Martedì 16 Marzo 2004 - 564ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:32)

Il Senato ha proseguito la discussione del ddl n. 2544, di riforma dell'ordinamento costituzionale. Dopo aver respinto tutti gli articoli aggiuntivi all'articolo 15, volti a modificare gli articoli della Costituzione relativi alla disciplina dei referendum, della delegazione legislativa, della decretazione d'urgenza e della deliberazione dello stato di guerra, l'Assemblea ha approvato, con gli articoli 16 e 17, le modifiche di natura formale proposte dalla Commissione agli articoli 80 e 81 della Costituzione sulla ratifica dei trattati internazionali e sulla procedura d'esame dei bilanci e del rendiconto consuntivo.

Approvato anche l'articolo 18, con il quale si stabilisce che le Commissioni parlamentari d'inchiesta possano essere istituite solo con legge bicamerale, si e passati agli articoli relativi all'elezione ed alle funzioni del Presidente della Repubblica. Sono stati approvati gli articoli 19, 20 e 21 ed e in stato avanzato la votazione degli emendamenti al 22. Il Presidente della Repubblica verra eletto dall'Assemblea della Repubblica, della quale faranno parte i deputati, i senatori e circa 160 delegati eletti dai Consigli regionali. Per l'elezione, che avverra a scrutinio segreto, e richiesta la maggioranza dei due terzi nei primi tre scrutini e la maggioranza assoluta a partire dal quarto. Il centrodestra ha sostenuto le modifiche proposte sottolineando l'innovativo ruolo attribuito alle autonomie territoriali nell'elezione dell'organo che dovra garantire la Costituzione e l'unita federale della Nazione; l'opposizione ha replicato che a questa attribuzione formale di un ruolo di garanzia corrisponde in realta un depauperamento delle attribuzioni del Presidente della Repubblica nei rapporti con il Governo, quelli che ne caratterizzano il ruolo di garante della continuita e del funzionamento del sistema.

In un clima di forte contrapposizione polemica si e svolta la discussione generale del ddl n. 2791 teso a dare attuazione alla decisione del Consiglio dell'UE in materia di elezione dei rappresentanti al Parlamento europeo (in particolare per quanto riguarda la denominazione degli eletti e l'incompatibilita della carica di membro del Parlamento europeo con quelle di parlamentare nazionale e di componente del Governo) e recante altre misure tra le quali l'applicazione del principio del riequilibrio della rappresentanza tra uomini e donne e la disciplina transitoria per il cosiddetto election day. Ragioni d'urgenza hanno indotto il relatore Malan (FI) a proporre lo stralcio di tutte le misure non strettamente afferenti alla decisione del Consiglio e la maggioranza della Conferenza dei Capigruppo a contingentare i tempi della discussione: cio ha provocato le vibrate proteste dell'opposizione che, sottolineando il ritardo con il quale il Governo presenta un provvedimento atteso dall'Europa da oltre quindici mesi, giudica inaccettabile la compressione delle prerogative del Parlamento causata dal condizionamento imposto ai lavori del Senato dalle pressioni della Lega per una rapida approvazione delle riforme costituzionali ed esprime il timore che le norme stralciate, in primo luogo quelle relative alle pari opportunita tra uomini e donne nell'accesso alle cariche elettive, ma anche temi connessi, quale quello della revisione delle circoscrizioni elettorali europee per assicurare un eletto anche a Regioni oggi non rappresentate, vengano definitivamente accantonati. L'esame e stato rinviato a domani per la mancanza del numero legale.

(La seduta è terminata alle ore 22:24 )



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