovanardi ha posto, a nome del Governo, la fiducia sull'approvazione della delega sulla riforma previdenziale. Le opposizioni hanno fermamente protestato contro l'iniziativa del Governo ed invitato il Presidente a non avallare la procedura imposta dalla maggioranza ed a rinviare a domani la discussione, in primo luogo per consentire all'Assemblea di conoscere le modifiche apportate al testo approvato dalla Commissione nel maxiemendamento sul quale la fiducia e stata posta; hanno inoltre chiesto che i tempi della discussione non vengano ulteriormente ristretti. Il presidente Pera ha respinto i rilievi relativi al comportamento della Presidenza, che non puo interferire nella decisione del Governo di porre la fiducia, ma ha accolto le sollecitazioni provenienti dall'opposizione e rinviato il seguito della discussione del ddl n. 2058 alla seduta antimeridiana di domani, che avra inizio alle ore 9.
(La seduta è terminata alle ore 21:03 )