Giovedì 1 Aprile 2004 - 578ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

L'Assemblea ha avviato l'esame degli emendamenti al testo proposto dalla Commissione (derivante dai ddl n. 340 e connessi) in materia di elezioni al Parlamento europeo. In particolare, si estendono i casi di incompatibilita con la carica di membro del Parlamento europeo ai consiglieri regionali, ai presidenti di provincia e ai sindaci di comuni con popolazione superiore a 15000 abitanti (ma con un emendamento del relatore Malan (FI), e stata introdotta una deroga per le prossime elezioni per presidenti di provincia e sindaci attualmente in carica); si introduce in via temporanea la previsione di una quota massima di due terzi di candidati di un sesso nelle liste elettorali, al fine di favorire una maggiore presenza di donne nelle istituzioni europee; si esentano dalla sottoscrizione per le liste dei candidati i partiti che abbiano dimostrato un certo radicamento sul territorio alle ultime elezioni; si portano a tre i voti di preferenza che l'elettore puo manifestare nella scheda; si fissano una disciplina transitoria per il cosiddetto election day e norme transitorie per la sperimentazione di procedure per il conteggio informatizzato del voto.

Sono stati respinti tutti gli emendamenti dell'opposizione tendenti ad inserire accanto alle ipotesi di incompatibilita, anche la previsione della incandidabilita dei membri del Governo, nella considerazione che la partecipazione alla campagna elettorale per le elezioni europee di persone che comunque non rinunceranno alla carica governativa per il seggio europeo sarebbe un inganno nei confronti degli elettori ed avrebbe effetti distorsivi sulla campagna elettorale. L'articolo 3 sulle quote riservate alle donne nelle liste elettorali (al quale e stato approvato un emendamento della senatrice Alberti Casellati (FI) che prevede un premio per le liste che riescano a far eleggere un congruo numero di donne) e stato approvato dalla maggioranza, con l'astensione dei Gruppi del centrosinistra che avrebbero voluto estendere l'applicabilita del principio a tutte le liste ed a tutte le consultazioni elettorali, portare la quota al 50 per cento e prevedere l'alternanza dei candidati e delle candidate e sanzionare con la inammissibilita le liste che non rispettassero le proporzioni tra i sessi. La Lega, ad eccezione della senatrice Boldi, ed il sen Del Pennino (PRI) hanno espresso voto contrario non condividendo il sistema delle quote. Il ministro Prestigiacomo ha difeso la validita dell'articolo 3 e ringraziato il Senato per la sua approvazione, che rappresenta una prova di maturita democratica dopo un decennio di vuoto legislativo. Il seguito della discussione e stato rinviato ad altra seduta.

Dopo le relazioni, e stata rinviata ad altra seduta la discussione dei ddl nn. 2841, di conversione del decreto-legge n. 66, sui dipendenti pubblici sospesi o dimessi dall'impiego a causa di procedimento penale e successivamente prosciolti; 2650, che proroga termini per l'esercizio di deleghe legislative; 2005 e connesso, per la regolarizzazione delle iscrizioni ai corsi di diploma universitario e di laurea per l'anno accademico 2000-2001; 1094-B, per l'attuazione dell'articolo 122, primo comma, della Costituzione; e 1184, di delega al Governo sull'ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria.

(La seduta è terminata alle ore 13:59 )



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