Il Senato ha approvato a larga maggioranza il ddl tendente a consentire l'esercizio del terzo mandato ai sindaci dei Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti (ddl n. 132 e connessi) in un testo profondamente modificato rispetto a quello proposto dalla Commissione affari costituzionali, che passera ora all'esame della Camera dei deputati. La soppressione del limite dei due mandati imposto per tutti i sindaci dal decreto legislativo n. 267 del 2000 avrebbe dovuto accompagnarsi al trasferimento di alcune competenze dai sindaci ai consigli comunali, ma tale forma di bilanciamento rispetto al rischio di consolidamento di posizioni dominanti all'interno dei piccoli Comuni e venuta meno a seguito dell'approvazione dell'emendamento del sen. Bassanini (DS) intervenuta nel corso della seduta antimeridiana. La successiva bocciatura di tutti gli altri emendamenti presentati all'articolo unico del ddl ha ridotto di fatto il provvedimento alla norma che sopprime il vincolo del doppio mandato, rispetto alla quale le dichiarazioni di voto finale hanno fatto registrare una larga convergenza. A favore del provvedimento si sono infatti espressi i sen. Filippelli (Udeur), Pedrini (Autonomie), Turroni (Verdi), Mancino (Margh.), Gubert (UDC), Marino (PDCI), Grillotti (AN) e Pastore (FI), mentre il sen. Tirelli (Lega) ha ribadito la forte contrarieta del suo Gruppo.

L'Assemblea ha quindi ripreso la discussione del ddl n. 340 e connessi in materia di elezione dei membri del Parlamento europeo. Dopo l'illustrazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1 del testo proposto dalla Commissione affari costituzionali, relativo alle incompatibilita per cariche elettive regionali e locali, il seguito della discussione e stato rinviato ad altra seduta.

Il Senato tornera a riunirsi domani alle ore 9,30.